NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La democrazia imperfetta

di Mario Giulianati
18 gennaio 2014

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Interventi

GIGLIOLI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Il Giornale di Vicenza ha dato molto spazio ad una iniziativa delle Minoranze presenti in Consiglio Comunale di Vicenza. Il fatto: le Minoranze chiedono di indire un consiglio comunale monotematico, dedicato alla vicenda che ha interessato per diversi anni, le AIM Bonifiche.

Chiedono anche che siano invitati il dott. Gianni Giglioli, già assessore nella passata legislatura, poi dimessosi proprio per la vicenda AIM, recentemente assolto da ogni VIANELLO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)accusa, e il direttore generale delle AIM dott. Dario Vianello, per rispondere, ambedue, alle domande che i consiglieri comunali riterranno di porre. Segue il rifiuto della Maggioranza e il suggerimento di trattare la questione in Commissione Consigliare. La reazione delle Minoranze è, come scrive il Giornale di Vicenza, una iniziativa atipica, cioè “Le minoranze varano il “consiglio ombra”. In altre parole convocano una pubblica riunione, invitando sia il dott. Vianello che il dott. Giglioli, ad un confronto sulla questione sopra citata.

POSSAMAI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Il mio interesse non è legato alla vicenda AIM, ma alla reazione che, a questo punto, assume un rappresentante autorevole della Maggioranza, il capogruppo del PD, sig. Giacomo Possamai che dichiara “L’accusa delle minoranze su cui poggia tutta la loro iniziativa autoreferenziale è falsa e infondata” e poi aggiunge “ il consiglio ombra invece” mi lascia molto perplesso : ci dispiace e ci sorprende che abbiano convocato una riunione pubblica che esclude la maggioranza, evidentemente nel confronto hanno qualche difficoltà”. Sottolineo questo aspetto perché ho l’impressione che qualche parte della Maggioranza, questa come, in diverse circostanze del passato, altre maggioranze, abbiano commesso l’identico errore.

Cioè sottovalutato, e intaccato, il diritto di espressione che, democraticamente spetta alla minoranza. Mentre una maggioranza oltre ai diritti ha anche notevoli doveri, ma in compenso gestisce il potere quindi è chiaramente favorita, alle minoranze deve essere sempre riconosciuto un diritto alla espressione più ampio proprio perché il suo ruolo è quello del controllo. Rifiutare in tutto o in parte di riconoscere questo diritto è - oltre a una dimostrazione di possedere, nella migliore delle ipotesi, un concetto della democrazia esclusivamente formale - una ferita alla democrazia sostanziale e nell’esprimere questa linea di comportamento una maggioranza, o comunque un esponente della stessa, si dimostra decisamente arrogante. Il “governo ombra”, il “consiglio ombra” e cose del genere, sono presenti da quando esiste la democrazia in ogni paese democratico, non solo in Italia. Addirittura, quando messo in opera da qualche partito, questo “governo ombra” trovava riconoscimento ufficiale dalle altre segreterie dei partiti oltre che dai governi in carica.

ACHILLE_OCCHETTO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Tanto per fare un esempio, nel 1988 Achille Occhetto costituì un “governo ombra” del quale fecero parte, tra gli altri, illustri personalità. Cito Stefano Rodotà, Sergio Segre, Vincenzo Visco, Giovanni Berlinguer, Giulio Carlo Argan, Ettore Scola e perfino Giorgio Napolitano. Il governo ombra fu presentato ufficialmente al Senato il 19 luglio e il 22 luglio 1989 il governo ombra si riunì per la prima volta, a Palazzo Madama. Trovo, al contrario, corretto l’atteggiamento del Presidente del Consiglio Comunale dott. Federico Formisano che non ha esitato ad autorizzare che questa riunione avvenisse in Sala Bernarda. Forse la differenza di atteggiamento è frutto della diversa cultura politica.



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