NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La sovranità appartiene al popolo…?

di Mario Giulianati
1 febbraio 2014

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Interventi

CAPEZZONE (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Una battuta di Daniele Capezzone, riportata da Il Giornale di Vicenza, che recita “Le preferenze ci sono in Grecia e ho detto tutto”- Naturalmente questo in appoggio alla posizione assunta da Silvio Berlusconi, e quindi da Forza Italia, sulla riforma della legge elettorale(il tanto giustamente deprecato “porcellum”) dove, una delle condizioni poste per accettare la proposta Renzi è, appunto, che non siano introdotte le preferenze. Mi sembra, comunque, molto difficile reperire un qualsiasi documento ufficiale, del passato, dove il PD abbia formulato una decisa critica, e una posizione alternativa, al Porcellum. Non sono pochi, tra le personalità della politica, ma non solo, che ritengono le preferenze una forma di voto che crea instabilità e quindi danneggia la nascita, e l’azione, di un buon governo. A dire il vero non sono riuscito a trovare, in nessun testo recente, in un articolo, in una dichiarazione, una formulazione convincente di questa scelta, ma è possibile che mi sia semplicemente sfuggita. Che una legge elettorale acconsenta la presentazione di ampie liste bloccate, in ampi collegi, senza alcuna possibilità da parte dell’elettore di indicare una, o più, preferenze, o che la medesima cosa avvenga in collegi piccoli, con liste piccole ma comunque bloccate, non mi pare che vi sia una qualsiasi differenza se non nella scala dei numeri.

Sotto questo profilo il defunto “porcellum” si può dire che rinasce magari come un porcellino. Daniele Capezzone con la sua battuta liquida la richiesta di coloro che ritengono la espressione di una preferenza un diritto del cittadino e, ancor più, un atto di democrazia. È vero che la Grecia sta attraversando un momento molto difficile, ma non per questo la battuta di Capezzone è meno infelice. Noi non avevamo, nelle ultime tornate elettorali la possibilità di esprimere preferenza ma siamo,da anni, anche noi in piena crisi, magari non così pesante come per la Grecia ma nemmeno in una situazione che possa far star allegri tutti gli italiani. Qualcuno certamente si ma la stragrande maggioranza proprio no. Capezzone inoltre dimentica che la Grecia è stata la culla della civiltà occidentale e che il termine “democrazia” è di origine greca, formato da due parole: démos, popolo, e krátos, cioè dominio. In altre parole significa che è il popolo ad esercitare il potere, non esclusivamente le segreterie dei partiti. Esattamente come recita l’art. 1 della nostra Costituzione “La sovranità appartiene al popolo…”?



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