NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Interventi

La tormentata nostra primavera

di Mario Giulianati
26 aprile 2014

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Interventi

La tormentata nostra primavera

 

Questo avvio faticoso della primavera, segnato da una altalena del tempo che non lascia speranza alcuna al viandante circa il modo con cui attrezzarsi, tra la minaccia di poggia e la pioggia che ti piomba addosso improvvisamente, il vento e un sole a volte pallido e cauto, altre robusto e accattivante, è il ritratto di quanto avviene, nella vita della nostra città, per la gente. Per quanti, oltre a doversi armare di ombrelli e scrutare speranzosi il cielo, debbono armarsi di santa pazienza per affrontare strade disastrate, marciapiedi sconnessi, blocchi stradali, viabilità impazzite, resti maleodoranti specie nei giardinetti dedicati ai giochi fanciulleschi, ma non solo, per il continuo assalto di postulanti spesso petulanti e insistenti. Per i tanti vicentini che vengono bombardati di messaggi anche minacciosi per far loro comprendere la pericolosità della gigantesca bomba giacente addormenta, silente per ora, da settanta anni nei verdi prati del Dal Molin. Si alternano le voci dei nostri amministratori, sindaco in testa, ma non VARIATI_E_BULGARINI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)manca l’onnipresente vicesindaco che trascorre il suo prezioso tempo a stringere mani di consoli e ambasciatori e così aver modo di provare, e riprovare, la fascia tricolore che comunque bene non gli sta. Tra una stretta di mano e l’altra ci fa sapere che la Basilica “ha già collezionato 500 mila visitatori”….. “In sostanza, stiamo scommettendo sulla crescita ulteriore dell'attrattività di Vicenza, convinti di aver messo in moto un circuito virtuoso, che si autoalimenta” (Vicenza Piu’). Nel frattempo è caccia all’euro per poter, si dice, tenere aperta la Basilica, cosa questa che ha un costo non indifferente, e si bussa alla tasca del forestiero aumentando la tassa di soggiorno, e rendendogli un po’ più difficile la sosta in città. Ma l’unica porta alla quale non si bussa è proprio quella della grande mostra in Basilica, appagati di una certamente eccezionale presenza, in calo comunque, di turisti che per la maggior parte, appartengono, considerando anche la crisi che attanaglia il Paese, alla schiera del mordi e fuggi. Ma il nostro non manca di iniziative e ci spiega che “il bar e la terrazza della Basilica palladiana riapriranno, dopo l’esperienza dello scorso anno. L’ingresso, però, questa volta sarà a pagamento: i cittadini di Vicenza e provincia contribuiranno con 1 euro, mentre i turisti pagheranno 3 euro” Qualche perplessità qui sorge al pensiero che il vincitore del bando, per la gestione del bar dovrà pagare una discreta somma, giustamente, per l’utilizzo della terrazza della Basilica, obolo pesante che però non è stato richiesto ad altri occupanti stabili dell’intera Basilica, chissà mai perché,. Ma ancora una volta il nostro ci fa sapere che “a tutela del delicato contesto del monumento palladiano chiediamo che il futuro gestore del bar abbia avuto nell'ultimo triennio esperienze nella gestione di servizi di bar e caffetteria o ristorazione in contesti di interesse storico o artistico sottoposti a vincolo monumentale”. Idea straordinaria ma che fa sorgere una domanda: quanti sono i gestori in grado di dimostrare di possedere questa qualifica? Che poi non è detto che sia di tre anni, ma all’interno dei tre anni. Ne basta anche solo una minima parte. Ad esempio qualche mese, una estate. Nulla di più. Insomma, una genialata.



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