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Nel 1956 una giornalista, Egle Monti, coniò questa denominazione per un gruppo di giovani democristiani sardi che, senza colpo ferire e inaspettatamente, riuscì a conquistare la maggioranza del Partito DC nel direttivo provinciale di Sassari. Evidente che a cappeggiare questo gruppo non poteva essere ch e Francesco Cossiga. Probabilmente la giornalista vide, un po’affrettatamente, una qualche somiglianza con il movimento, chiamatosi proprio “Giovani Turchi” che all’inizio porto cambiamenti radicali, nella struttura dell’Impero Ottomano- Siamo alla fine del XIX secolo e seppur all’inizio abbiano sostenuto idee e principi non solo di rinnovamento ma anche di democrazia, poi si spinsero su strade molto diverse e divennero responsabili del genocidio armeno
Organizzato e consumato durante la prima guerra mondiale.
L’interrogativo che sorge ora è come mai un gruppo di dirigenti del PD, certamente un partito democratico e sostenitore della democrazia in Italia, abbia accettato di farsi citare dai mas media con l’appellativo di Giovani Turchi che, appunto, non ha avuto una storia democratica accettabile.
Tra l’altro suscitando la protesta della comunità armena in Italia. In realtà i cosi detti Giovani Turchi italiani questo appellativo se lo son trovato cucito addosso dai mas media e non ne sono, pare rimasti 
particolarmente contenti, ma pare anche che, salvo qualche voce, autorevole, non vi sia stata una presa di posizione forte da parte della dirigenza della corrente che in effetti si chiama Rifare l’Italia. Traggo dalla Treccani.it questa annotazione “Al giornalista Fabrizio Roncone che gli domanda se «non fa un po' ridere sentirsi chiamare» giovani turchi, Stefano Fassina, (che non aderisce più a Rifare l’Italia), risponde con un pizzico di fastidio: «Senta, innanzitutto questa 
definizione ci è stata data e certo non ci siamo svegliati noi una mattina decidendo di chiamarci così. Poi, comunque, sì: francamente ne faremmo davvero a meno”. Oggi, seppur presenti all’interno del Governo Renzi (mi sembra che il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando appartenga alla corrente Rifare l’Italia) i Giovani Turchi, pardon, i rappresentanti della corrente Rifare l’Italia, che si possono considerare dei socialdemocratici di stampo europeo, hanno comunque atteggiamenti critici soprattutto verso il pragmatismo di Matteo Renzi. Non mancheranno di certo motivazioni e ragioni per sostenere delle posizioni critiche nei confronti del leader del PD, ma esasperarne il contenuto, mantenendo una rappresentanza di tutto rispetto nel Governo, in un momento così delicato per il Paese, mi suona in qualche misura un po’ ambiguo.
nr. 16 anno XIX del 26 aprile 2014
