NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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La battaglia di Corso Fogazzaro

di Mario Giulianati
20 settembre 2014

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Interventi

01FOGAZZARO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Da vario tempo si sentono le polemiche attorno alla “rinascita” di Corso Fogazzaro e l’intervento gestito dalla Amministrazione Pubblica sotto il profilo estetico è senza dubbio da apprezzare. Almeno in buona parte. Leggo su il Giornale di Vicenza un titolo e un sottotitolo ad un interessate articolo che riguarda proprio la situazione di Corso Fogazzaro che recitano “Corso Fogazzaro fatica a rinascere senza auto - Il primo tratto è pieno di gente mentre il secondo è un deserto - L'allarme di alcuni negozianti: «La pedonalizzazione ci rovina». Il problema stava e sta proprio in questa particolarità: l’innesto tra la presenza costante di persone, viandanti o clienti, turisti ecc, fino alla chiesa di San Lorenzo e, direi fino all’imbocco di San Biagio e qualche metro più in la, è da sempre un fatto reale. Il sempre sta per decenni e decenni, fino a che la memoria consente di guardare all’indietro. Il tratto che va fino alla Chiesa dei Carmini, da sempre è stato un deserto. Almeno fino a quando dei coraggiosi giovani, e qualcuno meno giovane, commercianti non si sono impegnati, tra sconfitte e vittorie, a dare battaglia per far si che il tratto di strada indicato sopra divenisse meta di viandanti e acquirenti. Direi che a un certo punto, magari senza risultati strepitosi ma segnando certamente qualche punto, questo manipolo di coraggiosi, un qualche buon risultato l’avevano raggiunto. Poi arrivano coloro che sanno tutto e che, va riconosciuto, qualche cosa conoscono. Ad esempio come recuperare una pavimentazione elegante e altrettanto sanno come recuperare qualche reperto archeologico. Ma di tecniche di mercato pare proprio ne sappiano poco o nulla. Scrive il Giornale di Vicenza “Pedonalizzazione, manifestazioni, mercatini, cene, ritrovi.

02FOGAZZARO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Per cercare di dare ossigeno ad una zona della città, corso Fogazzaro, si sono spesi, soldi, idee, ma i frutti di questo lavoro ancora non si vedono. Dopo mesi di sperimentazione, seguiti con la chiusura definitiva alle auto il 9 giugno scorso, quello che dovrebbe essere il normale prolungamento del centro storico rimane una zona dove alcuni negozianti boccheggiano” Assai peggio quindi di come era la situazione prima dell’intervento.

CORDOVA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)L’Assessore alla Partecipazione Signora Annamaria Cordova dice che il Comune sta lavorando e programmando esattamente le stesse, o analoghe, iniziative che non hanno dato alcun risultato fino ad ora. Bella perseveranza. Per amor di polemica e sottovoce mi domando a che serve un assessorato alla partecipazione quando il sistema politico-amministrativo decentrato non esiste più. Da considerare anche che non pochi residenti sono piuttosto scontenti delle iniziative serali (leggi notturne) che oltre non favorire il commercio non favorisce nemmeno il sonno. Uno dei commercianti del Corso dice una cosa molto vicina alla realtà quando afferma che Corso Fogazzaro non è il centro della città e che mai lo sarà. Penso voglia dire che il “centro” quasi si esaurisce tra Porta Castello e il Teatro Olimpico. Tutto il resto è sempre stato PORELLI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)considerato di minor interesse da parte del viandante, e quindi potenziale acquirente, e in qualche misura questo riguarda anche Piazza dei Signori, Piazzetta delle Erbe ecc.- Naturalmente esclusi i momenti dei grandi avvenimenti. Ma salvo i giorni di mercato non mi sembra che la piazza sia il luogo di incontro preferito dai vicentini. Trovo saggia la ipotesi avanzata dall’amministratore unico di AIM Mobilità, dott. Pio Saverio Porelli, di operare sul parcheggio Fogazzaro creando incentivi al suo uso, e dotandolo di strumenti di sicurezza in modo da favorire la sosta serale, e notturna, ma oltre le telecamere ci vorrebbe anche un illuminazione molto forte per eliminare ogni angolo oscuro e quindi vissuto come pericoloso. In tempi lontani il Corso Fogazzaro era stato pensato proprio per il commercio minuto. Le botteghe usufruivano di un “fuori” protetto che ampliava la possibilità di esposizione dei prodotti e garantiva l’ombra quando picchiava il sole e una protezione dalla pioggia. Forse rileggendo la storia di quell’area si potrebbe comprendere cosa sarebbe necessario che l’Amministrazione facesse per renderlo ancora uno spazio utile certo ai commercianti ma anche ai vicentini acquirenti potenziali.

 

nr. 32  anno XIX del 20 settembre  2014


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