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Trovo su Vicenza Più un lungo articolo titolato “Basilica Palladiana, Bulgarini d'Elci: in due anni trasformata in generatore di risorse”. Una prima dichiarazione del signor Bulgarini D’Elci mi colpisce e la riporto “A due anni da quell'inaugurazione possiamo con soddisfazione dire che abbiamo cominciato a raccogliere i frutti di questo gravoso impegno. In termini di visitatori, d’immagine in Italia e nel mondo, di positiva ricaduta per l'economia della città e persino di riscontri molto concreti per le casse comunali. Un'ottima premessa alla terza attesa grande mostra di pittura 'Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh' che apriremo la notte di Natale”. Poi segue un elenco dei visitatori delle mostre, numeri importanti, che sommati, approssimativamente, raggiungono non poche centinaia di migliaia di persone che hanno pagato un biglietto e visitato le mostre, quelle definibili grandi eventi, e quelle minori oltre l’attrazione della terrazza. Una terrazza che pare abbia fatto entrare nelle casse del Comune almeno 100.000 euro- Un bel risultato 
che però mi riporta alla mente i tempi, abbastanza recenti, quando il Comune dichiarava che non aveva assolutamente la possibilità di mantenere aperta e visitabile la Basilica perché mancavano poche migliaia di euro per pagare il personale. Tutto questo messo assieme mi porta a fare alcune brevi considerazioni. La prima è che al di là degli eventi più o meno importanti, la vera grande protagonista del rilancio, che certo vi è stato, della Vicenza turistica – ma i dati delle presenze sarebbe bello conoscerli anche suddivisi tra quanti arrivano e partono in poche ore, cioè il “mordi e fuggi” e quanti magari sostano una o due giornate e quindi pernottano a Vicenza - è, e rimane, la Basilica Palladiana che ha fatto da volano a tutto il resto, ed è molto, che Vicenza possiede di bello e straordinario. Ma il restauro di questo monumento e di altri monumenti importantissimi, è stato voluto e avviato da altri amministratori, al tempo della gestione del Sindaco Enrico Hüllweck che ha scelto la strada delle opere e delle strutture piuttosto che quella degli eventi. Due linee importanti ma a mio avviso prioritaria è quella delle strutture, quindi del restauro, in questo caso, dei monumenti. La seconda considerazione è che rimane ancora ignoto, e mi pare che proprio il Consigliere Cicero in questi giorni abbia risollevato l’interrogativo, il bilancio economico dei grandi eventi, con la individuazione dei costi, reali, sostenuti dall’insieme delle varie istituzioni pubbliche, e i ricavi ottenuti tramite la vendita dei biglietti e di quanto era a disposizione dei visitatori. E infine l’interrogativo più delicato e contemporaneamente più importante: perché l’Amministrazione Variati non ha preteso nemmeno un centesimo di euro dai biglietti venduti alle centinaia di migliaia di visitatori delle mostre- grandi eventi? Cosa l’ha trattenuta dal far si che avesse titolo per controllare le entrate? Il guadagno per il Comune sarebbe stato insignificante economicamente e certamente non avrebbe messo in difficoltà Linea d’Ombra, ma avrebbe consentito alla Amministrazione di essere un autentico interlocutore.
nr. 36 anno XIX del 18 ottobre 2014
