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Di questi tempi, lo scorso anno, già si sentivano voci misteriose che raccontavano di una impresa, a dir poco storica, che sarebbe stata condotta in porto per vivacizzare Vicenza in occasione del Santo Natale. In molti, nelle chiacchiere tra amici e no, si inventarono, o immaginarono, grandi straordinari favolosi eventi che esaltassero il tradizionale, amato da grandi e piccini, “bianco Natale”.
L’amara sorpresa fu proprio quando si accesero le luci natalizie. Accendersi le luci è semplicemente, in questo caso, un modo di dire perché invece si spensero tutte salvo delle strane forme di un rosso opaco che trasformò il Centro storico in qualche cosa di cimiteriale. Grande intuizione del signor Bulgarini D’Elci che ne fece un messaggio di rinnovamento artistico, o giù, tanto giù, di li da non accettare alcuna critica, nemmeno la più sommessa, convinto di aver avuto un lampo di genio. Probabilmente ora ha dimenticato il tenore dei commenti, riportati in sintesi in un testo a firma di Franco Dori, dei vicentini “Piazza dei Signori diventa Piazza Rossa, a Natale troveremo una Vicenza infuocata e un Corso Palladio cimiteriale, Viale Milano si tramuta in Chinatown, il Centro Storico diventa un grande quartiere a luci rosse, Contrà Porti si trasforma in una Londra dell’800 frequentata da Jack lo squartatore”.
Quest’anno il Giornale di Vicenza ci da la buona novella, ovverossia ci fa sapere che il Vice Sindaco Assessore alla Crescita, di cosa non si sa, quest’anno ci regalerà un Natale in bianco.
Ovverosia, non ci sono denari in cassa e non ci sono sponsor e quindi, essendo, per queste cose almeno, al verde la municipalità, si torna al bianco e a riportare in auge la bellissima cascata di luci che dalla Torre Bissara incontra il viandante sulla piazza dei Signori. Una volta ancora questa Giunta salva, o ci prova, la faccia per merito dell’ex Sindaco Enrico Hüllweck visto che la cascata di luce l’aveva proprio messa in opera lui. Il versatile Vice Sindaco, riporta il Giornale di Vicenza, ci fa sapere che l’obbiettivo è suggerire “un dialogo tra la classica luce bianca e le architetture palladiane e rinascimentali del centro storico”. A parte il fatto che in Centro Storico non vi è solo la presenza del Palladio e del Rinascimento, fa piacere che si comprenda che la città di Vicenza abbisogna, specie a Natale, di rispetto anche nei addobbi, proprio per la sua storia, le sue tradizioni, i suoi valori. E il nostro continua dicendo “Mai più esposizioni di bidè sotto la Basilica come si è visto un anno fa”. Ma un anno fa non era sempre lui il Vice Sindaco Assessore alla Crescita?
