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Leggo su Il Giornale di Vicenza un intervento del Sindaco Variati relativo alla polemica sorta per via del patrocinio assegnato, dal Comune appunto, alla iniziativa avviata per ricordare Giorgio Almirante. Nel merito, avanzo solo un paio di osservazioni che, agli occhi di qualcuno, mi faranno passare per “revisionista storico”. La cosa però non mi preoccupa per nulla dato che, almeno in questo caso, sono in ottima compagnia vista la posizione assunta, a suo tempo, dal Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il cui passato storico è opposto a quello di Almirante. Per questo, condivido, e non mi accade spesso di riconoscerlo nei confronti del Sindaco Achille Variati, la posizione che ha assunto e che riporto brevemente “Sembra di essere tornati negli anni '70. Ho deciso io di concedere il patrocinio al convegno. Le possibili proteste ? Non mi faccio intimidire”. Penso che a lato di fascisti, o neo fascisti, ci stanno anche antifascisti come chi scrive, o neo antifascisti, e che tutti costoro hanno, a mio avviso, da sforzarsi, pur nel mantenimento della indispensabile memoria storica di ognuno, di guardare al futuro dell’Italia con la volontà di costruire una identità nazionale, nel rispetto delle autonomie culturali e geografiche. Sono trascorsi 70 anni dalla fine della guerra civile e credo proprio che sia giunto il momento di affidare agli storici il passato e consegnare ai futuri cittadini italiani la crescita morale, politica, sociale, culturale coniugando tutti un semplicissimo slogan “assieme nel reciproco rispetto”.
Detto questo, mi pare però importante sottolineare che i comportamenti del Sindaco dovrebbero essere coerenti, e le regole per i patrocini valere per tutti. Al proposito, cito alcuni passaggi del Regolamento Comunale, attualmente in uso, per l’ottenimento del Patrocinio: “La concessione del patrocinio è riservata alla competenza del Sindaco o in Sua motivata assenza, alla Giunta comunale”. Quindi è giusto che sia il Sindaco a dare il patrocinio in questa, ma anche in ogni altra circostanza. A proposito di coerenza, è però stato assai strano che un dipendente precario abbia firmato, un paio di mesi fa, una lettera di rifiuto di un patrocinio scrivendo testualmente “….mi spiace informarLa che la Sua richiesta di patrocinio non è stata accolta: le caratteristiche dell’iniziativa che ci ha presentato non hanno, infatti, incontrato il parere favorevole degli uffici competenti”.
Dichiarazione questa che cozza pesantemente contro il regolamento, ma in realtà cozza anche contro il buon gusto e il buon senso e contro la coerenza con ciò che oggi dice Achille Variati. Infatti, quella richiesta di patrocinio era stata avanzata per la Celebrazione dell’11 Settembre dello scorso anno, da una associazione culturale apartitica, con sede nella Città di Vicenza. Tra l'altro, mi piace ricordare che quella commemorazione riceveva per la quarta volta la grande medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Credo proprio che Variati faccia bene a prendere in mano la vicenda Almirante e mi auguro che per il futuro faccia altrettanto per ogni patrocinio che venga richiesto, perché la contraddizione che ho citato fa sorgere il dubbio che qualcuno dei suoi “collaboratori” faccia un po’ quel che gli pare, senza pensare che magari danneggia anche il suo "datore di lavoro".
nr. 03 anno XX del 24 gennaio 2015
