NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

L’idillio interrotto e la decrescita culturale

di Mario Giulianati
14 marzo 2015

facebookStampa la pagina invia la pagina

Interventi

VARIATI__e_GOLDIN (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Il Comune di Vicenza ha in detto, secondo quanto riportano i mass media, lo scorso anno, un concorso per l’appalto della sorveglianza di un patrimonio comunale che si estende su tutto il territorio del Comune e comprende, oltre svariati edifici scolastici e no, anche alcuni edifici di particolare importanza sia sotto il profilo architettonico, sia per quanto contengono di opere d’arte e di patrimonio archivistico e librario. Non entro in merito alla vertenza, pur giusta, che conducono i sindacati visto che sono a rischio ben 5 posti di lavoro, come specifica in una sua nota un consigliere comunale, ma mi soffermo su di un aspetto che prende spunto proprio da questa gara per la sorveglianza per sottolineare il fatto che la sorveglianza, quindi uno degli aspetti importanti della difesa del patrimonio d’arte e di cultura della città, viene affrontato dalla Amministrazione con un atteggiamento che non mi appare del tutto consono al grande valore, certamente culturale ma anche economico, del patrimonio artistico dei vicentini. Scrive il Giornale di Vicenza, in riferimento anche alle vicende trevigiane di Linea d’Ombra «il meccanismo di una solida società come Linea d’Ombra è sempre stato lo stesso. Avere tutte le garanzie prima di iniziare un’avventura e forse a Vicenza Goldin ha avuto anche di più delle garanzie economiche, considerando che la città aveva (ed ha ancora) una tale fame di eventi culturali che di fronte ad un Van Gogh o un Caravaggio da ammirare in basilica si è concesso tutto quello che si poteva. Il giocattolo però sembra essersi inceppato dopo tre anni di elogi. Il numero di visitatori è in calo e i rapporti con l’amministrazione sono ai minimi storici». Però per la sorveglianza del patrimonio di proprietà vicentina l’Amministrazione va al ribasso. Dopo la terna secca delle mostre-evento di Linea d’Ombra, pare, sempre stando ai mas media, che l’idillio tra il dott. Goldin e l’assessore alla crescita, si sia affievolito e che Linea d’ombra vada a sbarcare in altri lidi. L’assessore alla crescita dice: “A Linea d’Ombra non chiedevamo di valorizzare l’identità culturale del territorio vicentino….”.

PIAZZA_DEI_SIGNORI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Quindi avevano ragione tutti coloro che sostenevano che gli”eventi” erano solo strumenti commerciali di rilancio turistico e che la valenza culturale era minima. Ma sempre l’addetto alla crescita insisteva, negli anni, a dichiararla una grande operazione culturale. Perciò ora vi è anche da pensare a cosa fare, di serio e di continuativo, della Basilica palladiana. Non certo continuare con attività tappa buchi, così come è avvenuto tra un evento e l’altro. Magari cose di buona esecuzione, ma evidentemente affrettate e prive di un ragionamento legato alla funzione prospettica della Basilica. Pare anche che la Fondazione Cariverona abbia ritenuto concluso il ciclo degli eventi e con ogni probabilità pensi che l’Amministrazione vicentina debba fare uno sforzo per salvaguardare la identità della Basilica, dove la Fondazione ha profuso grandi quantità di mezzi economici. In altre parole l’impressione che se ne ricava dalla gara per la sorveglianza dei palazzi vicentini che presenta elementi di incertezza non solo sotto il profilo sindacale – tanto per memoria tra questi vi sono il Teatro Olimpico, il Museo Civico, Palazzo San Giacomo, Palazzo Cordellina ecc.; l’incerto futuro della funzione della Basilica; la mancanza di una direzione artistica per il settore museale, danno dimostrazione che, l’uscita di scena del dott. Goldin – una uscita che meriterebbe una maggior conoscenza dei rapporti tra lui e l’Amministrazione, crei una situazione di generale confusione nelle attività, del settore, del Comune. Tutto ciò dando credito a coloro che ritengono che l’attenzione, tanto decantata, verso la cultura, sia solo un modo di dire ma non certo un modo di operare. Basta rammentare l’atteggiamento assunto nei confronti della gloriosa Biblioteca Civica Bertoliana e del sistema bibliotecario cittadino e la dichiarazione dell’assessore alla crescita che è ben lieto di inviare a Roma il più prestigioso archivio politico del secolo scorso: quello di Mariano Rumor.



nr. 10 anno XX del 14 marzo 2015

 

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar