NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La Cassandra vicentina

di Mario Giulianati
21 marzo 2015

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Interventi

CASSANDRA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Claudio Cicero, assessore, consigliere delegato, consigliere semplice ma impegnato in cento battaglie e qualche sonora sconfitta, ma con l’onore delle armi, non si arrende ancora davanti alla strapotenza (strafottenza?) dei suoi avversari, ex amici nuovamente avversari.

CICERO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica) Si pone una domanda, che, a dire il vero avrebbero dovuto porsi ogni consigliere comunale sia di maggioranza che di opposizione: come mai così rapidamente è giunta la cessione dell’area dell’ex Dal Molin, al Comune di Vicenza, da comodato s’uso temporaneo a proprietà totale del Comune stesso? Un antico detto ricorda che è bene guardarsi dai greci che fanno i regali. In altre parole ricordarsi del cavalo di Troia. Anche lui pareva essere un bellissimo regalo ma i troiani sono stati assai incauti nell’accettare il dono. L’hanno fatto e ci sono cascati come merlotti infreddoliti. Eppure Cassandra avvertì i concittadini che stavano prendendo un abbaglio. Ora, il novello Cassandra-Cicero dice ai vicentini una cosa analoga, seppur a un livello di tragicità assai inferiore, ma pur sempre indicando un problema. Perché, si domanda il nostro eroe, il Governo, prema molto restio a fare concessioni, improvvisamente ci regala un patrimonio così ingente?

PARCO_DELLA_PACE (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Dice Cicero Claudio, e torto non ha (Vicenza Più) non è possibile acquisire un'area su cui non è ancora completata la bonifica bellica e su cui ben poco si sa dell'eventuale presenza di inquinanti e, quindi, di eventuali necessità di bonifiche... Una volta presa in carico l'area dal Comune, ogni onere e responsabilità di eventuali bonifiche ricadrà su Palazzo Trissino, quale proprietario, e sui Consiglieri che hanno votato la delibera”. Non so bene quali responsabilità abbia un Consiglio Comunale in relazione ai costi che potranno esserci in futuro per la bonifica o qualsiasi altro inconveniente che avvenisse nel Parco della Pace. La proprietà sicuramente dovrebbe assumersene la responsabilità, politiche, economiche e quant’altro ancora. Ma, ed è un fantasia, probabilmente, se dovesse essere l’avvio di una qualche speculazione, diretta o indiretta, allora si che una qualche responsabilità ricadrebbe sul Consiglio tutto. Buoni e cattivi. Pardon, maggioranza e opposizione.



nr. 11  anno XX del 21 marzo 2015

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