Claudio Cicero, assessore, consigliere delegato, consigliere semplice ma impegnato in cento battaglie e qualche sonora sconfitta, ma con l’onore delle armi, non si arrende ancora davanti alla strapotenza (strafottenza?) dei suoi avversari, ex amici nuovamente avversari.
Si pone una domanda, che, a dire il vero avrebbero dovuto porsi ogni consigliere comunale sia di maggioranza che di opposizione: come mai così rapidamente è giunta la cessione dell’area dell’ex Dal Molin, al Comune di Vicenza, da comodato s’uso temporaneo a proprietà totale del Comune stesso? Un antico detto ricorda che è bene guardarsi dai greci che fanno i regali. In altre parole ricordarsi del cavalo di Troia. Anche lui pareva essere un bellissimo regalo ma i troiani sono stati assai incauti nell’accettare il dono. L’hanno fatto e ci sono cascati come merlotti infreddoliti. Eppure Cassandra avvertì i concittadini che stavano prendendo un abbaglio. Ora, il novello Cassandra-Cicero dice ai vicentini una cosa analoga, seppur a un livello di tragicità assai inferiore, ma pur sempre indicando un problema. Perché, si domanda il nostro eroe, il Governo, prema molto restio a fare concessioni, improvvisamente ci regala un patrimonio così ingente?
Dice Cicero Claudio, e torto non ha (Vicenza Più) “non è possibile acquisire un'area su cui non è ancora completata la bonifica bellica e su cui ben poco si sa dell'eventuale presenza di inquinanti e, quindi, di eventuali necessità di bonifiche... Una volta presa in carico l'area dal Comune, ogni onere e responsabilità di eventuali bonifiche ricadrà su Palazzo Trissino, quale proprietario, e sui Consiglieri che hanno votato la delibera”. Non so bene quali responsabilità abbia un Consiglio Comunale in relazione ai costi che potranno esserci in futuro per la bonifica o qualsiasi altro inconveniente che avvenisse nel Parco della Pace. La proprietà sicuramente dovrebbe assumersene la responsabilità, politiche, economiche e quant’altro ancora. Ma, ed è un fantasia, probabilmente, se dovesse essere l’avvio di una qualche speculazione, diretta o indiretta, allora si che una qualche responsabilità ricadrebbe sul Consiglio tutto. Buoni e cattivi. Pardon, maggioranza e opposizione.
nr. 11 anno XX del 21 marzo 2015