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La candidata del PD avv.to Alessandra Moretti ha aperto, ufficialmente, la sua campagna elettorale con gran fracasso, dichiarando a microfoni aperti che non è con gli slogan che si risolvono i problemi. Perfettamente vero ma è altrettanto vero che i suoi discorsi continuano a ripetere gli stessi slogan, tirando in ballo Galan ecc. ecc.. Promettendo mari e monti agli elettori futuri: denaro per i giovani, presidi medici e accorpamento delle ULSS, fondi per le innovazioni imprenditoriali e, ancora una volta, si dimentica di spiegare dove troverà tutto il denaro che le servirà. Dice che opererà per “Un Veneto che torni protagonista e leader della ripresa economica, della politica nazionale ed europea”. Anche questo è un bell’obiettivo ma dimentica che, nonostante tutto e tutte le negative conseguenze di una infausta crisi, il Veneto è ancora una delle regioni di punta del sistema Italia Se non venisse da piangere ci sarebbe proprio da ridere. Della sua esperienza di vicesindaco di Vicenza ci si ricorda per la baraonda che ha creato nel settore scolastico che dipendeva dalla sua delega e per la manomissione, illegittima se non peggio, di una targa marmorea posta a ricordo degli esuli istriani. Non mi pare un gran risultato per cinque anni di amministrazione.
Poi diventata deputato nazionale l’unica legge che si può intestare non l’ha nemmeno portata in porto. Ha dovuto occuparsene una collega, la senatrice Rosanna Filippin perché la nostra se ne era andata a Bruxelles, da dove si sta allontanando senza aver lasciata alcuna traccia di se per tentare, come sta facendo, la scalata alla presidenza del Veneto. Di una personalità politica così estemporanea non mi pare che ci sia da fidarsi molto. Rammentando le sue “dimenticanze” che hanno segnato la sua partecipazione alla vita nazionale del PD, non rimane che domandarci come si fa a credere alle sue promesse. Mi pare sul Corriere Veneto, il dott. Pietro Marzotto dopo aver ben parlato sia di Tosi che di Zaia, conclude con l’auspicio che la vicenda Tosi metta in condizioni la avvocatessa di vincere questa partita elettorale. Alla richiesta del giornalista su cosa basa questa sua speranza, risponde “la signora ha ….". non riportabile per quel che mi riguarda. Non mi pare una qualità sufficiente per governare il Veneto. Utile sicuramente, ma se questa è la sua migliore qualità più di nastri tagliati e discorsini clonati non avremo modo di vedere e di sentire. Una noticina a margine della vicenda elettorale regionale. Dopo la precisazione della Lega circa l’accusa fatta dalla candidata PD in relazione alle presunte spese, a carico della regione, di propaganda fatte da Zaia ammontanti, sempre secondo la Moretti, a 1.800.000 euro, e che invece, in 5 anni sono stati effettivamente 915.210.13 euro che diviso 5 danno una spesa di 183.044,03 centesimo più, centesimo meno, mi piacerebbe conoscere cosa è stato speso dal Comune di Vicenza, nella passata legislatura che ha visto svolgere, si fa per dire, la funzione di vicesindaco della nostra, per la propaganda e la pubblicità. Spese dirette e indirette. Se si fanno le debite proporzioni tra la popolazione veneta e quella vicentina, penso che avremmo una, amara, sorpresa. La nostra eroina ha l’abitudine di gettare il sasso nello stagno partendo, presumo, che in una campagna elettorale ogni, quasi, metodo sia buono se fa guadagnare consenso. Può essere vero, ma non mi pare molto elegante.
