NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Interrogativi in attesa di risposta

di Mario Giulianati
24 ottobre 2015

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Interventi

Canone Rai

rai-cavallo1 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Matteo Renzi annuncia, e la cosa fa piacere a molti, ma non a tutti vista la grande evasione, che nel 2016 il canone (tassa?) RAI, scenderà da 113 Euro a 100 Euro. Verrà inserito nella bolletta elettrica, quindi la evasione non sarà più possibile perché la stragrande maggioranza degli italiani la energia elettrica la devono pur pagare. Proteste di vario genere, anche dai distributori della elettricità, ma non solo. Qualcuno fa osservare che vi sono, pur in netta minoranza, anche coloro che pure accendendo la lampadina, non possiedono la televisione. Qualche marchingegno verrà pure adottato. Ma rimangono un paio di domandine. La prima riguarda i distributori delle energia elettrica, pubblici e privati. La raccolta del canone RAI, che bene o male li obbliga a un lavoro suppletivo e a una partita di giro che comunque ha un costo, lo fanno gratuitamente, per amor di patria, oppure pretendono una pur minima percentuale che, se c’è, alla fine graverà sull’utente e, quindi da 100 €, il canone salirà a …..? La seconda si riferisce al fatto che l’energia elettrica, comunque venga distribuita, è gravata dell’IVA al 10%. A Vicenza come nel resto d’Italia. Se applicata anche in questo caso di colpo il canone sale a 110€. Qualcuno è in grado di rispondere?

 

La lancia spuntata di Paolo Panerai per L BPdiVi

Paolo-Panerai-2 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Paolo Panerai, 69 anni portati bene, una carriera giornalistica di tutto rispetto, autore di testi interessanti, dirigente sportivo, dedica un suo articolo, molto corposo, alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza. In realtà, e non lo nasconde affatto, spezza una lancia all’amicizia che ha nei confronti del Presidente della banca, cav.del lav. Dott. Gianni Zonin. Scrive infatti “Non è ignoto che Zonin sia un mio grande, vero, amico e quindi potrei essere di parte, ma ne scrivo con lo scopo di andare al di là, raccontandola, della vicenda personale del presidente della Banca popolare e della banca stessa”. Questa simpatica dichiarazione, che non lascia dubbi sulla obbiettività dell’autore che però si pone un grande interrogativo: “Le perdite (per la Banca e per i soci) sono di doppia natura. Una buona parte per la scelta di finanziare le aziende in difficoltà… Un’altra parte da operazioni che la magistratura potrà verificare se, come appare, sono frutto di disonestà del management:… Che cosa ha scoperto il consiglio d’amministrazione presieduto da Zonin? Sul tema le informazioni non mancano, ma dovrà essere la magistratura a verificarlo, se operazioni irregolari per importo di varie centinaia di milioni sono state commesse”.. Bella domanda alla quale se ne aggiungono delle altre. In meno di cento giorni il direttore generale dott. Sorato passa da amministratore delegato a disoccupato perché praticamente licenziato, dopo decenni di servizio e di scalata ai vertici della banca. Come mai un intero consiglio di amministrazione, più revisori dei conti e quant’altro(all’interno di tutto questo vi sono fior di esperti in tutto), lo pone sugli altari e lo sbatte nella polvere? Sono stati illuminati sulla via di Damasco? Come mai non si sono accorti di nulla almeno nei due ultimi anni? Disattenti, fiduciosi, ingenui o cosa d’altro?

 

Cassonetti e i “furbetti”

cassonetti01 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Dal sito del Comune di Vicenza riporto un testo, datato 3 maggio 2015 che recita “Cassonetti incendiati, Variati: “Serve una punizione esemplare per i responsabili" e prosegue “Le azioni di chi ha dato alle fiamme cassonetti e altri contenitori per la spazzatura sono da condannare con fermezza non solo perché hanno procurato un danno economico alla comunità, poiché i costi per la loro sostituzione dovranno essere pagati da tutti i cittadini, ma anche perché hanno creato potenziali gravi pericoli. Vicino ai cassonetti, infatti, erano parcheggiate auto che sono state rovinate dall’incendio e potevano passare persone che avrebbero potuto rischiare di farsi molto male”. Che i colpevoli siano stati individuati e giustamente puniti non si sa ma non è questo il motivo della presente nota, con conseguente interrogativo.

cassonetti02 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)La stampa riporta che altre telecamere, oltre a quelle già posizionate dal 2014, saranno poste in modo da poter individuare quanti scaricano malamente i propri rifiuti e, soprattutto, è sperabile, individuare quanti danneggiano i cassonetti dandole alle fiamme. Scrive il Giornale di Vicenza che “Lo strumento scova-furbetti è stato presentato a marzo 2014 ma è entrato in funzione solamente un anno dopo. Si tratta di un’apparecchiatura mobile (pagata da Aim Valore Ambiente 30 mila euro e concessa poi alla polizia locale per l’utilizzo) composta da due occhi elettronici ecc. “Le multe, pare fino ad oggi elevate in n. di 64, hanno questo andamento: se si abbandonano elettrodomestici, Euro 600. Se si gettano rifiuti fuori dai cassonetti, Euro 100, per una pessima raccolta differenziata la sanzione è di 75 Euro. Ma se spariscono i cassonetti e questi non vengono sostituiti, chi la paga la sanzione e a chi la paga? Cassonetti dati alle fiamme ma non più sostituiti dalla Amministrazione creando proprio un danno alla comunità negando concretamente ai cittadini residenti nei pressi dell’avvenimento doloso, di poter fare il proprio dovere. È quindi possibile pensare che oltre ai “furbetti” che buttano a terre i loro rifiuti e, peggio ancora, incendiano i cassonetti, vi è anche una “furbetta” amministrazione comunale che non li sostituisce?

 

I parchi vicentini e la sicurezza

spaccio-2. (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Da anni Campo Marzo, in pratica, è vietato ai vicentini. Vi è stato, fino a poco tempo fa, di tutto e di peggio. Droga, risse, sporcizia ecc. ecc. Qualche tentativo,da parte della Amministrazione di restituire il parco, ridotto a terra di conquista del degrado e della insicurezza e rifugio di malintenzionati, ai vicentini doc e mica doc, nonostante la buona volontà di qualcuno, di concreto ha reso poco o nulla. Ora se ne sta occupando la Polizia e pare che le cose vadano un po’ meglio e si spera che questo duri nel tempo e magari migliori. Il Parco Querini, altra area verde storicamente utilizzata dalla cittadinanza sia per godersi l’ambiente, bellissimo, sia per attività sportive e ricreative, è oggetto dell’attenzione dei vandali e reso insicuro da scorribande di ospiti indesiderati. I servizi igienici praticamente distrutti. Scrive il Giornale di Vicenza “Pare che siano entrati di notte (i vandali-ndr) una ventina di giorni fa". Quindi alla fine di settembre, primi ottobre, ma se non lo fa sapere a noi tutti il quotidiano locale, l’Amministrazione (pare?) non se ne sarebbe nemmeno accorta. Magari prima di rimediare ci metterà anche qualche altro giorno. Sempre con un “pare” vi sia un conflitto tra assessorati. Sempre che tutto vada per il meglio forse prima di Natale i servizi igienici andranno a posto. Il Giornale di Vicenza scrive ancora “Sono mesi che parco Querini viene preso di mira: vandali, tossicodipendenti che usavano i servizi igienici per spacciare”. Mesi di inerzia da parte della Amministrazione comunale. Soffermiamoci un momento sulla invasione dei conigli. Ma non solo conigli. Eppure ci sono tanti bambini che ci giocano o vorrebbero poterci giocare.

LA_SERIOLA_AI_GIRDINI_SALVI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Non parliamo dei Giardini Salvi e del tormentone della Seriola. Tutti biglietti di visita per una Vicenza città bellissima. Nonostante tante dimostrazioni di incapacità, forse impossibilità, da parte del Comune di garantire una frequentazione tranquilla e sicura da parte dei vicentini, questa Amministrazione insiste nel “regalarci” un parco enorme, all’estrema periferia della città, senza spiegarci minimamente come intende procedere per garantire a tutti l’utilizzo. Non è pensabile che la Polizia, che deve far fronte anche alla comune criminalità, purtroppo abbondante, si faccia carico anche di tutelare parchi di diecine e diecine di ettari lasciati al libero accesso da parte di chiunque. Quindi come procederà la Amministrazione Comunale al di la delle rumorose esternazioni? È una domanda alla quale solo l’Amministrazione può rispondere e alla quale la rivolge la maggior parte della cittadinanza. Rimaniamo in attesa.

 

nr. 38 anno XX del 24 ottobre 2015



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