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Il sogno del marchese Boso Roi

di Mario Giulianati
30 aprile 2016

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Interventi

Cesare Galla riporta a galla un argomento, delicatissimo, che pareva essere praticamente scomparso dalla scena vicentina di queste ultime settimane e di questo andrebbe ringraziato. Un argomento sepolto sotto tonnellate di polemiche legate alla vicenda della ex Banca Popolare vicentina e da altrettante se non più tonnellate di indifferenza verso la catastrofica situazione generata, appunto, dalla Popolare. Cesare Galla, attento e acuto osservatore della vicentinità ci ricorda che esiste un problema “Fondazione Roi” e quindi un problema della sua attuale dirigenza. Recentissimamente anche il dott. Iorio, in pratica il n.1 o pressappoco, della banca, almeno sul piano operativo, dichiara che “L'ad di BpVi "personalmente" vorrebbe le dimissioni di Zonin dalla onlus. E il presidente? E il vicepresidente?”(vvox). E Galla ci ricorda che quei 30 milioni in azioni PopVI nel portafoglio della Fondazione sono diventati circa 50 mila euro”.

zonin bulgarini (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)La sorte che, seppur con dimensioni molto diverse ha colpito diecine e diecine di migliaia di famiglie, aziende, persone . Pare pressappoco 120.000 ex soci ora solamente azionisti. Ma non è questo l’argomento che, pur enormemente importante per l’economia del vicentino e del Veneto, mi interessa cogliere. È quello che Galla solleva ponendo l’accento, seppur indirettamente, sul futuro della Fondazione Roi. Per il passato, allorquando si è palesato il problema, con qualche ritardo, l’Amministrazione prima per bocca del vicesindaco e successivamente del sindaco, si è espressa palesando qualche preoccupazione ma poi una presa di posizione puntuale e concreta non mi sembra proprio di averne avuto notizia. Eppure in Consiglio di Amministrazione della Fondazione siede un signore che, a norma di statuto, dovrebbe rappresentare il Comune di Vicenza e più specificatamente i Civici Musei che sono, sempre secondo lo Statuto, la ragion d’essere dalla Fondazione. Credo che farebbe piacere a molti vicentini essere messi al corrente, ad esempio, di come si sia espresso questo rappresentante del Comune in merito alla vicenda che riguarda la nipote del Marchese Boso Roi, la Signora Ceschi, e se è stato o meno d’accordo nel procedere alle querele annunciate contro di lei. E ancora se è stato o meno d’accordo con l’espressione di voto formulata in Assemblea della Banca Popolare sulla richiesta di procedere con l’Azione di responsabilità, la dove il delegato della Fondazione ha votato contro.

ROI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Eppure (Il Giornale di Vicenza) riporta una frase del dott. Iorio che sembra contraddire le scelte, appunto contrarie espresse anche dalla Fondazione, quando dice «Io come il presidente Dolcetta eravamo favorevoli all'azione di responsabilità» ha ribadito Iorio commentando la decisione dell'ultima assemblea di non procedere con un'azione di responsabilità contro gli ex vertici. «Credo che oggi - ha detto comunque l'a.d. di BpVi - ci siano tutte le evidenze anche formalizzate perché il nuovo consiglio possa prendere una scelta molto consapevole”. Durante lo svolgimento della Assemblea non pochi soci-azionisti avevano avuto una impressione molto diversa almeno per quel che riguarda il Presidente dott. Dolcetta. Se, come è, lo spirito della missione della Fondazione Roi è quello di sostenere i Civici Musei, quindi un bene certamente della cultura mondiale, ma specificatamente della nostra città, allora il rappresentante “ufficiale” ritengo che avrebbe, a mio avviso, dovuto pronunciarsi tenendo presente questo obbiettivo. Proprio per questo ritengo che sarebbe interessante conoscere la sua opinione e le sue eventuali motivazioni. Sull’utilizzo dell’istituto delle dimissioni da parte di alcuni dei consiglieri sia della Fondazione come della Popolare, oppure di tutti come qualcuno auspica, è un fatto che attiene alle personali sensibilità . Quanto è avvenuto fino ad ora ha già consentito l’espressione di un giudizio popolare. Rimane l’interrogativo di fondo “Quale futuro per il bellissimo e generoso sogno di Boso Roi?”.

 

nr. 16 anno XXI del 30 aprile 2016



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