NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

La verità è la vera medicina che necessita alla ex Popolare

di Mario Giulianati
21 maggio 2016

facebookStampa la pagina invia la pagina

Interventi

Riporto integralmente un breve testo, pubblicato dai mass media, dove riscontro, ancora una volta che le parole hanno un significato a volte incomprensibile ma probabilmente volontariamente, ai più, magari ai più sprovveduti. Ma questo potrebbe essere anche una caratteristica di chi, non sapendo come stanno realmente le cose oppure non afferrando in pieno il significato di quello che dicono, lo fanno perché ritengono che il loro ruolo sia anche quello di esprimere qualche cosa in qualsiasi circostanza.

dolcetta (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)
Rifacendosi a Socrate, esempio pericoloso, basterebbe dire la verità e forse tutto sarebbe chiaro a tutti. Il riferimento è a una cosa di cui ho già fatto cenno in un altro articolo, e che riguardava il Vicesindaco di Vicenza e questa che riguarda il Presidente della ex Popolare. Vvox scrive «Il presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Dolcetta, alla luce di quanto pubblicato da alcuni organi di stampa, precisa che come sempre, anche in occasione dell’ultima seduta, il consiglio ha determinato all’unanimità ogni decisione assunta e all’ordine del giorno». Questo è quanto si legge in una nota diffusa ieri dalla Banca Popolare di Vicenza e pubblicata dal Mattino. Un comunicato che entra nel merito della questione relativa all’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici dell’istituto vicentino, che al termine del Cda durato sei ore non è stata assegnata ad alcun legale. «Il presidente Dolcetta sottolinea inoltre – si legge nella nota – come siano infondate le ricostruzioni di questi giorni di un Consiglio diviso e ricorda che la raccomandazione a rispettare i termini di legge circa la non divulgazione degli atti del Consiglio era destinata atutelare la Banca da ulteriori speculazioni». In definitiva il significato di questa dichiarazione è semplicemente che l’impegno di procedere con l’azione di responsabilità verso gli ex vertici (in buona parte presenti ancora all’interno del nuovo CdA) ha ricevuto un voto unanime come è logico dato che nulla decidendo in merito qualcuno non ha nulla da temere. Almeno per ora. E più passa il tempo sempre meno sarà incombente la spada sulla testa. Il secondo passaggio è questo “la non divulgazione degli atti del Consiglio era destinata a tutelare la Banca da ulteriori speculazioni”. Vuol dire che il Prestdente Dolcetta ritiene che vi siano stati dei precedenti tentativi, andati in porto o rimasti tali, di speculazione sulla Banca. A questo punto, proprio per il bene della Banca la “verita’” dovrebbe essere detta, se la si conosce. Ma penso che oltre che per il bene della Banca, per cercare di recuperare la fiducia dei vecchi delusissimi soci, la verità meriti di essere resa nota proprio per salvaguardare questo nuovo (in parte almeno) Consiglio di Amministrazione, compreso il suo Presidente.

 

nr. 19 anno XXI del 21 maggio 2016

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar