NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Poesie sul silenzio

Un'antologia di 35 poeti vicentini che prosegue con questo titolo un'iniziativa editoriale felicemente nata nel 2003

di Gianni Giolo

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Chittero Luciana, Rosetta Monteforte Racalbuto, Antonio Prof Capuzzo, Anisa Baba Bressan,Peretti, Ines Scarparolo

Antonio Capuzzo ha presentato, alla Scaletta 62, l'ottava antologia (Editrice Veneta) di  poeti vicentini sul tema "poesie sul silenzio". Una lodevole iniziativa la sua che  ha avuto inizio nel 2003 con una raccolta di poesie  vicentine sul tema "La vera e la falsa Eva", poesie sulla clonazione,  seguita nel 2004 da "Il tempo segreto", poesie sulla notte, dal "Giardino incantato", poesie d'amore, dello stesso anno, da "Con affetto, città", poesie su Vicenza, del 2005, da "Per gioco", poesie sui bambini, del 2006, da "Prosit", poesie sul vino, del 2007, da "Altrove", poesie sul viaggio del 2008. L'antologia  di quest'anno ha visto la partecipazione di 35 poeti di Vicenza e provincia.


"Che cos'è il silenzio? – si chiede Capuzzo nell'introduzione – Quale profondo significato ha per noi, nella nostra vita? Il silenzio, che come un manto di seta nasconde pensieri buoni e pensieri cattivi, palpiti di vita e segni di morte. Il silenzio, che inebria quanto il frastuono: per noi disabituati a ciò, dopo cinque minuti di silenzio, l'anima si ritrova diversa: stranita, esaltata, libera, inquieta. La famosa alpinista vicentina Cristina Castagna, recentemente morta scendendo da un altro degli Ottomila appena conquistato, affermava: "Il mondo è troppo rumoroso, sono una ricercatrice del Silenzio. Il silenzio può essere positivo e negativo. Può essere pace e riposo, può esprimere saggezza, un grande amore, un sollievo al nostro dolore o una sincera pietà per un dolore altrui, un atteggiamento di profondo ascolto e disponibilità agli altri. Il silenzio è a volte la ricerca della sincerità, in noi stessi e negli altri, il rifiuto della logorrea del chiacchierone o dell'ignorante: spesso chi parla molto lo fa per nascondere il fatto che in realtà non sa niente e non prova sentimenti profondi, mentre chi davvero sa talvolta preferisce rimanere in silenzio. Il silenzio sereno e pacificato può trasformarsi in uno straordinario dinamismo interiore, può essere il preludio della rivelazione, il luogo prezioso dove giunge in noi l'ispirazione artistica: un profluvio di forme e immagini per un pittore, di parole accostate in modi insoliti per un poeta".


L'antologia incomincia con "l'assordante silenzio" di Anisa Baba Bressan, la decana delle poetesse vicentine: "Assordante il silenzio / delle parole non dette. / Intorno tutto parla / ricorda progetta promette. / Pur nella solitudine / una moltitudine / di folletti guizzanti / e ciarlieri / mi stanno davanti / ricordano cose di ieri / ripetono parole / di un lungo cammino. Io parlo e ti sento vicino. Non esiste il silenzio". Si passa al "silenzio vivo" della bassanese Anna Francesca Basso: "Vuoto il foglio, / esauriti i palpiti, / muti i sospiri. // Fuori la tempesta / avanza e scuote / ogni lamento. // Graffia il cuore / lascia senza voce / il mio dolore. // I miei pensieri / e i miei sogni, / in stille s'intrecciano. // Rifiuta al vento, / la vaga foschia / un vapore dorato. // Brucia nel tramonto, / dai rami ancor vivi, / un brusio infinito". Segue l'"abisso" di Luciana Chittero: "Il vuoto fra tanti rumori / si colma d'azzurro. // Terra e cielo si fondono / in un universo sconosciuto. Nell'abisso del silenzio / sprofondo con i miei pensieri". Ancora il silenzio di Rosetta Monteforte Racalbuto: "Il tuo silenzio / tutto attorno a me / annulla. / Silenzio / che non rimbomba / nella mancanza / della tua parola. / Silenzio / che un velo stende / sui ricordi / fatti di sogni / sull'invecchiare insieme. / Silenzio / che implora / la tua voce / nel tuo canto / appassionato. / Silenzio di luce / lentamente si veste / e parla al cuore / a te per sempre / donato".  Segue il silenzio  di Ines Scarparolo: "In silenzio…/ mentre il sole si scioglie / sulle rose del giardino / e la cicala zittisce / catturata / dall'incedere quieto / delle prime ombre // rielaboro…ricordi di un amore / ormai sbiadito / con il percorrere / implacabile del tempo. // E là nell'orto / neppure un solitario / papavero respira / carezzato dall'alito / lieve della sera. // Inquiete le ore / accolgono le lacrime / che sulle guance scendono / in silenzio…". Ancora il silenzio della bassanese Laura Vicenzi: "Seguo sentieri d'ombrosa polvere. / Il fiato caldo dell'estate soffia / lievi carezze sulle spalle nude / cullati i passi dal tepore d'onda / mi immergo in naufragio nei pensieri. // Tra l'erba alta affiora la roccia. / Il cippo nudo la cieca vedetta / ascolta memore di mille cadenze / le lente note del mio cammino / vibrazioni d'intensità crescente. // Attraverso un incrocio del tempo. / Nel bagliore giallo a capo chino / sento sfilare un corteo d'ombre / nomi etti a basse frequenze.// Sento scorrere brividi d'eterno. / Onorato di ricordi d'onore / lo scoglio che s'erge nel mare verde / s'allontana piano e mi sorveglia / faro guardiano custode d'eroi". Infine il silenzio di Luciana Peretti: "La Terra non è il regno del silenzio, / che offre suoni di voci e di rumori: / ora è il fruscio continuo della pioggia / che succede al vento scuotitore, / vento che scuce in onde / la fissità del lago o la marina, / o che trascina i rami delle piante / in dolce danza, oppur le rocce investe / con minacciosi sibili e boati; / ora il mugghio del mare tempestoso / che sulla spiaggia sospirando muore; / il tonfo dei semi della palma / sull'avido terreno o il respiro / animale e il sussulto, / di atavici sospetti discendenza. / Il tumulto persino del pensiero / che la mente aggredisce senza posa / e martellante propaga il proprio dire / sulle strade di industrie vorticose. / Il mio cuore che pulsa ed il sospiro / son echi del passo della Vita / che inesorabile trasforma".

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