NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Convivenza e integrazione in poesia

Sabato 30 in sala Stucchi un reading da tutto il mondo per promuovere.
/ Il sindaco Achille Variati e Fernando Bandini parteciperanno all’evento

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«"La poesia es un arma cargada de futuro", la poesia è un'arma carica di futuro. Non trovo parole migliori di quelle usate dal poeta spagnolo Gabriel Celaya per presentare questo incontro. Quando la pacifica convivenza è minacciata dalla paura del diverso, quando con le parole è più facile scontrarsi che dialogare, quando l'ideologia offusca la ragione, non resta che armarsi. Armarsi di poesia, armarsi di speranza per il futuro, armarsi di tolleranza per combattere la discriminazione. Questo incontro è una "chiamata alle armi" per chi non si vuole rassegnare a vivere schiavo della paura dell'altro. Questo incontro è rivolto a tutti, Nessuno Escluso».

Così Matteo Quero, tra i fondatori del circolo Nessuno Escluso di Vicenza (http://nessunoescluso.wordpress.com/), presenta l'evento "Versi oltre le frontiere. Reading di poesie dai paesi del mondo" che si terrà sabato 30 gennaio a partire dalle ore 16.30 nella Sala degli Stucchi a Palazzo Trissino in corso Palladio 98 a Vicenza. Si tratta di letture di poesie in lingua originale i cui testi verranno poi letti in traduzione italiana e spiegati.

Matteo QueroAll'evento parteciperanno Achille Variati, sindaco di Vicenza, Fernando Bandini, presidente dell'Accademia Olimpica, l'attore Carlo Presotto che leggerà la traduzione in italiano delle poesie, Rada Ristic, poetessa serba e rappresentante Onu per la Pace. Saranno inoltre presenti lettori di diverse comunità di immigrati di Romania, Usa, Iran, India, Senegal, Ghana, Burkina Faso, Tunisia, Costa d'Avorio, della comunità Sikh e di quella musulmana. Adesioni sono state annunciate in questi giorni anche da altre comunità. L'evento è patrocinato dal Comune di Vicenza.

«"Versi oltre le frontiere" è un passo del cammino del Circolo Nessuno Escluso sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione - spiega Quero - La cultura è infatti uno strumento straordinario e imprescindibile per favorire l'integrazione, perché solo comprendendo e accettando l'ottica culturale dell'altro, straniero o meno, si può entrare in rapporto con chi è diverso da noi. E la poesia è il cuneo con cui costruire questo spazio di dialogo; la poesia è infatti un linguaggio universale che attraverso l'emozione che suscita riesce a farsi comprendere da tutti, superando le differenze linguistiche, culturali, religiose. Lo ripeto: la poesia è un'arma per conquistare un futuro migliore per tutti, vicentini, italiani e stranieri».

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