NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Andrea Zanzotto tradotto in grafica

Fino al 28 febbraio i versi vengono illustrati da Giò Pomodoro

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Andrea Zanzotto tradotto in grafica

(g. ar.) - Alla Casabianca di Malo è in corso una mostra di grafica sui generis. Grafica di qualità, firmata da Giò Pomodoro, ma anche un mixer di raro appeal tra segni e colori da una parte e versi poetici dall'altra. Perchè l'oggetto delle tavole esposte è il poeta Andra Zanzotto, mentre i versi sono naturalmente i suoi, con tutto il carico di magnetismo che tutto ciò può implicare.

Una volta di più Giobatta Meneguzzo dimostra una sensibilità assolutamente rilevante raccogliendo l'invito della Biblioteca civica di Pordenone e mettendo a disposizione della mostra gli ex granai del suo museo che come si sa parla da mezzo secolo il miglior linguaggio immaginabile della migliore grafica internazionale moderna.

È un altro modo per smuovere quella pellicola di quasi assuefazione che pare ricoprire le iniziative nel settore dell'arte non solo in provincia di Vicenza.

L'attività della Casabianca è sempre rivolta alla valorizzazione delle idee e degli spunti che possono imprimere al settore della grafica svolte interessanti e quindi vantaggiose. In questo caso il tutto è tanto più evidente grazie anche al talento di Giò Pomodoro.



La complessità del rapporto tra poesia e segno


Da dicembre e fino alla fine di febbraio è aperta alla Casabianca di Malo una mostra molto particolare su Andrea Zanzotto, una convergenza rara e molto interessante tra i luoghi dellka poesia e del suo linguaggio con quelli della grafica moderna. Alla presentazione della mostra e del libro che la accompagna, scritto da Giancarlo Pauletto e Manuela Brunetta, erano intervenuti lo stesso Pauletto e Fernando Bandini.

La mostra è stata promossa dalla Biblioteca del Comune di Pordenone, è accompagnata da questa pubblicazione-catalogo che fa parte della collana "Segni e Disegni" diretta da Ofelia Tassan Caser.

Assieme al testo poetico "Sovraesistenze" di Andrea Zanzotto sono esposte dodici grafiche di Giò Pomodoro ed alcuni ritratti del poeta di Pieve di Soligo. L'allestimento nello spazio polivalente degli ex-granai è di Giobatta Meneguzzo.

Nella presentazione si dà grande risalto alla progettualità di Giò Pomodoro che descrive la problematicità, il dubbio, il tentativo, lo sforzo, la stessa virata autoironica così spesso presente nei testi poetici di Zanzotto; tutto viene simboleggiato, sotto la precisa costruttività delle tavole, da quella sorta di fondo grigio informe su cui comunque insiste la costruzione geometrica, la quale pare appoggiarsi su un vuoto dal quale deve tirarsi su da sola. Scrive Pauletto: "Ci rendiamo ben conto che questi tentativi di interpretazione possono largamente fallire, ma saranno utili almeno per intavolare confronti, indicare - magari per contrapposizione - altre possibilità".

La mostra per Zanzotto, indipendentemente dallo spessore dei testi poetici e dal grado di valenza delle tavole grafiche con l'accostamento dei ritratti a disegno per il poeta, determina l'ulteriore visione dei materiali impiegati che rientrano nella filosofia del museo Casabianca, quella della grafica d'arte contemporanea anni '60-'90.

"Aldilà delle intenzioni e obiettivi che ci siamo tutti proposti in questo omaggio per l'opera poetica di Andrea Zanzotto -dice Giobatta Meneguzzo nella sua presentazione dell'evento- è anche occasione di vedere ed indagare sulle problematiche dell'arte contemporanea, come si può vedere nell'allestimento attuato nello spazio polivalente degli ex granai, accompagnato da apparati grafici per i testi poetici. Su questo allestimento, sulle due peculiarità espositive che presenta e cioè, del disegno e della stampa d'arte, si possono trovare ulteriori risposte e contenuti in un libretto promosso dal Museo Casabianca dal titolo Invito alla Grafica nei tipi di Pier Luigi Lubrina editore".

La disciplina del disegno e della stampa quindi -conclude il curatore del museo di Malo- possono "essere visti a sé stanti per il loro spessore intrinseco e, contemporaneanente, come messaggio poetico-artistico, ed altresi come esercitazione della Casabianca nel suo ruolo di contenitore della grafica".

Contrariamente al progetto iniziale e grazie all'interesse che sta suscitando, la mostra dedicata ad Andrea Zanzotto resta aperta fino al 28 febbraio.

nr. 06/15 del 20 febbraio 2010


ERRATA CORRIGE
«È positivo che siano apparse foto del Museo Casabianca nel nr. 04/15 del 6 febbraio u.s., ma le foto pubblicate riguardano un'importante mostra allestita al Museo e che si intitola "Poetare - Progettare" con tavole di Gio Pomodoro, ritratti di Andrea Zanzotto intervallati dalle tavole di poesie di quest'ultimo e, per la qual mostra siamo ancora in attesa di una qualsiasi Vostra recensione, dato che avete fatto già un sopralluogo al museo e le foto pubblicate avevano il preciso scopo di pubblicizzare e far capire l'importanza di questa mostra». Tra le altre, questa indignata osservazione di Franca Farronato, che si presenta come dipendente del Comune di Malo, risulta per evidenza realistica. Nel senso che quando si lavora al pc in impaginazione la quotidianità prevede e ammette anche qualche "incolla" di errata provenienza. Le fotografie in questione erano infatti aggregate al servizio su Zanzotto che come si vede entra in rete proprio questa settimana ed è proprio lo stesso a cui la diligente Farronato si riferisce come «per la qual mostra siamo ancora in attesa di una qualsiasi Vostra recensione», manifestando così qualche impazienza che scusiamo volentieri: non sa che qui gli argomenti sono molti e tutti in fila e non sa che proprio al museo di Meneguzzo abbiamo dedicato e dedichiamo da sempre grandi spazi, anche contravvenendo a qualche esigenza di priorità.

 

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