NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Da Verona la proposta
per la basilica rinnovata

La grande mostra “Past present future” aperta nella città vicina dalla Fondazione Cariverona potrebbe inaugurare la nuova sala palladiana

di Mario Bagnara
mario.bagnara@fastwebnet.it

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Da Verona la proposta per la basilica rinnovata

Già alla fine del 2006, dopo aver visitato a Bassano del Grappa la mostra Arte Antica e Contemporanea. Le Collezioni della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus, allestita nelle nuove sale del Museo Civico, da poco realizzate con un intervento di ampliamento finanziato dalla stessa Fondazione, auspicavo, su questo giornale, che una iniziativa analoga o addirittura potenziata (dato che vi era esposta solo una minima parte delle opere gestite dall'apposita "Fondazione Domus per l'arte moderna e contemporanea", costituita nel 2005), potesse essere accolta anche a Vicenza proprio nel salone superiore della Basilica Palladiana, non appena ultimato il restauro che era iniziato da pochi giorni sempre grazie all'intervento della Fondazione.

Adesso il timido auspicio di allora potrebbe essere una proposta concreta, in considerazione anche dell'ormai prossima fine dei lavori della Basilica vicentina e dopo aver ammirato i capolavori che, riuniti nel titolo Past Present Future, la Fondazione Domus insieme a Unicredit Group sta offrendo al pubblico nelle stupende sale del Palazzo della Ragione di Verona, pure restaurate con un suo generoso contributo.


Una riscoperta del palazzo della Ragione

Per il visitatore può essere interessante anzitutto la riscoperta della stessa struttura architettonica, risalente, come nucleo originario, al XII secolo e poi più volte rimaneggiata, divenuta ora un elegante e funzionale spazio espositivo, già di per sé ricco, nella parte superiore, di un eccezionale apparato decorativo. Ed è qui che trovano ora posto ideale, per la prima volta in Italia, dopo l'esposizione al Bank Austria Kunstforum di Vienna, circa 80 opere delle Collezioni Fondazione Cariverona e Unicredit Group, con l'obiettivo, precisato nel sottotitolo, di arte per la città, un interessante progetto che prevede varie iniziative didattico-educative rivolte non solo agli studenti (Peer education - Educazione tra pari), ma anche a tutta la comunità con programmi di Lifelong Learning - Educazione permanente.


Le sette sezioni della mostra

Splendido l'allestimento curato da Stefano Gris che, grazie anche alle invitanti didascalie, permette una leggibilità ordinata e chiara delle 7 sezioni, opportunamente evidenziate, anche nella moquette del pavimento, da colori diversi. Infatti, nonostante l'indicazione del titolo, il percorso espositivo non è cronologico, ma tematico: nell'ordine On classic (Classico), Objects of desire (Oggetti di desiderio), On Geometry (Geometria), Metropolis, Sublime and Picturesque (Sublime e Pittoresco), Face to face (Faccia a faccia) e Body talk (Il corpo, manifestazioni del suo linguaggio). Attraverso l'armonico e godibile accostamento del moderno con l'antico e il conseguente invito a riflessioni sul futuro, si ha così la possibilità di cogliere le più significative testimonianze dell'arte pittorica, scultorea e fotografica di ben cinque secoli: dagli affascinanti oli su tela Psiche abbandonata da Amore di Dosso Dossi del 1525 circa e Ritratto di gentiluomo con flauto di Giovanni Gerolamo Savoldo dello stesso anno, ai tre calchi in gesso Tre per tre (ognuno è l'altro o nessuno) di Giulio Paolini del 1998-1999/2008 e all'acquarello su carta Arches Nocturnal Sea from "In Silent Conversation with Correggio" (Mare notturno da "In silenziosa conversazione con Correggio") di Hans Op de Beeck del 2009. 

La mostra curata, come l'elegante e ricco catalogo edito da Skira, da Walter Guadagnini, è visitabile fino al 3 giugno, con accesso gratuito e orario continuato tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00.


Un'idea per l'inaugurazione della Basilica

Nel frattempo Vicenza nutre un po' di sana invidia nei confronti di Verona e progetta, insieme con la Fondazione Cariverona, una mostra inaugurale che, attingendo al ricchissimo patrimonio artistico accumulato sia dalla Fondazione stessa (presente a Palazzo della Ragione con otto capolavori dei 600 posseduti, uno ogni sezione, dopo la scultura di accoglienza Donna che nuota sott'acqua, realizzata da Arturo Martini nel 1941-'42) sia da Unicredit Group (60.000 opere, provenienti dalle banche che hanno costituito il gruppo in Italia e dalle integrazioni di Hypoverein-bank in Germania e Bank Austria), potrebbe essere una novità assoluta a livello locale, nazionale ed europeo.

nr. 10 anno XV del 20 marzo 2010

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