NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Palazzo Arnaldi della Torre

facebookStampa la pagina invia la pagina

SCHEDA DI PALAZZO ARNALDI DELLA TORRE

Sito in contrà S.S. Apostoli, 18
Periodo di costruzione: sec. XVI e XVIII
Nr. piani fuori terra: 4
Superficie coperta: 1218 mq
Attualmente il palazzo è sede dell'Area Settore Servizi ed Uffici di Staff e Servizi al Cittadino (Settore Bilancio-Ragioneria - Settore Assistenza Sociale - Settore Istruzione - Settore Trasporti - Servizio Protezione Civile - Settore Caccia Pesca e Sport - Polizia Provinciale)

È attribuito a Giandomenico Scamozzi (1526-1582). La presenza cinquecentesca dell'edificio veniva documentata, oltre che dagli storici, anche da una targa posta sulla facciata dell'edificio che dà sul fiume ed ulteriormente confermata dal rinvenimento di frammenti di affresco cinquecentesco trovati nel corso dei restauri al piano nobile.
Il palazzo, dimora delle famiglie aristocratiche Arnaldi, Tornieri e Dalla Torre, dal 1923 è proprietà della Provincia di Vicenza che lo ha adibito a sede dell'Istituto Superiore "S. Bertilla Boscardin" fino al 1994 e che, dopo il trasferimento della scuola in altro luogo, si è impegnata in una serie di restauri riguardanti le opere murarie e nel recupero delle opere artistiche e degli elementi di apparente minor spessore artistico presenti sia all'interno che all'esterno dell'edificio. Attualmente è una delle sedi istituzionali degli uffici provinciali.
Il nucleo originario del palazzo era caratterizzato da un edificio affacciato sul fiume e da una corte antistante rivolta alla strada che dà su via SS. Apostoli. Riprendendo un tema tipico dei palazzi veneziani, il complesso aveva due ingressi, uno da "terra" e uno da "mar", caratteristica questa che sottolinea non solo il rapporto che l'edificio aveva con la città ma anche quello tra fiume e palazzo.
Palazzo Arnaldi della Torre viene rimaneggiato a più riprese in epoche successive: alla fine del Settecento viene costruito lo scalone principale, mentre a metà dell'Ottocento vengono effettuati consistenti interventi architettonici. Ottocenteschi sono anche gli stili e i decori per gli ambienti interni, quali le preziose e suggestive carte dipinte che troviamo nella "stanza da ricevere (celeste)".
Oggi il lungo e certosino lavoro di restauro effettuato tra il 1995 ed il 2001, ci permette di ritrovare opere d'arte di epoche diverse: dagli stucchi dello scalone - esempio complesso e straordinario di un'opera in stucco- alle tele dipinte, fino alle pitture a tempera. Si è cercato di restituire il manufatto alla città con tutta la sua storia, compresa quella dei secoli considerati "minori", conservando anche quegli elementi che potrebbero essere considerati non importanti o significativi, così da mantenere l'integrità di tutti i segni storici considerandoli in un rinnovamento che non cancelli il passato.

« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar