NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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A Vicenza Cialis batte Viagra

Quando l’uomo ha bisogno di un “aiutino” arriva la pillola tra vera necessità e il fenomeno di costume

di Federico Murzio
F.Murzio@libero.it

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A Vicenza Cialis batte Viagra

Dodici anni e sessanta milioni di pillole vendute in Italia dopo la sua commercializzazione, il Belpaese è il terzo paese europeo per vendita di Viagra. Solo nel 2008, conti alla mano, cioè dieci anni dopo la sua comparsa sul mercato, Vicenza era al 55esimo posto (metà classifica) tra le province per quantità di vendita della pillola blu. Tra le province venete veniva dopo Verona, Venezia, Treviso e Padova.

Il dato rispecchia la diffusione di un farmaco che aiuta quei tre milioni di italiani che secondo le ultime indagini soffrono di disfunzione erettile. Una volta si chiamava impotenza ma tant'è, il politicamente corretto coinvolge ormai anche la medicina.

Oggi, però, la SIU (Società Italiana di Urologia) lancia l'allarme. Da un lato, dicono, il farmaco è assunto anche da chi non ne ha realmente bisogno; dall'altro aumentano le vendite on line di questi prodotti cui la normativa italiana prevede categoricamente la prescrizione medica per la loro vendita. Infine, si è notevolmente abbassata la soglia anagrafica di chi richiede (e consuma) il farmaco. Una medicina che, per inciso, non è esattamente a buon mercato.

 

Il problema

Alla faccia di Lucrezio che nel quarto libro del De Rerum Natura descriveva tra passione e raziocinio la naturalezza degli amorevoli sensi, non è affatto detto che al momento giusto tutto possa funzionare nel modo migliore.

La disfunzione erettile, sostengono i medici, studi alla mano, nei paesi occidentali ha negli anni aumentato la sua presenza tra la popolazione maschile. La situazione vicentina che rispecchia il trend italiano ci dice che la disfunzione erettile affligge il 2% dei maschi tra i 18 e i 34 anni, il 48% degli uomini oltre i 65 anni, e un 13% tra i 43 e i 65 anni. Distinta in primaria o secondaria rispettivamente se è manifestata fin dall'inizio dell'attività sessuale del soggetto o se è intervenuta in un secondo momento dopo un periodo di attività sessuale soddisfacente, la disfunzione erettile dipende da molti fattori. Gli urologi dividono le cause in due grandi gruppi: cause di ordine psicologico e cause organiche. Le prime riguardano in particolare la così detta "ansia da prestazione" che deriva da stress o da condizionamenti ambientali, soprattutto nei soggetti alle prime esperienze, e che producono effetti inibitori sul soggetto stesso. Le seconde sono di tipo endocrino, di tipo neurologico, determinate dall'uso di particolari farmaci ma, soprattutto, sono di tipo vascolare e derivanti da malattie croniche come il diabete o l'insufficienza renale o epatica.

A tutto questo si aggiungono altri fattori di rischio che investono ormai anche chi, se non altro per un fattore anagrafico, non dovrebbe essere soggetto alla malattia. Parliamo naturalmente del fumo, del consumo cronico di alcol e sostanze stupefacenti, dalla mancanza di esercizio fisico e l'obesità. Tanto per avere un'idea di quanto questi comportamenti rischiosi siano diffusi in provincia, uno studio dell'European Network Health Promoting School ha registrato, ad esempio, che il 4,5% degli 11enni, il 5,2% dei 13enni e il 7,3% dei 15enni vicentini bevono abitualmente alcolici ogni giorno. Non solo. Il 2,4% dei 15enni dell'Ulss3, il 2,2% dell'Ulss6, l'1,8% dell'Ulss5 e lo 0,9% dell'Ulss4 hanno assunto cocaina negli ultimi dodici mesi.

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