NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Ftv-Aim quando l’abbonamento è strabico

La Provincia conferma gli sconti sulla tessera annuale per studenti, le casse non permettono al Comune Vicenza di imitare palazzo Nievo, ma l’ass. Dalla Pozza lancia la proposta di un abbonamento legato all'Isee

di Tommaso Quaggio

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Ftv-Aim quando l’abbonamento è strabico

«Autobus, corriere e treni sono troppo cari». A lanciare il grido d'allarme sono stati i giovani del Collettivo studentesco di Vicenza a loro dire loro stanchi di dover pagare, e quindi di pesare sulle rispettive famiglie, centinaia di euro ogni anno per arrivare da casa fino a scuola scegliendo il mezzo pubblico. Una protesa sicuramente legittima che però fa i conti con quelli che sono i bilanci sempre più tirati delle aziende di trasporto comunali e provinciali. Come fare allora? Al momento le strategie messe in atto da Comune e Provincia, il primo proprietario di Aim Trasporti, la seconda maggiore azionista di Ftv, sono diverse. Se da un lato Palazzo Nievo per l'anno scolastico che si avvia a concludersi ha sfornato alcune agevolazioni tariffarie che hanno messo sul piatto fino al 50 per cento di sconto per gli abbonamenti annuali studenti mettendo in campo 2 milioni di euro, Aim ha scelto la via del congelamento, ovvero tariffe invariate e sconti standard per studenti. L'aiuto della Provincia non è passato inosservato, visto che già a settembre dello scorso anno i numeri di Ftv parlavano di un incremento del 16,4 per cento di adesioni ai ticket validi dodici mesi arrivando a registrarne 15.589 utenti, 2200 in più rispetto all'anno precedete. Un aumento che forse ha fatto perdere ad Aim qualche tessera vista la convenienza del «concorrente».

L'abbattimento dei prezzi con le agevolazioni è passato infatti da 330 euro (2008/2009) a 180 euro per il 2009/2010 per una delle tratte più frequentate contro i 297 euro della tariffa a percorso fisso di Aim. Gli studenti hanno così fatto notare che l'incentivo della Provincia ha praticamente perso di valore visti i pochi aiuti dati da Aim Trasporti. «A Vicenza quelle che sono le tariffe per i mezzi pubblici - spiega Filippo Sartori portavoce del Collettivo - sono particolarmente cari, specie se raffrontati a quelli di città di dimensioni e popolazione studentesca uguale alla nostra. Lasciamo da parte quello che è invece il discorso sugli abbonamenti ferroviari utilizzati ogni giorno da migliaia di studenti pendolari. Noi non possiamo che riconoscere lo sforzo messo in piedi dalla Provincia, ma chiediamo che anche per i prossimi anni i costi siano dimezzati. Il nostro vero problema al momento è Aim. Siamo giunti al punto che uno studente abbonato Ftv che arriva da fuori Vicenza risulta pagare meno di uno studente abbonato con la multiutility cittadina e residente in città. Una follia. Le tariffe di Aim sono troppo alte, serve una rimodulazione dei prezzi». La risposta che arriva dal Comune tramite la voce dell'assessore alla Mobilità Antonio Dalla Pozza è però chiara. «È già un miracolo che le tariffe non siano state alzate. Non ci sono i soldi per abbassarle, questa è la verità». Parole che sembrerebbero non lasciare molto spazio di manovra, ma lo stesso assessore lancia una proposta nuova e che di sicuro farà discutere.

«Dovremo istituire un tavolo di confronto con gli studenti - argomenta Dalla Pozza - ma voglio lanciare subito un'idea. È meglio abbassare a tutti e indiscriminatamente gli abbonamenti oppure creare una politica diversa magari facendo pagare meno a chi ha un reddito inferiore e un po' di più a chi invece ha un reddito alto? Insomma inserendo nelle domande che vengono presentate annualmente una soglia Isee (acronimo che sta per Indicatore della situazione economica equivalente e che permette di misurare la condizione economica delle famiglie). Un'idea in più poi già ce l'ho. Penso alla modalità inserita nella tariffa di Igiene Ambientale creando un fondo di solidarietà, magari dell'uno per cento del monte, che venga poi destinato ai nuclei familiari in difficoltà economiche, sulla base di criteri che saranno stabiliti da un tavolo tecnico. Aiuti che saranno assegnati a chi certifica disagi economici, con sconti fissati a seconda di fasce di reddito».

Una situazione a dire il vero già sperimentata dell'azienda che gestisce i trasporti pubblici di Verona e che ha riscontrato un notevole successo. Ma in aggiunta Dalla Pozza pensa ad un aiuto anche economico legato al rendimento scolastico. «Mettiamo in conto - aggiunge l'assessore - che alcune agevolazioni possano essere legate anche ai voti o a un rendimento complessivo. Non vedo perché uno studente bravo che magari si fa un sacco di chilometri per arrivare a scuola non debba essere premiato con delle agevolazioni, magari proprio con uno sconto sul suo abbonamento. Gli studenti devono capire che le idee ci sono e che possiamo mettere in atto. Per questo vorrei mettere in piedi, magari con l'arrivo del prossimo anno scolastico, un tavolo di confronto che affronti il discorso a 360 gradi. Discutendo anche del servizio qualità se sono contenti o meno, di come è possibile migliorarlo. Penso a quelli che sono i cosiddetti punti di raccolta fuori dagli istituti. Ma per il momento sulle tariffe lo spazio di manovra è davvero impossibile». Nel frattempo Palazzo Nievo ha già messo a bilancio per il prossimo anno altri 2 milioni di euro per gli abbonamenti Ftv per studenti. Soldi che con questa ultima trance arrivano così 8 milioni in quattro anni.

«Dobbiamo essere molto chiari su questa discussione con gli studenti - spiega l'assessore provinciale ai Trasporti Cristiano Sandonà - molte volte si fa troppa confusione sulla nostra società e Aim. Le nostre politiche di incentivo sono praticamente uniche in Europa. Abbiamo preferito stanziare ogni anno un budget fisso che, come ha spiegato il presidente Attilio Schneck, rimarrà immutato fino alla fine del nostro mandato. La nostra politica in questo campo, come abbiamo più volte spiegato ai diretti interessati, è che preferiamo distribuire a tutti la possibilità di accedere a queste agevolazione. Il diritto allo studio si mette in campo anche in questo modo». Sulla proposta lanciata da Dalla Pozza, Sandonà ha però qualcosa da obbiettare: «Avevamo pensato anche noi ad una soluzione di questo tipo, ma con l'introduzione di questo sistema avremo dovuto mettere a disposizione un ufficio appositamente creato con una quota parte dei 2 milioni di euro. Preferiamo darli in toto per gli abbonamenti. Nulla toglie che l'idea sia fattibile comunque. Con il nostro impegno siamo riusciti ad ottenere due cose non da poco negli ultimi anni. La prima che il costo a chilometro oggi è di 0,65 centesimi, e inoltre che l'abbonamento dura 12 mesi e non otto come in precedenza. Non mi sembrano risaluti da poco. Capisco le posizioni della rete di studenti. E anche per questo fino a settembre abbiamo voluto che uno studente mi affianchi in buona parte dell'iter amministrativo. Sarà un modo nuovo di capire come funziona il complesso meccanismo del mio assessorato per toccare con mano quanto si faccia in questo settore. In alcuni casi le polemiche sembrano un po' pretestuose. Voglio pure ricordare che da poco abbiamo anche introdotto con la Confcommercio una nuova iniziativa. Tutti i possessori di un abbonamento per studenti infatti possono usufruire di uno sconto dal 10 al 30 per cento nei negozi che hanno aderito a questa iniziativa».

nr. 18 anno XV del 15 maggio 2010

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