NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Prende il largo “Navighiamo la città”

Antonio Santagiuliana, delle Botteghe del Centro, sta promuovendo l’idea per turisti e non, di visitare la città del Palladio osservandola dai suoi corsi d’acqua

di Tommaso Quaggio

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Navighiamo la città

Lo slogan potrebbe risuonare più o meno così: «Navighiamo la città». L'idea circola da circa vent'anni ed è quella di dare la possibilità ai vicentini e ai turisti di osservare Vicenza da una prospettiva inedita, ovvero ammirare la bellezza del centro storico, dei suoi monumenti e della sua prima periferia percorrendo in barca alcuni tratti dei due fiumi che corrono tra le bellezze artistiche del capoluogo. Un progetto di cui si parla da tempo e che ora potrebbe essere realizzato a breve dopo un attento studio dei percorsi e delle possibilità, anche economiche, che l'idea può portare con sé.

Per mettere in porto questa iniziativa sono seduti attorno ad un tavolo da mesi l'assessore al Commercio Tommaso Ruggeri e le associazioni delle Vetrine del centro. Dell'argomento si è già discusso in alcune riunioni e già a breve dovrebbe esserci un sopralluogo da parte del Genio Civile con un rappresentate delle associazioni dei negozianti per fare un piccolo test dimostrativo ma soprattutto per capire se davvero sia possibile iniziare a navigare parte della città e in quanto tempo il progetto possa essere realizzato. Ci sono anche delle piccole bozze sull'ipotetico percorso che potrebbe interessare sia il Retrone nei sui passaggi in città con gli attraversanti di Ponte San Paolo, San Michele fino ad arrivare a contra' Barche e contra' della Piarda. Altro tragitto, più lungo, quello sul Bacchiglione che passa per il centro della città e avrebbe come destinazioni finale la Rotonda, anche se un prolungamento del percorso consentirebbe uno scorcio mozzafiato tra le anse del fiume nelle campagne della prima periferia. Pronto per questa avventura ci sarebbe anche già un mezzo di trasporto interamente elettrico e quindi ad impatto ambientale zero fabbricato da una ditta vicentina. Senza contare che un'iniziativa di questo genere porterebbe con sé un altro valore aggiunto alla città: quello di rivalutare gli argini e le golene dei fiumi che scorrono in città, gli stessi visitati anche in campagna elettorale dal sindaco Achille Variati a bordo di una barca, in stile Padova o Treviso che nel corso degli anni hanno trasformato i corsi d'acqua in luoghi aperti ai cittadini con percorsi verdi e piste ciclabili.

«Ci rendiamo conto che il progetto è molto ambizioso - spiega Antonio Santagiuliana portavoce delle Vetrine del Centro - ma questa idea che circola da anni vogliamo metterla in pratica, non possiamo più aspettare. Abbiamo già contattato un'azienda di Bolzano Vicentino che può fornirci quanto richiesto per trasportare i turisti, semplici curiosi e, perché no, anche coppie che si sposano, 5 o 6 persone al massimo per un tragitto su alcuni percorsi che stiamo valutando, che dovrebbe durare in tutto circa 45 minuti. Quanto prima grazie al Genio Civile faremo dei sopralluoghi lungo il tragitto anche per capire esattamente se ci sono delle vere difficoltà da affrontare e come risolverle. Ma la nostra intenzione è di metterlo in pratica per il prossimo anno. Tutto il progetto sarebbe anche a costo zero, per l'amministrazione abbiamo già trovato degli sponsor e tutto si può autofinanziare con gli introiti che possono arrivare dai turisti attratti dall'idea di ammirare la nostra città da una prospettiva nuova e che ha in sé un colpo d'occhio per certi versi unico». A disposizione di questo progetto arriva anche un possibile attracco per le piccole imbarcazioni. «A grandi linee - aggiunge Santagiuliana - sarei già in grado di mettere a disposizione una rimessa per le barche in un palazzo a Ponte San Paolo, lì c'è un vecchio ormeggio che potrebbe essere utilizzato anche per un attracco per i turisti offrendo punti di ristoro. Perché l'idea non è solo quella di viaggiare tra i monumenti, ma con il tempo creare anche percorsi legati alla gastronomia locale. Noi attendiamo solo l'ok da parte delle istituzioni che stanno lavorando con noi a questo progetto e poi siamo in grado di mettere in piedi tutta l'idea». L'iniziativa di per sé non è di certo nuova. Addirittura vent'anni fa era stato proposto di solcare le acque dei due fiumi che attraversano la città per incrementare il turismo.

«Con Antonio abbiamo tirato fuori dal cassetto un'idea che per noi è vincente - incalza Vladimiro Riva, direttore del Consorzio culturale e turistico "Vicenza è" - tanto tempo fa ho fatto un giro con un gommone per capire le potenzialità di questo progetto. Forse era troppo presto per discutere di questa cosa, adesso però ci sono tutte le carte in regola per andare avanti. Ci sono dei problemi legati alla navigazione, ad esempio il ponte nei pressi della stazione ferroviaria è molto basso, ma si potrebbe intervenire con dei lavori. Far rivivere i fiumi della città è qualcosa di magico e poi non dobbiamo dimenticare come questi si inseriscono nella vita della nostra città. Pensiamo solo ai turisti che arrivano, nella maggior parte dei casi, fino al Teatro Olimpico, fanno un giro veloce e poi scappano via credendo di aver visto la città. Cosa sarebbe se il viaggio per scoprire la città arrivasse dall'acqua con attracchi in alcuni punti strategici passando appunto dal Teatro Olimpico per ad arrivare fino alla Rotonda. Ma aggiungo che continuando il percorso verso la Riviera, le anse del fiume si snodano nella campagna creando dei tragitti davvero suggestivi e unici. Speriamo che i sopralluoghi siano soddisfacenti e che il progetto sia realizzabile entro poco tempo».

Nel frattempo a Palazzo Trissino si studiano le possibilità del progetto che potrebbe sposare anche l'edizione di Vie D'Acqua del prossimo anno. L'iniziativa al momento passa nelle mani dell'assessore al Commercio Tommaso Ruggeri che però fino alla fine di tutto l'iter non vuole trarre conclusioni affrettate. «Credo che il progetto sia molto interessante - spiega Ruggeri - ma fino a che non si conclude non voglio sbilanciarmi. Dobbiamo ponderare tutte le cose e capire soprattutto se si può fare». Un'idea che piace anche all'assessore alla Cultura Francesca Lazzari, reduce dalla seconda edizione della manifestazione «Vie D'Acqua», un progetto nato nel 2009 in collaborazione con Acque Vicentine SpA e curato per la parte organizzativa dall'associazione "Meccano 14", che intende valorizzare l'acqua come risorsa preziosa per i cittadini e orientare a una riscoperta del valore urbanistico e sociale delle aree fluviali.

«Anche come Provincia potremmo dare il nostro contributo - aggiunge l'assessore provinciale al Patrimonio Nereo Galvanin - pensiamo solo a come si potrebbe usufruire del vecchio attracco di Palazzo Arnaldi di contra' Santi Apostoli. Ma pensiamo a tutti i patrimoni storici che si possono valorizzare da questa prospettiva. Non possiamo che sposare questo progetto nell'attesa che si possa realizzare al più presto». A questa iniziativa tra l'altro si sposa il progetto presentato dall'assessore provinciale Paolo Pellizzari che riguarda i lavori del parco Retrone nel Comune di Creazzo che riguarda lo sviluppo di tre chilometri di aree verdi e un percorso vita che seguiranno il letto del fiume.
La prima fase del progetto costerà un milione di euro grazie a dei fondi messi in piedi dalla Regione, comuni interessasti dall'intervento e dalla Provincia. Opere che prevedevano anche la realizzazione di un invaso di espansione che potrà accogliere oltre 150 mila metri cubi di acqua dal Retrone. Un'opera di sicurezza idraulica che permetterà di far fronte alle emergenze evitando i disagi che riguardano anche il centro del capoluogo durante i periodi di piena.

 

nr. 23 anno XV del 19 giugno 2010

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