NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Dall’Ipab spunta un parco per la città

Tra dieci giorni le nuove nomine. L’ente esce dal centro dove rimarrà solo il san Camillo. Il comune “valorizza” il Salvi in cambio del parco di colonia Bedin Aldighieri. Partita nomine assieme a quella della nuova maggioranza?

di Andrea Ceroni

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Dall’Ipab spunta un parco per la città

Voci e ipotesi sull'Ipab che verrà ora sono certezze. Le ha annunciate il sindaco Achille Variati, e tra le tante un paio saranno davvero importanti per il futuro di Vicenza. Il Salvi, lo storico pensionato cittadino di corso Padova, potrebbe lasciare il posto ad una prestigiosa area edificabile, magari in parte residenziale in parte direzionale-commerciale. Ma ciò che è più importante per Variati è che dall'operazione Comune-Ipab la città potrebbe acquisire un nuovo polmone verde, la colonia Bedin-Aldighieri di Gogna. Una buona notizia per un sindaco sempre più "verde" a pochi giorni dal successo dalmoliniamo che porta il nome di Parco della Pace.

Con ordine: il sindaco nominerà  presidente e quattro consiglieri di amministrazione di Ipab lunedì 26, pochi giorni dopo che il commissario Tiziano Zenere avrà concluso il suo mandato per conto della Regione; fino al 22 luglio il bando  per le candidature (l'avviso di riapertura del termine per la presentazione delle candidature per il consiglio di amministrazione dell'Ipab è pubblicato sul sito internet del Comune, all'indirizzo www.comune.vicenza.it, nella sezione Appalti, bandi, concorsi) rimarrà aperto.

«Nel frattempo - ha detto Variati - visiterò le strutture per parlare con gli operatori, perché malumori e tensioni non devono ricadere sulla qualità del servizio». C'è poi il nuovo statuto: il commissario straordinario Zenere l'ha approvato sul canovaccio che aveva già ottenuto il via libera dal consiglio comunale, ci sono state due modifiche marginali chieste dalla Regione. Una correzione è relativa all'indennità complessiva lorda del consiglio di amministrazione che, anziché essere fissata nello 0,25% delle entrate effettive di gestione riferite all'ultimo conto consuntivo approvato (ai dati attuali corrisponderebbe a circa 60 mila euro), è stata definita in un compenso fisso lordo annuale complessivo di 50 mila euro. Quel che conta è che è stato confermata una netta riduzione rispetto ai compensi che spettavano al precedente cda, composto da 9 membri, presidente compreso. L'altra precisazione riguarda lo stipendio del direttore generale che, come prevede la legge, non potrà superare quello della direzione regionale.

«In prossimità della scadenza del mandato di Zenere - ha aggiunto il sindaco - al quale va il plauso per un lavoro attento fatto con grande dedizione, ho firmato la riapertura del bando per i 5 membri del cda». Il quale, ha detto Variati, ha fatto un ottimo lavoro: «Ora il consiglio di amministrazione opererà con il nuovo statuto, i conti a posto e le linee di indirizzo per la definizione dell'accordo di programma con Comune e Ulss per la non autosufficienza». Il nuovo cda sarà di soli 5 componenti, per i quali il compenso annuo totale sarà di 50mila euro, non uno di più.

Basta maxi-strutture, l'Ipab sarà caratterizzato da 4 "case" medio-piccole (massimo 100 posti letto) diffuse sul territorio, circondate da adeguati spazi verdi, capaci di accogliere gli anziani con servizi e modalità europei. Quella del centro storico sarà l'attuale San Camillo, le altre 3 saranno a Laghetto (su proprietà Ipab), alle Maddalene (su proprietà comunale) e a Bertesinella (nell'ambito di un accordo con il Consorzio Agrario Lombardo Veneto inserito nel Pat). «L'intesa - ha proseguito il primo cittadino - prevede anche l'individuazione di tre nuove strutture per i servizi sociosanitari territoriali, dove assistenti sociali e operatori sanitari possano agire d'intesa, anche per favorire la permanenza degli anziani nella propria casa».

Il Salvi, la parte che si affaccia su corso Padova, ma anche i padiglioni che si affacciano sul chiostro e nei cortili interni, diverrà "area da valorizzare", così come il Trento e Palazzo Serbelloni: l'Ipab potrà metterli in vendita, facile prevedere una destinazione residenziale, commerciale o direzionale, comunque di alto livello, la nuova destinazione dovrà passare al vaglio del consiglio comunale dopo un indirizzo che spetterà alla giunta.

Al Comune in cambio della "valorizzazione" andrà la Bedin-Aldighieri, che il commissario Zenere ha considerato non idonea alla realizzazione di una nuova struttura per anziani, per questioni legate ai costi, ai parcheggi e alla viabilità di accesso: in Gogna potrebbe dunque sorgere una nuova grande area verde adeguatamente attrezzata, magari riutilizzando il cadente immobile come sede per qualche associazione. L'annuncio, come detto, arriva pochi giorni dopo quello del Parco della Pace, e infatti Variati ha voluto sottolineare: «È un grande orgoglio della mia amministrazione quello di poter regalare a Vicenza più verde».

Il sindaco non ha invece voluto né confermare né smentire la linea che privilegerà la scelta di presidente e componenti del cda del nuovo Ipab, prevarrà la logica dei tecnici o quella dei politici, magari esperti nel settore dell'assistenza degli anziani? Variati non si sbilancia, ma molto potrebbe dipendere dal fatto che la partita delle nomine, non ci sono solo quelle all'Ipab in ballo, possa essere legata a quella dei nuovi assetti della maggioranza e di conseguenza dei nuovi ingressi nella giunta di palazzo Trissino. Nonostante il primo cittadino si sia affrettato a dire che si tratta di due questione slegate, non è da escludere che le nomine non possano rappresentare il meccanismo ideale per far andare tutti i pezzetti del puzzle al loro posto, compresi quelli che riguardano una maggioranza numericamente e ideologicamente più ampia e che consenta di mettere mano alla giunta in maniera indolore e senza contraccolpi. Variati teme più quelli dei singoli che quelli di partito.

 

nr. 27 anno XV del 17 luglio 2010

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