NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il mio centro di gravità è… un braccialetto

Anche nel vicentino scoppia la moda del Power Balance che garantirebbe maggiore equilibrio ed energie. Accanto all’originale varie imitazioni tra queste una realizzata a Castelgomberto

di Pietro Omerini Zanella
pedro-zanna@hotmail.it

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Il mio centro di gravità è… un braccialetto

Sull'onda del successo americano, scoppia anche a Vicenza come nel resto d'Italia, la Power Balance mania.

Dai calciatori della seria A al vicino d'ombrellone, sono in moltissimi ad indossare il braccialetto "magico" dalle presunte proprietà benefiche.

Trattasi, per chi non lo sapesse ancora, di un bracciale contenente una particolare lega di metalli che aiuta, o dovrebbe aiutare, a bilanciare i campi magnetici che attraversano il nostro corpo, garantendo maggior equilibrio ed energie.

L'oggetto, divenuto velocemente di moda anche tra molti atleti professionisti, si trova in vendita già da mesi in alcuni negozi del vicentino, con un costo che oscilla tra i venticinque e i trenta euro.

Sebbene i rivenditori autorizzati, per lo più negozi di articoli sportivi e di abbigliamento, siano in continuo aumento, molti vicentini hanno scelto di ordinare il proprio Power Balance via internet.

Su E-bay e in molti siti simili, le offerte non mancano. Proprio per questo, sono in molti a sfruttare il cambio euro dollaro per comprare all'ingrosso dall'America la tecnologia Power Balance, disponibile anche sotto forma di ciondoli e di schede magnetiche, per poi rivenderli ad amici e parenti. Non mancano le versioni "tarocche" come i bracciali Point Break, simili nell'aspetto e capaci, grazie al nome, tributo al mitico film, di richiamare alla mente le atmosfere del mondo dei surfisti da cui, per altro, proviene il Power Balance. Simile per effetti, promessi, e caratteristiche anche il nostrano S+ability, prodotto dalla ditta CH3 di Castelgomberto.

Il braccialetto "italiano" viene venduto a Vicenza in forma esclusiva dalla centralissima farmacia Valeri al prezzo di 45 euro.

Medici e farmacisti, tuttavia, sono prudenti nel garantire i promessi potenti effetti del prodotto, ma le richieste non mancano. La stessa tecnologia del bracciale viene, comunque, applicata dalla ditta a molti indumenti tecnici come magliette e suolette per scarpe, richiamando l'attenzione di molti sportivi. Anche per questo capo, come per l'americano Power Balance, comunque, i punti interrogativi, specialmente per quanto riguarda le spiegazioni tecniche riguardanti il funzionamento del prodotto, restano molti. Nel caso italiano si tratta di un bracciale che contiene un magnete ma senza il caratteristico ologramma del Power Balance, che a detta della ditta americana produce una speciale interazione con i campi magnetici. La moda è moda e non essendoci ancora contro indicazioni ufficiali, prezzo a parte, vale, forse, la pena di provare.

L'idea del braccialetto proviene dalla California, come molte delle mode estive. L'idea è dei fratelli Josh (25) e Troy Rodamel (35), surfisti inventori e primi promotori del Power Balance. I due forse non immaginavano che la loro idea sarebbe presto divenuta un must tra molti assi della tavola di tutto il mondo. La tendenza ha dilagato velocemente. In principio, il bracciale appariva, infatti, solo sui polsi o alle caviglie di molti surfisti americani. Di tavola in tavola, però, anche appassionati dello skateboard e amanti dello snowboard hanno iniziato ad indossare il Power Balance. Infine, dopo essere diventato una realtà consolidata negli sport da tavola, ecco, l'invasione di campo. Atleti del calibro di Shaquile O'Nile, Rubens Barichello e calciatori come Lavezzi si sono detti convinti delle prestazioni del bracciale.

Intanto in rete la discussione è aperta. Centinaia i blog italiani in cui la reale efficacia del Power Balance è oggetto d'indagine e di scontro. La rete si divide tra chi lo archivia come una bufala, l'ennesima moda estiva, e chi invece ne testimonia l'efficacia.

Non mancano le leggende. C'è chi giura di non essere riuscito a dormire nei primi giorni dopo l'acquisto del braccialetto, perché troppo carico di energia.

Altri sostengono che il Power Balance, a causa delle sue doti migliorative sulle prestazioni atletiche, sia stato bandito alle scorse Olimpiadi invernali. Peccato che nel regolamento olimpico non vi sia alcun accenno al portentoso bracciale. Qualcuno, infine, sostiene che la tecnologia usata sia frutto dei soliti esperimenti dell'esercito americano. Insomma, poco ci manca che qualcuno tiri in ballo gli alieni, ma del resto anche questo fa parte della rete.

Molto più concrete sono le bizzarre prove fisiche che dimostrerebbero le qualità quasi miracolose del braccialetto.

Basta dire Power Balance e ci si ritrova a braccia aperte in equilibrio su una sola gamba, neanche ci si stesse allenando nella tecnica della gru (Karate-Kid) di hollywoodiana memoria.

Se entrando da Berton, uno dei rivenditori ufficiali del Power Balance a Vicenza, vedrete alcuni ragazzi su di una gamba sola state, dunque, tranquilli, non si tratta di un caso di pazzia generale, ma della classica prova dell'equilibrio a cui si sono sottoposte migliaia di persone.

Questi test consistono nel provare a restare in posizioni particolari: su di una gamba sola con le braccia unite, aperte, piegati ecc, se pur spinti o forzati a cambiare posizione da altri. Ovviamente, la teoria del Power Balance prevede che il comportamento del corpo cambi a seconda dell'utilizzo o meno del braccialetto.

Anche qui i risultati sono contrastanti, poiché sebbene siano in molti a riferire di percepire la differenza con e senza Power Balance, non vi è alcuna prova scientifica o parametro a cui fare riferimento.

Proprio per questo le prove possono essere sfalsate anche involontariamente sia da chi le propone che da chi le subisce.

L'effetto placebo è, infatti, sempre dietro l'angolo e c'è chi giura di essere riuscito a far percepire la forza del Power Balance ad alcuni amici utilizzando, al posto del braccialetto originale copie grossolane in gomma.

Al di là delle diverse testimonianze, resta da capire quale possa essere la base scientifica di un bracciale composto di una particolare lega che grazie al potere di un ologramma stampato sulla sua superficie riesca a donare forza equilibro al suo possessore.

Ufficialmente, la stessa compagnia che li produce spiega nel proprio sito internet che: «La tecnologia Power Balance sfrutta, mediante l'ologramma, la forza dei campi magnetici».

La spiegazione per quanto nebulosa, potrebbe avere delle parvenze scientifiche, ma restano alcuni dubbi. Un ricerca condotta da alcuni fisici Brasiliani non ha evidenziato particolari reazioni tra l'ologramma del bracciale e il corpo umano, tanto meno la presenza di disturbi o magnetismi particolari attorno al Power Balance.

Alcuni dubbi arrivano anche dalla medicina sportiva. Nessun organo internazionale si è ancora espresso riguardo le qualità medico sportive del braccialetto, ma sono in molti i medici del settore che sollevano qualche perplessità.

Il dottor Giovani Ragazzi, medico sportivo del Vicenza Calcio è tra quanti usa cautela nei confronti del Power Balance.

«Pur non avendo alcuna preclusione riguardo questo tipo di tecnologia- spiega il dottore- non credo che si possano verificare gli effetti del bracciale. Si dovrebbe fare uno studio, somministrando a due gruppi simili per caratteristiche questa tecnologia ed un placebo e anche così sarebbe difficile trovare dei parametri. A livello generale si può dire che i campi magnetici vengono effettivamente utilizzati in medicina, ma al momento non ho visto ancora nulla di scientifico nella tecnologia Power Balance. Forse gli effetti sul singolo, anche a livello suggestivo, ci sono ma non lo penserei come una terapia, mancano ancora dati dotati di una certa scientificità».

L'odore di bufala, pur mantenendo una certa prudenza, è nell'aria.

Ma si sa, certe cose si accettano senza farsi troppe domande, del resto, magari non porterà alcun effetto, ma il Power Balance è di moda e male di certo non può fare.

 

nr. 29 anno XV del 31 luglio 2010

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