NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Un Festival musicale alle radici del Veneto

A Villa Cordellina la kermesse organizzata dalla Provincia e finanziata dalla Regione

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Un Festival musicale alle radici del Veneto

Saranno i vicentini Valincantà e i trevigiani Radiofiera i protagonisti della tappa vicentina del Festival Veneto in programma Sabato 28 Agosto alle ore 21 a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore.

Giunta alla terza edizione, la rassegna organizzata dall'Assessorato alla Cultura e alla Identità Veneta della Provincia di Verona e finanziata dalla Regione Veneto ancora una volta ha nell'Amministrazione Provinciale di Vicenza un convinto ed entusiasta sostenitore.

«È un modo simpatico ed immediato - sottolinea l'Assessore Provinciale alla Cultura Martino Bonotto - di riscoprire la nostra storia, la nostra identità e le nostre tradizioni. Di qui la decisione di accogliere l'invito degli amici veronesi e di parteciparvi per il secondo anno consecutivo mettendo a disposizione la struttura più prestigiosa dell'Ente, a conferma che queste iniziative sono per noi molto importanti proprio perché vanno al cuore, anzi alle radici, della nostra vita».

Entrando nel merito dello spettacolo - che segue le date di Legnago (25 luglio), Feltre e Cittadella (12 e 20 agosto) - i "Valincantà" presenteranno il proprio repertorio folk ispirato alla propria terra, ma proiettato nelle sonorità verso il futuro ed al di là dell'oceano, mentre la storica rock band trevigiana suonerà, in anteprima assoluta, il nuovo CD interamente cantato in lingua veneta.

Ad arricchire la serata l'inserto teatrale curato dall'attrice Giovanna Scardoni. «Una delle novità di quest'anno - ricorda l'Assessore alla Cultura e all'Identità Veneta veronese Marco Ambrosini - sarà proprio la presenza di momenti di recitazione e poesia. È importante secondo noi che la lingua veneta esca dagli stereotipi e dai luoghi comuni cui è stata relegata, riscoprendone la dignità e la bellezza. Cosa, per inciso, che a Vicenza faremo in una location di grande fascino».

La lingua che si sente quando si nasce, che si parla con gli amici e sul posto di lavoro, la lingua in cui la gente pensa: Nicola Finco, consigliere regionale della Lega Nord non ha dubbi: «Fa parte dello spirito della nostra gente che ad essa è molto legata. Ed io mi sto impegnando per far capire ai nostri giovani che "el Visentin" o "el Trevisàn" sono espressione della nostra identità e non, come qualcuno vorrebbe, di arretratezza culturale. Proprio al contrario, è ricchezza perché sinonimo di una Storia e di una Civiltà millenarie».

 

nr. 30 anno XV del 28 agosto 2010

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