Dal Thaler alla Lira veneziana: storia parallela delle monete
La storia dell'Italia ancora da unificare è anche storia delle monete stampate dai vari Stati e che costituivano il punto di riferimento valutario per gli scambi commerciali, finanziari oltre che per qualsiasi transazione economica attraverso le banche.
Si può ben dire che tutta la storia valutaria italiana ed europea muova i primi passi dall'accordo sottoscritto da Baviera e Austria Asburgica nel secolo XVI quando partendo proprio da questa zona dell'Europa si fece strada il tallero d'argento poi adottato in vario conio e mistura di metallo prezioso da quasi tutti gli altri paesi compreso l'intero arco alpino.
Il tallero, o thaler, ha esteso la propria influenza anche psicologica sui mercati finanziari del '700 fino a trasformarsi in dollar, prima in Inghilterra poi negli Stati Uniti appena formati. E la stessa influenza la ebbe anche in Italia dove in talleri si ragionava un po' dappertutto salvo cambiamenti intervenuti con la parabola napoleonica: Venezia ad esempio mantenne a lungo la propria tradizione con la cosiddetta Lira Thron, ma anche tutti gli altri Stati, dal Pontificio al regno borbonico, dal Lombardo Veneto al regno di Sardegna batterono una propria valuta che poi andava a confrontarsi sul mercato degli scambi internazionali con le valute maggiormente pregiate e il tallero continuava ad esserlo.
Il progetto proposto dalla fiera al museo del Risorgimento per la presentazione alla prossima rassegna dedicata alla numismatica di una varietà di collezioni risalenti agli Stati preunitari è decisamente interessante. Si inserisce anche se indirettamente in quello che sarà il programma più in generale delle celebrazioni per il 150° dell'unità che il Comune di Vicenza sta preparando dopo aver formato un comitato di cui fanno parte la maggioranza delle energie disponibili in provincia e con la collaborazione della Regione. Alla riunione di apertura per la presentazione del progetto che ora si trasformerà in un calendario di avvenimenti, c'erano, oltre al consigliere delegato da Variati a coordinare l'iniziativa, Marco Appoggi, il sindaco di Bassano Stefano Cimatti, gli assessori alla cultura di Schio e Valdagno, rispettivamente Pit Formento e Maria Cristina Benetti, il consigliere provinciale Roberto Cattaneo, nonché molti rappresentanti di varie istituzioni politiche e culturali: Fondazione studi universitari di Vicenza, Musei Civici e Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza, Ufficio scolastico provinciale, Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, Accademia Olimpica, Gallerie di palazzo Leoni Montanari, Istituto ricerche di storia sociale e religiosa, Società generale di mutuo soccorso, Casa di cultura popolare, Biblioteca La Vigna, Istituto Rezzara, conservatorio Pedrollo, "Settimane Musicali", Comune di Torri di Quartesolo.
L'obiettivo di questo largo coinvolgimento a cui si aggiungeranno naturalmente altri contributi, è di coniugare eventi divulgativi di riconosciuta autorevolezza, come mostre e convegni, e manifestazioni di grande respiro popolare, come rievocazioni storiche, concerti, itinerari alla scoperta dei luoghi della memoria risorgimentale. Senza dimenticare che una parte importante del contributo viene richiesta e verrà offerta dal mondo della scuola, inteso nella sua globalità - elementari, medie e superiori - il quale sarà protagonista -insegnanti e studenti- di uno specifico programma, a cui si è cominciato a lavorare da parte di dirigenti e operatori scolastici.
nr. 34 anno XV del 25 settembre 2010