NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Una giornata sul Vajont per non dimenticare

L’assessore all’istruzione Alessandra Moretti e un folto gruppo di studenti nei luoghi dell’immane tragedia, accaduta il 9 ottobre del 1963

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Una giornata sul Vajont

200 studenti degli istituti Montagna, Quadri, Farina e Fusinieri, insieme ad un gruppo di circa 30 ragazzi della High School della Base americana Ederle di Vicenza hanno trascorso la giornata di martedì 28 settembre sul Vajont, un'iniziativa pensata per coinvolgere i giovani nella conoscenza della storia e nel recupero delle esperienze del passato.

«È stata una giornata di studio e di riflessione - spiega l'assessore all'istruzione Alessandra Moretti che ha accompagnato i ragazzi - per incoraggiare le giovani generazioni ad una riflessione consapevole su tragedie immani come quella del Vajont, determinata da gravi errori umani compiuti da chi all'epoca aveva grandi responsabilità».

A pochi giorni dall'anniversario della tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre 1963, l'assessore all'istruzione Alessandra Moretti ha invitato i ragazzi a confrontarsi con un disastro di enormi proporzioni, che ha registrato circa duemila vittime, accaduto a due passi da Vicenza, tra le province di Udine e Belluno, e su cui ancora oggi esiste un dibattito aperto sulle cause scatenanti. La tragedia del Vajont è stata riportata alle cronache grazie alla sensibilità e all'interesse di registi e attori che hanno riproposto al pubblico il racconto della vicenda (si ricordano il film "Vajont" di Renzo Martinelli e l'opera teatrale "Il racconto del Vajont" scritta da Marco Paolini e dal regista Gabriele Vacis). In mattinata, la vicesindaco Moretti è stata contattata al telefono dallo stesso Marco Paolini che si è complimentato per l'iniziativa.

L'assessore Moretti ha quindi accompagnato il gruppo nella Valle del Vajont dove, con il supporto delle "guide della Memoria" - tra le quali Giuseppe Vazza e Italo Filippin, superstiti della tragedia del '63 - gli studenti hanno percorso il coronamento della diga e i luoghi della vicenda. Tappa successiva è stata la città di Erto, anch'essa colpita dalla violenza dell'onda del torrente Vajont causata dalla frana del monte Toc. Il sindaco di Erto, Luciano Giuseppe Pezzin, incontrando la vicesindaco di Vicenza, ha sottolineato l'importanza di iniziative di questo genere per ricordare e valorizzare il patrimonio storico e culturale di un territorio, per molti anni abbandonato a se stesso.

Grande gratitudine espressa dalle guide e molto sentite le reazioni dei ragazzi, che hanno potuto constatare personalmente l'entità di una tragedia fino a quel momento studiata solo nei libri. «È stata un'esperienza molto toccante - ha commentato uno studente della High School - soprattutto per il racconto di Giuseppe che ha vissuto in prima persona questa tragedia. Questo è un fatto storico che riguarda tutti, non solo l'Italia: riguarda l'ambiente, la cultura e la società».

«Conoscevo la storia del Vajont - è intervenuto uno studente dell'istituto Montagna - ma essere qui ti permette di capire appieno cosa è successo veramente e sono felice di aver avuto l'opportunità di visitare questi luoghi di persona».

nr. 35 anno XV del 2 ottobre 2010

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