NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ordinanza Campo Marzo “è il giorno della fermezza”

Divieto di vendita di alcolici, chiusure anticipate dei negozi, strade off-limits dopo le 22. “Cominciamo dal Centro, ma non è detto che non si possa esportare la stessa filosofia in altre zone”

di Tiziano Bullato
bullatot@tvavicenza.it

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Ordinanza Campo Marzo “è il giorno della fermezza”

«Oggi è il giorno della fermezza. Arriverà anche il giorno del dialogo e della proposta, ma con chi fino ad oggi non si è comportato come si deve, a nome dei cittadini e della città, cala una mazzata. Un provvedimento fermo e giusto che oggi è localizzato a Campo Marzo, ma che domani potrebbe essere esteso ad altre zone che stiamo tenendo sotto controllo».

Fino a qui il Variati-pensiero nel giorno dell'emanazione ufficiale dell'ordinanza studiata per giorni dagli uffici comunali, presentata ieri in comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Del resto si parte da un quadro a tinte fosche che non è fatto solo dall'aggressione a base di acido nei confronti di alcuni stranieri e dall'accoltellamento fra tunisini. A partire dal 2009 sono state 130 le informative di reato presentate all'autorità giudiziaria e riguardanti episodi di micro criminalità in Campo Marzo. Il degrado della zona quindi è evidente, così come evidente è il rischio che il parco, destinato ad essere goduto da tutti i cittadini, rischi di diventare zona in mano agli spacciatori e ovviamente a tutti quei compratori che, alla fine, altri non sono se non i nostri ragazzi, quelli che scendono dalle corriere o dai treni e si dirigono a scuola.

Ecco allora che l'intervento del sindaco, che trae le sue giustificazioni giuridiche dalla legge 125, si tramuta in una articolata ordinanza. In primo luogo viene vietata la vendita e la somministrazione di alcolici a partire dalle ore 20. E a dire il vero qualcosa di simile si è visto spesso per i bar della zona dello stadio in occasione di partite a rischio. In più le attività commerciali dovranno chiudere entro le 21, i pubblici esercizi entro le 22. Sempre entro le 21 dovranno essere abbassate le serrande di sale da gioco, phone center, money tranfer e - particolarità - anche i "centri massaggi". Centri, va sottolineato, che sono scritti fra virgolette nel testo stesso dell'ordinanza, come se anche l'amministrazione si fosse ben resa conto che, sotto quella asettica denominazione, spesso si nasconde ben altro commercio. Sia come sia, però, sindaco e assessore assicurano che di quei "centri massaggi" in zona ancora non c'è traccia, ma che sono stati citati a scopo preventivo. Prendiamo atto.

Dal momento poi che, a partire dalle 22, nella cosiddetta "zona rossa", per il colore con il quale è stata indicata nella cartina mostrata in conferenza stampa, non ci sarà più alcuna attività per il pubblico, ecco arrivare la seconda novità dell'ordinanza: si tratta del divieto di transito ai veicoli lungo via Torino, via Genova e via Firenze dalle 22 alle sei del mattino. Un freno, è stato detto, per il commercio del sesso a pagamento e un aiuto ai controlli delle forze dell'ordine.

Un capitolo non trascurabile è quello delle sanzioni. Chi trasgredisce a questa ordinanza non rischia solo una sanzione amministrativa, ma anche una denuncia penale per il reato previsto e punito dall'articolo 650 del codice penale: mancata osservanza degli ordini dell'autorità. Ma se questo non bastasse ancora ecco una panoramica delle multe. I negozi che dovessero essere aperti oltre l'orario consentito passano da una sanzione di 50 euro a 500 euro, la giunta inoltre proprio oggi ha licenziato un provvedimento con il quale fa passare da 150 a 350 euro la multa per chi consuma alcool in strada a Vicenza, da 50 a 350 euro anche la pena per chi usa in modo improprio le panchine, stendendosi o sedendosi sullo schienale.

Il provvedimento entra in vigore lunedì prossimo e sarà valido fino al 31 dicembre prossimo, salvo proroghe.

Ora è evidente che la sfida sarà quella di fare in modo che tutte le prescrizioni vengano osservate, ma certo il provvedimento offre possibilità di intervento alla polizia locale e a tutte le altre forze dell'ordine. È evidente che saranno utilizzati tutti gli strumenti possibili: certo le pattuglie in circuito, ma anche le telecamere e la videosorveglianza anche per il rispetto dei divieti di transito. «Non dimenticate - spiega Variati - che il periodo è drammatico dal punto di vista economico. Stiamo assistendo a tagli della spesa pubblica drammatici». E non a caso, scherzando con i cronisti, Variati aveva detto che quando sarà il momento di discutere di bilancio farà scrivere "sala del pianto" sulla targhetta della sala giunta. «In questo contesto - ragiona il primo cittadino - la Regione ci deve aiutare. Tempo fa hanno preteso che sull'uniforme della polizia locale il simbolo della Regione Veneto sostituisse lo stemma del comune. Beh, adesso devono anche prendersi la responsabilità di aiutarci, finanziando progetti per la sicurezza e turni serali e notturni».

«Con il ritorno della buona stagione - ha detto il sindaco - ci sarà modo di tornare a pensare a progetti di rivitalizzazione del parco, al dialogo e ad un utilizzo gioioso e pieno di una area verde che altre città ci invidiano. Ma oggi è solo il giorno della fermezza».

nr. 37 anno XV del 16 ottobre 2010

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