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Due milioni e mezzo di euro per le emergenze causate dall'alluvione. Li ha messi a disposizione stamattina la Giunta Provinciale, riunita in seduta straordinaria.
Saranno destinati, sin da subito, alla sistemazione di strade e dissesti idrogeologici, con priorità a due tipologie di interventi: messa in sicurezza di situazioni che costituiscono pericolo per l'incolumità degli abitati e delle persone e sistemazione delle vie di comunicazione attualmente ostruite che isolano quartieri e che rappresentano l'unica via di collegamento per il traffico veicolare.
«La lista delle priorità non è ancora pronta -precisa il Presidente della Provincia Attilio Schneck- in questi giorni la situazione è in continua evoluzione per cui dal punto di vista tecnico è necessario aspettare per intervenire in maniera più mirata. Per ora provvediamo a tamponare le emergenze e teniamo monitorato il territorio con costanti sopralluoghi».
Una lista che non sarà facile stilare, visto che sono tante le aree colpite del vicentino, con fronti franosi talvolta anche molto ampi e con famiglie e contrade isolate. Una prima valutazione, effettuata dall'Assessore alla Difesa del Suolo Giovanni Forte con i tecnici provinciali, ha portato ad una stima dei danni per oltre 20milioni di euro. «Soldi -afferma Forte- che sarà necessario trovare e che sarà doveroso implementare se vogliamo dare una risposta seria al nostro territorio e renderlo un po' meno fragile, altrimenti ci ritroviamo sempre a rincorrere le emergenze e a spendere cifre che aumentano in maniera esponenziale. Dimentichiamo sempre che investire oggi nella prevenzione significa risparmiare domani sugli interventi di sistemazione».
Ciò che è certo è che si cercherà, con questi 2,5milioni di euro, di dare risposta al maggior numero di Comuni possibile.
«Questo fondo straordinario -commenta Schneck- ci permetterà di portare a soluzione almeno 5 o 6 dissesti. Ma soprattutto sarà importante per iniziare subito ad effettuare verifiche e analisi utili non solo per una futura progettazione, ma anche per valutare la staticità di specifiche aree del territorio e il loro stato di "salute", in modo da intervenire in maniera celere e mirata una volta che arriveranno dagli enti superiori le risorse che in questi giorni ci vengono promesse».
nr. 40 anno XV del 6 novembre 2010