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Non solo ufficio provinciale per il lavoro, d'ora in poi i comuni vicentini potranno essere un punto di riferimento per chi è disoccupato. Stamane un incontro fra la Provincia di Vicenza e i primi venticinque comuni che aderiscono al Patto, fra questi anche Bassano, Schio, Valdagno ed Arzignano. In sostanza la Provincia con fondi suoi e della Cariverona e con un finanziamento comunale stanziano un fondo ora di 5 milioni di euro che verrà suddiviso tra le diverse municipalità.
Somme che serviranno come voucher, fondi per tirocini, lavori di pubblica utilità e sostegni al reddito di vario tipo per venire incontro a chi si trova in stato di disagio perché ha perso il lavoro. Non fondi a pioggia a chi vuole approfittarne, ma risorse stanziate con il fine di indirizzare al lavoro.
La novità più importante però riguarda la seconda parte di questo progetto che porterà la Provincia a formare dei dipendenti comunali per creare un'interfaccia fra cittadini e ufficio provinciale per il lavoro. Questo perché i Comuni e i sindaci sono più vicini ai cittadini, e già ora in via informale si trovano ad essere spesso dei riferimenti per chi perde o cerca lavoro, in sostanza in ogni comune ci sarà a breve una sorta di ufficio provincia per il lavoro.
«Arriveranno per ai comuni 2,2 euro per abitante - ci dice Morena Martini, assessore provinciale al lavoro - che potranno essere ridistribuiti nel loro territorio alle persone in grave difficoltà, il comune diventerà un ufficio del lavoro vero e proprio e potrà dare delle risposte concrete ai bisogni della gente che in questo momento si trova in grave difficoltà lavorativa».
22 dicembre 2010