NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Ederle due premiata: a Vicenza si accende il dibattito politico

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Ederle due premiata: a Vicenza si accende il dibat

Il progetto di ampliamento della base americana Dal Molin inaugura la nuova stagione dell’architettura verde come principio guida da applicare ad altre basi Usa del mondo basta a giustificare un intervento di questo tipo in una realtà come Vicenza?

Franzina: «Gli aspetti positivi del nuovo insediamento USA sono molti, ed ho voluto anche elencarli, perché quelli che anni fa sfilavano contro gli USA, oggi hanno l’ardire di rivendicare i meriti. Una ipocrisia, questa, che bisogna avere il coraggio di denunciare. I disastri e le tragedie annunciate, NON si sono verificate, al contrario molte cose positive sono accadute ed accadranno».

Ederle due premiata: a Vicenza si accende il dibat (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Lo sviluppo incredibile che sta avendo la “Green economy”, su cui l’amministrazione Obama intende investire 80 miliardi di dollari nei prossimi anni è stata una opportunità reale per le imprese vicentine e venete?

Franzina: «Si, lo è. Costruire una economia sostenibile, e non per questo povera, è la sfida di questo secolo. Anche perché al benessere si stanno affacciando grandi paesi come la Cina, l’India, il Brasile, la Russia (solo per citare i maggiori), e tale benessere dovà essere compatibile con l’ambiente».

Il progetto della Ederle 2 ha vinto il primo premio di una nota Agenzia di certificazione mondiale per il suo alto standard di architettura sostenibile. Lei che ne pensa?

Daniele Guarda, capogruppo UdC in consiglio comunale [foto in basso a des.]: «Certo, credo sia un fatto positivo per la città. Ma tale Certificazione poco significato avrà se non sarà accompagnata da un utilizzo sobrio e discreto delle risorse idriche ed energetiche da parte di chi vivrà nella caserma. Un’occasione quindi non solo per Vicenza nel campo della sostenibilità ambientale degli edifici di uso collettivo, ma anche per i soldati americani e le loro famiglie per vivere utilizzando in modo più parsimonioso le risorse, in un ambiente, quello vicentino ed italiano, dove queste sono più limitate e costose in termini economici ed ambientali».

Il progetto di ampliamento della base americana Dal Molin inaugura la nuova stagione dell’architettura verde come principio guida da applicare ad altre basi Usa del mondo. basta questo a giustificare un intervento di questo tipo in una realtà come Vicenza?

Ederle due premiata: a Vicenza si accende il dibat (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Guarda: «La presenza della caserma Ederle a Vicenza è frutto di accordi internazionali tra Italia e Stati Uniti: non è giustificata certo dal fatto di realizzarla con i criteri della architettura verde. Credo che numerose siano le ditte e gli operatori vicentini che lavorano all’interno dell’attuale cantiere della caserma e posso pensare che, a fronte della crisi economica nel vicentino di questi ultimi 2-3 anni, molte ditte hanno mantenuto l’occupazione grazie ad appalti correlati alla realizzazione della caserma. L’economia vicentina, a maggior ragione dopo la crisi del settore orafo, deve vedere la realizzazione oggi e la presenza nel futuro della caserma, come occasione per contrastare la perdita di competitività dell’Italia nei confronti degli altri paesi europei e internazionali, dove il costo dello Stato e della burocrazia sono inferiori».

Lo sviluppo incredibile che sta avendo la “Green economy”, su cui l’amministrazione Obama intende investire 80 miliardi di dollari nei prossimi anni, sarà un’opportunità reale per le imprese vicentine e venete?

Guarda: «Se la “green economy” troverà un adeguato appoggio legislativo da parte dello stato Italiano credo proprio di si. Altrimenti, nonostante l’alta specializzazione del nostro tessuto economico e la propensione imprenditoriale dei vicentini e dei veneti, tali investimenti andranno in altri paesi emergenti e l’Italia perderà così una altra occasione. E non ce ne saranno molte altre di così consistenti in futuro…».

 

nr. 20 anno XVI del 28 maggio 2011

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