NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Viva Verdi, viva la musica

Il concerto lirico è stato una festa per la città, oramai un appuntamento irrinunciabile dell’estate vicentina

di Mario Bagnara
mario.bagnara@fastwebnet.it

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Viva Verdi, viva la musica

Una serata del tutto tranquilla dal punto di vista meteorologico, dopo le pomeridiane minacce di pioggia, e climaticamente un po’ mitigata rispetto all’afosa calura dell’intera giornata e dei giorni precedenti hanno contribuito non poco a rendere piacevolissimo lo spettacolo lirico offerto alle migliaia di persone che hanno affollato la Piazza dei Signori lo scorso 13 luglio. Viva Verdi nel “salotto” della città berica è ormai divenuto un appuntamento irrinunciabile, apprezzato a tal punto che qualche organizzatore nel vicentino ha pensato di riprenderne il nome con una poco simpatica storpiatura (Verdi Viva). In tempi di “astinenza culturale”, lirica in particolare, dovuta alle ben note difficoltà finanziarie, acuitesi proprio in questi giorni e ormai percepite anche dalla massa, appare encomiabile e di ottimo auspicio lo sforzo compiuto da TVA Vicenza e Comune di Vicenza insieme con il Gruppo Beltrame, l’Associazione degli Industriali della Provincia di Vicenza, la Cassa di Risparmio del Veneto, AIM Gruppo, VicenzaOro-Fiera di Vicenza e MIDAC Batteries.

Festa grande della lirica vicentina
Ed è stata davvero ancora una festa grande della lirica vicentina a coronare la quale all’armonico tripudio delle voci e degli strumenti, amplificati in maniera ben equilibrata, si sono aggiunte anche le eccezionali scenografie architettoniche della Piazza, esaltate da un intelligente impianto Viva Verdi, viva la musica (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)luci, studiato anche in funzione delle riprese televisive. Entusiasmante lo spettacolo dal vivo, accolto dagli spettatori con applausi calorosi e frequenti fino alla standing ovation finale, ma sono sicuro che TVA affascinerà ancor di più la folla di spettatori (circa 150.000 nelle due passate edizioni) che lo potranno vedere (o rivedere) nelle successive repliche televisive o sui canali SKY e TIVUSAT (iniziate già venerdì 15 luglio, per continuare poi nei giorni successivi e nel mese di agosto, fino all’8 e 26 dicembre), anche perché le scelte registiche di opportuni primi piani e la logistica disposizione microfonica non solo elimineranno gli inconvenienti soprattutto acustici di una esecuzione all’aperto, ma saranno anche una specie di guida all’ascolto di brani affascinanti e alla contemplazione delle singolari architetture che racchiudono la piazza. Un’edizione in DVD potrebbe divenire un efficiente strumento di promozione turistica della città di Vicenza.
Sul podio più radioso e comunicativo che nelle passate edizioni (ben 4, dalla prima del 2005 ininterrottamente fino al 2008, alla guida dell’OTO), il Maestro Giuliano Fracasso con il suo “Coro e Orchestra di Vicenza”, una formazione di oltre cento artisti che ha risposto alla sua appassionata direzione con encomiabile precisione e sensibilità per due ore ininterrotte di concerto.

Bentornata lirica vicentina!
Quanto al programma eseguito, l’apertura, all’insegna della gioia, con la Tritsch Tratsch Polka di Johann Strauss, con la non trascurabile variante, inconsueta, del coinvolgimento del coro nell’esecuzione del testo in lingua tedesca, è stata Viva Verdi, viva la musica (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)proposta quasi in linea di continuità con il Concerto di San Silvestro (31 dicembre 2010), eseguito al Teatro Comunale dall’Orchestra del Teatro Olimpico e trasmesso in diretta, sempre da TVA/Vicenza, con varie repliche dei giorni successivi.
Anche in questa settima edizione di Viva Verdi, che però, in ricordo di un memorabile passato, potrebbe essere anche sottotitolato BENTORNATA LIRICA VICENTINA, in primo piano ovviamente Giuseppe Verdi con famose arie del Don Carlo (“Spuntato ecco il dì” per coro esultante, accompagnato nella parte finale, anche dalle trombe, a sorpresa, dislocate nelle logge della Basilica), Rigoletto (“La donna è mobile” per tenore ), Macbeth (“Tre volte miagola la gatta in fregola” per coro femminile ), Il Trovatore (Vedi! Le fosche notturne spoglie per coro e “Di quella pira” per tenore), appassionatamente interpretate dai due brillanti tenori, il toscano Giorgio Casciarri, già molto apprezzato in tre precedenti edizioni per la sua voce appassionata, possente e scintillante negli acuti, e il giovane napoletano Fabrizio Paesano, new entry acclamata per la sua limpida e delicata interpretazione.

Le sorprese di Fracasso: il valzer del film Il Gattopardo di Verdi-Rota
Ma proprio Verdi, nel cenViva Verdi, viva la musica (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)tenario della nascita di Nino Rota, ha offerto a Fracasso [a sin.] la possibilità di offrire la principale delle sorprese preannunciate. L’ultimo brano di Verdi infatti è stato l’affascinante valzer in versione orchestrale che Nino Rota elaborò come colonna sonora del celebre film Il Gattopardo del 1963, su precisa richiesta del regista Luchino Visconti. Era una composizione per pianoforte inedita, composta da Verdi come omaggio personale alla contessa Clara Maffei, affezionata amica sua e della moglie Strepponi, nonché di tutti gli intellettuali che frequentavano il suo celebre salotto milanese: una sorpresa che farà piacere riascoltare anche nel prossimo Concerto di S. Silvestro al Teatro Comunale nell’esecuzione dell’Orchestra del Teatro Olimpico. Il ricordo di Rota è stato completato poi con l’altrettanto celebre colonna sonora del film La strada, con una tromba solista che ha fatto echeggiare le sue note brillanti da un balcone della Loggia del Capitaniato.

Interessante repertorio russo
Alla potente e intensa voce, ricca di interessanti sfumature chiaroscurali, della mezzosoprano Victoria Lyamina [a des.], una presenza al Viva Verdi senza soluzione di continuità, a partire dal 2006, è stato affidato il felice compito di far scoprire particolarmente la musica russa nell’anno dedicato alla lingua e alla cultura russe, con brani di Mikhail Ivanovic Glinka (Ouverture dell’opera Ruslan e Ludmila e Viva Verdi, viva la musica (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)il Valzer di Ratmir) e Nicolaj Rimskij Korsakov (La terza canzone di Lel da La Fanciulla di Neve, l’opera prediletta dall’autore).

Le canzoni popolari
Nella singolare varietà del programma il pubblico, oltre che ad altre arie e sinfonie d’opera (“Una furtiva lagrima” da L’Elisir d’amore di Donizetti e da Il Barbiere di Siviglia la Sinfonia e “Se il mio nome saper voi bramate”, cantata dal tenore Paesano, accompagnato dalla sola chitarra di Stefano Dal Cortivo e dialogante con lo stesso chitarrista e Victoria Lyamina, magnificamente troneggiante sul terrazzo di Palazzo Del Monte), ha riservato entusiastica accoglienza anche alle canzoni più popolari napoletane e non, come Core ‘ngrato, Torna a Surriento, Dicitencello vuje e Granada, affidate all’interpretazione dei due tenori, sempre efficacemente accompagnati dal coro in arrangiamenti composti dallo stesso direttore Fracasso, non escludendo però il richiamo alla musica russa, espresso dallo struggente e intenso canto gitano Otchi Tchornya, riservato ovviamente all’interpretazione di Victoria Lyamina e del coro.

Successo pieno quindi, organizzazione perfettamente efficiente, molto gratificati i promotori dell’evento, il Sindaco Variati e Claudio Cegalin, direttore commerciale di Videomedia S.p.A., insieme con i rappresentanti degli sponsor. Pubblico entusiasta e, dopo “l’Arrivederci” finale della conduttrice Sara Pinna, sempre impeccabile nella sua dotta presentazione e nell’eleganza del suo portamento (molto ammirati anche i suoi numerosi abiti), sicuro di potersi meritare nel 2012 l’VIII edizione.

 

nr. 27 anno XVI del 16 luglio 2011

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