NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Casse di espansione, si parte dal bacino Agno-Guà

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Casse di espansione, si parte dal bacino Agno-Guà

Giorgio Gentilin (sindaco Arzignano): «200 camion al giorno, serve la doppia rotatoria»

giorgio_gentilin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ad Arzignano l'apertura del cantiere della cassa di espansione Agno-Guà sarà preceduta dalla realizzazione di una doppia rotatoria all'ingresso della città, sulla strada provinciale proveniente da Trissino e Montecchio Maggiore. Un intervento considerato indispensabile per la viabilità locale, già ora in crisi nelle ore di punta. Secondo alcuni studi approfonditi, portati avanti dall'assessore ai lavori pubblici Angelo Frigo e dal dirigente Paolo Fattori, la realizzazione del bacino di laminazione porterà al passaggio giornaliero di 180-200 camion legati al cantiere.

Quella della doppia rotatoria, che consentirà di togliere i semafori è un'opera obbligata e propedeutica proprio per il mega-cantiere del bacino di espansione, il cui ingresso sarà collocato nel territorio di Tezze. «Per questo abbiamo accelerato l'iter - precisa Giorgio Gentilin, sindaco di Arzignano - proprio per la necessità di aver ultimato la nuova viabilità prima che sia avviato il mega-cantiere. Il progetto e direzione lavori sono già pronti, aspettiamo solo l'ultima via libera per il bacino di laminazione, senza il quale non ci sarebbero stati i soldi per la doppia rotatoria. Il nostro obiettivo è iniziare i lavori a gennaio, per concluderli nell'arco di tre-quattro mesi, in tempo dunque per l'opera principale. Si tratta di un progetto snello, senza tante complicazioni, anche se le rotatorie saranno dotate della piste ciclabili».

La doppia rotatoria, posta a circa un paio di chilometri dall'ingresso del cantiere del bacino, avrà un costo di 1 milione e 200 mila euro: di questi 200 mila spetteranno al comune di Arzignano, 780 mila euro saranno a carico del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, mentre i rimanenti 220 mila saranno stanziati dalla Provincia di Vicenza, ente che ha la competenza dell'arteria dove verranno costruite le rotazioni. «Nel prossimo consiglio comunale - aggiunge Gentilin - abbiamo messo all'ordine del giorno gli espropri, per i quali tuttavia abbiamo già trovato l'accordo con i residenti: si tratta di più famiglie, per complessivi tre nuclei familiari con i quali siamo arrivati alla firma senza intoppi».

Il tutto, come detto, finalizzato alla costruzione della cassa di espansione. «Mettere in sicurezza questo territorio è una nostra priorità - osserva Gentilin - anche dopo il grande rischio corso un anno fa. Nella frazione di Tezze, dove si congiungono le acque dei due torrenti, a novembre 2010, si è andati vicini alla rottura dell'argine, come successo a Cresole di Caldogno: sarebbe stato un disastro perché Tezze ha 1.800 abitanti e probabilmente l'acqua sarebbe poi arrivata sino al capoluogo. Ora in quel punto sono state realizzate delle opere di consolidamento degli argini da parte del Genio Civile, ma non c'è dubbio che solo il bacino di laminazione ci metterà al sicuro, per sempre, di un rischio esondazione».

«L'opera - conclude Gentilin - va vista in un'ottica generale, anche per i veronesi e padovani, ma anche per il bacino di Montebello. Quando l'Agnò-Guà sarà completato non ci sarà più il rischio di riempimento sino all'orlo come avvenuto nei giorni scorsi».

Tav_3 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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