NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Cerchi supereroi, broccoli e Beautiful? Vai a Creazzo, giovanotto

di Stefano Ferrio

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Cerchi supereroi, broccoli e Beautiful? Vai a Crea

“Go west young man” si usava dire in America nell’800 dei cow boy e della Frontiera, adottando il titolo di un celebre editoriale del giornalista Horace Greeley, pubblicato dalla New York Tribune per incoraggiare le migrazioni nell’ovest ancora selvaggio degli Stati Uniti.

Centocinquanta anni dopo, “Vai a Creazzo, giovanotto” fa la sua bella figura in uno strapaese globale dove, in un battito d’ali della Storia, tutto è diventato più vicino a tutto, per cui l’Esse di Monte Berico si fonde con i tornanti di Lombard Street a San Francisco, dall’ultimo piano del grattacielo Everest di viale Torino si scorgono gli 800 metri di altezza del Burj Khalifa di Dubai, e la love story clandestina fra due sposatissimi vip della Rivella creazzese pare avere ispirato le più torride puntate di Beautiful.

Cerchi supereroi, broccoli e Beautiful? Vai a Crea (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)D’altra parte, “Go Creazzo young man” è esattamente la frase che in questi giorni Mattia Furlan da Creazzo, 17 anni di grazia irruente, potrebbe rivolgere a qualsiasi giovanissimo fan intento ad ammirare le sue evoluzioni con la bmx, la bicicletta da cross, lungo le battistiane “discese ardite con risalite” del circuito di Chula Vista, sud della California dove devono ancora spegnersi i fili di fumo lasciati dalla Colt di Billy The Kid. “Go Creazzo, Italy” significa per Mattia, che a Chula Vista è impegnato fino al 31 marzo nella prima prova di Coppa del Mondo, indicare quel punto del planisfero, poco più in qua di Venezia, dove non a caso è iniziata la sua straordinaria avventura di cavaliere a pedali delle dune argillose.

Non a caso, perché sulla mappa di un mondo globalizzatosi nel tempo di un sospiro angelico (o di un alito demoniaco, la questione è controversa), Creazzo è fra i paesini del Nordest italiano che più hanno dato segni di un’incontenibile vitalità, strettamente legata alla natura del suo territorio. Ovvero alla creta, da cui deriva l’antico nome latino del paese. Alle tonde e argillose colline che lo incoronano, buone per svariati usi, due dei quali già passati alla Storia. Uno è la coltivazione del “broccolo fiolaro”, che cresce solo dalle parti della Rivella, per millenni cibo dei servi della gleba, e nell’ultimo decennio repentinamente assunto nel Parnaso dell’alta gastronomia grazie a una dolce fragranza da carme petrarchesco.

L’altra sublimazione di questa terra formatasi nel preistorico Cretaceum si dà nella sua versione di arena per moderni cavalieri delle due ruote, motorizzate e non. Meta da sempre di agonisti e amatori del motocross, in tempi più recenti Creazzo ha iniziato ad attrarre le più importanti carovane internazionali delle bmx , biciclette in sella alle quali ci si arrampica, si sgomita, si precipita, e occasionalmente si decolla, sospinti da quel mix di atletismo e tecnologia che fa di campioni come Mattia Furlan i più avvincenti incroci fra un gregario scalatore d’altri tempi, stile Miro Panizza, e un supereroe cresciuto a panbiscotto e kryptonite.

Tanto che, giusto il tempo di mettere nel bagaglio tuta e tubolari appesi a un ultrasonico filo della biancheria, e Furlan rientrerà nella sua Creazzo per partecipare, da padrone di casa, al campionato europeo di bmx, in programma nel circuito del suo paese dal 6 all’8 aprile prossimi. Ovvero oltre 1200 iscritti, donne e juniores compresi, in rappresentanza di ventisei Paesi e quattro continenti, pronti a sfidarsi davanti alle telecamere della Rai, in tre giorni di polvere e sprint da cui accedere, per quanto riguarda i migliori della specialità, alle imminenti Olimpiadi di Londra.

Formidabili avversari si profilano per Mattia e gli altri azzurri. Cavalieri volanti che in questa disciplina hanno fatto la fortuna di scuole come quella francese e quella ceca. Tutti campioni che, una volta rincasati, nella loro lingua diranno ad amici e giovani fan “Vai a Creazzo, giovanotto”.

Chissà se avranno modo di rendersene compiutamente conto i due “vippissmi” amanti del posto che, potete giurarci, approfitteranno dei clamori dell’europeo per scambiarsi baci galeotti in una qualche frondosa radura della Rivella. “Location” intima ed esclusiva per i Ridge e le Brooke delle nostrane, millenarie e infinite “Beautiful”.

 

nr. 12 anno XVII del 31 marzo 2012

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