NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Terremoto, i "rischi" di tutti i comuni vicentini

Quattro centri (Crespadoro, Mussolente, Pove del Grappa e Romano d'Ezzelino) sono considerati a livello 2 (pericolosità media), gli altri a livello 3 (bassa) e 4 (bassissima). I commenti dei sindaci coinvolti

facebookStampa la pagina invia la pagina

Terremoto, i "rischi" di tutti i comuni vicentini

 AGUGLIARO  4
 ALBETTONE  4
 ALONTE  3
 ALTAVILLA VICENTINA   3
 ALTISSIMO  3
 ARCUGNANO  3
 ARSIERO  3
 ARZIGNANO  3
 ASIAGO  3
 ASIGLIANO VENETO   4
 BARBARANO VICENTINO   3
 BASSANO DELGRAPPA   3
 BOLZANO VICENTINO   3
 BREGANZE   3
 BRENDOLA   3
 BRESSANVIDO  3
 BROGLIANO  3
 CALDOGNO  3
 CALTRANO  3
 CALVENE  3
 CAMISANO VICENTINO   3
 CAMPIGLIA DEI BERICI   4
 CAMPOLONGO SUL BRENTA   3
 CARRÈ  3
 CARTIGLIANO  3
 CASSOLA  3
 CASTEGNERO  3
 CASTELGOMBERTO  3
 CHIAMPO  3
 CHIUPPANO  3
 CISMON DEL GRAPPA   3
 COGOLLO DEL CENGIO   3
 CONCO  3
 CORNEDO VICENTINO   3
 COSTABISSARA  3
 CREAZZO  3
  CRESPADORO   2
 DUEVILLE  3
 ENEGO  3
 FARA VICENTINO   3
 FOZA  3
 GALLIO  3
 GAMBELLARA  3
 GAMBUGLIANO  3
 GRANCONA  3
 GRISIGNANO DI ZOCCO   3
 GRUMOLO DELLE ABBADESSE   3
 ISOLA VICENTINA     3
 LAGHI  3
 LASTEBASSE  3
 LONGARE  3
 LONIGO  3
 LUGO DI VICENZA   3
 LUSIANA  3
 MALO  3
 MARANO VICENTINO   3
 MAROSTICA  3
 MASON VICENTINO   3
 MOLVENA  3
 MONTEBELLO VICENTINO   3
 MONTECCHIO MAGGIORE   3
 MONTECCHIO PRECALCINO   3
 MONTE DI MALO   3
 MONTEGALDA  3
 MONTEGALDELLA  3
 MONTEVIALE   3
 MONTICELLO CONTE OTTO   3
 MONTORSO VICENTINO   3
 MOSSANO  3
 MUSSOLENTE  2
 NANTO  3
 NOGAROLE VICENTINO   3
 NOVE  3
 NOVENTA VICENTINA   4
 ORGIANO  3
 PEDEMONTE  3
 PIANEZZE  3
 PIOVENE ROCCHETTE   3
 POIANA MAGGIORE   4
 POSINA  3
 POVE DEL GRAPPA  2
 POZZOLEONE   3
 QUINTO VICENTINO  3
 RECOARO TERME  3
 ROANA  3
 ROMANO D'EZZELINO  2
 ROSÀ  3
 ROSSANO VENETO 3
 ROTZO  3
 SALCEDO  3
 SANDRIGO  3
 SAN GERMANO DEI BERICI  3
 SAN NAZARIO  3
 SAN PIETRO MUSSOLINO  3
 SANTORSO  3
 SAN VITO DI LEGUZZANO  3
 SARCEDO  3
 SAREGO  3
 SCHIAVON  3
 SCHIO  3
 SOLAGNA  3
 SOSSANO  3
 SOVIZZO  3
 TEZZE SUL BRENTA  3
 THIENE  3
 TONEZZA DEL CIMONE  3
 TORREBELVICINO  3
 TORRI DI QUARTESOLO  3
 TRISSINO  3
 VALDAGNO  3
 VALDASTICO  3
 VALLI DEL PASUBIO  3
 VALSTAGNA  3
 VELO D'ASTICO  3
 VICENZA  3
 VILLAGA  3
 VILLAVERLA  3
 ZANÈ  3
 ZERMEGHEDO  3
 ZOVENCEDO  3
 ZUGLIANO  3
   
 Livello 1: pericolosità alta

Livello 2: pericolosità media

 Livello 3: pericolosità bassa 
 Livello 4: pericolosità bassissima 
 Fonte: sito Regione Veneto 

(C.R.) Tutti i rischi dei comuni vicentini, uno per uno, su possibili terremoti o eventi sismici. È quello pubblicato dal sito della Regione Veneto, ma in realtà elaborato a livello nazionale da esperti del settore e dall'Istituto nazionale che per tutti i comuni italiani ha indicato, con un delibera specifica del 2003, un livello di rischio: tali dati, aggiornati rispetto a una precedente tabella, si riferiscono a tutti i terremoti ed eventi sismici avvenuti e registrati dai sismografi nella seconda metà del secolo scorso.

Nella tabella qui sotto, per ogni comune viene indicato, il livello di pericolosità, in una scala che da 1 a 4: con 1 si intende una pericolosità alta (e nel Vicentino non

esiste nessun caso), con 2 una pericolosità media, che coinvolge Crespadoro, Mussolente, Pove del Grappa e Romano d'Ezzelino, ossia tre comuni del Bassanese e uno dell'Alto Vicentino. Tutti gli altri sono a livello 3 (pericolosità bassa) e livello 4 (pericolosità bassissima): c'è da dire che la stragrande maggioranza dei comuni della nostra provincia sono a livello 3 (111 per la precisione) visto che a livello 4 ci sono solamente sei comuni, tutti collocati nel Basso Vicentino, che è dunque l'area in assoluto a minor rischio sismico: si tratta per inciso di Agugliaro, Albettone, Asiagliano Veneto, Campiglia dei Berici, Noventa Vicentina e Poiana Maggiore. Ma va anche detto che questo comprensorio è risultato, almeno nel Vicentino, il più vicino rispetto all'epicentro del terremoto registrato all'alba di domenica 20 maggio. Gli esperti tengono a sottolineare che la tabella specifica deve essere considerata una "pericolosità convenzionale" in quanto le possibilità devono essere considerate "probabilistiche" e nulla più.

 

Rossella Olivo, sindaco di Romano:

«Problema noto, già intervenuti sulle strutture scolastiche»

Terremoto, i Rossella Olivo, sindaco rieletta a Romano d'Ezzelino, durante le ultime elezioni amministrative, è ben conscia del problema che riguarda il suo comune. «Sappiamo bene di far parte della cosiddetta fascia di livello medio - spiega la Olivo - e proprio per questo al mio insediamento nel 2004, cioè l'anno successivo della delibera, abbiamo posto in essere una serie di prescrizioni per le nuove edificazioni. In particolare le costruzioni nuove devono rispettare per l'appunto una serie di norme antisismiche, legate soprattutto ai materiali da utilizzare ma anche la costruzione stessa».

Fin troppo facile sottolineare che il pregresso, ossia quanto costruito in passato, non si può buttare giù per rifare tutto. «Indubbiamente è proprio così - precisa il primo cittadino di Romano - e proprio per questo abbiamo preso in mano le scuole, in particolare l'edificio che ospita le scuole elementari. A suo tempo venne preso in esame anche il plesso delle scuole medie, che però destava meno preoccupazione in quanto la struttura si trova all'altezza della strada. Complessivamente le migliorie sotto il profilo antisismico hanno portato a migliorie costate 600 mila euro, una cifra che abbiamo speso molto volentieri in quanto garantisce la sicurezza dei nostri bambini».

Secondo Rossella Olivo il problema principale è legato alla mancanza di fondi. «L'Italia è un paese sismico - precisa - è questo è un dato che sicuramente nessuno può obiettare. Il problema principale è legato alla difficoltà di intervenire da parte della pubblica amministrazione: nello specifico ci vorrebbero maggiori contributi per la messa in sicurezza del territorio da sistemare. In materia di norme antisismiche siamo tutti d'accordo sugli obblighi riguardanti le nuove costruzioni, ma per quanto riguarda tutte le opere pubbliche presenti sarebbe importante poter contare su fondi per realizzare anche questi tipi di interventi. O da Roma mollano sul patto di stabilità o sarà molto difficile programmare queste opere».

 

Giampietro Dalla Costa, sindaco di Crespadoro:

«Arrivati 1,2 milioni statali per la messa in sicurezza»

Terremoto, i Un altro dei quattro comuni vicentini di fascia 2 (come detto quella definita "pericolosità media") è Crespadoro, che è anche l'unico che non fa parte del comprensorio bassanese. «In effetti - precisa Giampietro Dalla Costa, sindaco del paese dal maggio 2011 - siamo un comune a rischio sismico. Per la verità lo siamo da sempre visto che anche nel coefficiente precedente a quello del 2003, avevamo sempre il livello 2. Le storie paesane, ma che devono sicuramente avere un certo fondamento, raccontano che nel secolo scorso, in occasione di una serie di eventi sismici (tra cui il terremoto del Friuli nel 1976, ndr.) si sono registrati una serie piccoli crolli e quant'altro che hanno per l'appunto spinto ad inserire il nostro comune tra quelli a rischio».

Proprio questo livello di "pericolosità media" ha comportato una serie di problemi per le nuove costruzioni, che devono seguire precisi standard e regole. «Tutto ciò - ammette il sindaco Dalla Costa - ha rappresentato negli anni, e lo è tuttora, un problema visto che per costruire sono necessari costi più alti, a cui si aggiunge anche il fatto che il nostro territorio è nella quasi totalità impervio. Tanto per dare un'idea numerica per una nuova costruzione si spende 100 a Crespadoro mentre nella vicina Altissimo costa 80. Ecco quindi che più di qualcuno, dopo aver fatto quattro conti, ha deciso di spostarsi al di là del nostro confine. A mio parere quando è accertato che un comune si trova in un'area sismica anche quelli confinanti dovrebbero essere a loro volta inseriti in questa graduatoria di rischio».  

Ma c'è anche il rovescio della medaglia, che rappresenta un aspetto positivo. «Proprio alla luce del rischio sismico - conclude il primo cittadino di Crespadoro - in passato il nostro comune ha ricevuto due importanti finanziamenti statali, di 700 mila euro per le scuole elementari e di 500 mila euro per il Municipio. La prima è già stata messa norma, mentre nella "casa del Comune" si sta concludendo l'intervento. In parole semplici, attorno alla vecchia struttura, costruita in sasso, è stato impiantata una gabbia rigida forando i muri esistenti».

 

Marcello Spigolon, assessore provinciale

e sindaco di Noventa:

«Paura per la nostra villa del 1500»

Terremoto, i Sul tema abbiamo interpellato anche Marcello Spigolon nella doppia veste di sindaco di Noventa Vicentina e di assessore provinciale alla protezione civile, anche se nell'ente di Palazzo Nievo ha le deleghe pure su caccia e pesca, polizia provinciale e sicurezza (in raccordo con il Presidente) e sport. «Il nostro comune - precisa Spigolon - così come altri del comprensorio del Basso Vicentino siamo indicati con i livello 4, il più basso in assoluto a livello sismico. Eppure anche a Noventa il terremoto l'abbiamo sentito molto forte, forse perchè sotto il profilo geografico siamo noi i più vicini rispetto all'Emilia. Io a quell'ora ero sveglio e mi sono spaventato abbastanza». «Subito abbiamo avuto paura per la sede municipale - confida Spigolon - visto che si tratta di una villa di fine Cinquecento, ma per fortuna tutti i controlli, effettuati già nella giornata di domenica, hanno escluso problemi di qualsiasi tipo. Lo stesso discorso vale per i plessi scolastici di competenza comunale».

Per quanto riguarda il ruolo di assessore provinciale, Spigolon tiene a precisare che «tutti i comuni, ovviamente non solo quelli vicentini, sono dotati di un piano di

protezione civile, che comprende, oltre ai terremoti, anche alluvioni, anche rischi idraulici e di inquinamento. Tanto per fare un esempio tutti i centri vicentini attraversati dalla ferrovia e dall'autostrada A4 Serenissima sono dotati di un piano in caso di inquinamento chimico».

La Protezione Civile della Provincia di Vicenza ha organizzato la partenza delle squadre verso le zone terremotate dell'Emilia. «I nostri compiti - conclude l'assessore Spigolon - riguardano la formazione dei volontari e il coordinamento dei volontari della Protezione civile, ruolo quest'ultimo che abbiamo svolto proprio in questa occasione».



nr. 20 anno XVII del 26 maggio 2012

Terremoto, i 

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar