NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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IL VIAGGIATORE. Angeli del Blues fra i presepi delle Maddalene, prenotarsi per la Notte di Natale

Sono gli stessi che, in passato, hanno suonato in onore di Galileo, del ct Bearzot, delle vittime della mafia, del cavallo Varenne e di Liz Taylor

di Stefano Ferrio

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IL VIAGGIATORE. Angeli del Blues fra i presepi del

Nel Natale del 1512 gli Angeli del Blues si mescolarono ai loro “colleghi” lungo le volte della Cappella Sistina, dipinta dal loro amico Michelangelo e inaugurata due mesi prima.

Nel Natale del 1612 prepararono segretamente la specola da cui, tre giorni dopo, Galileo Galilei avrebbe osservato, per primo nella Storia, il pianeta Nettuno.

Nel Natale del 1712 con le note delle loro invisibili arpe soffiarono via la polvere dalle pagine dell’“Ars Conjectandi”, libro postumo del matematico Jakob Bernoulli, destinato a cambiare la Storia dei Numeri.

Nel Natale del 1812 catturarono, fra gli abeti innevati della Pomerania, quel paio di accordi finiti poi nella più celebre ouverture di Tchaikovsky.

Nel Natale del 1912 sempre loro, gli Angeli del Blues, si trovavano nella sacrestia della vicina Valstagna, dove una radio gracchiava notizie della guerra di Libia dentro la testa di un chierichetto distratto.

Nel Natale del 1952 commentarono passi dell’Antico Testamento citati nei papiri appena scoperti in Egitto da Martin Bodmer.

Nel Natale del 1962 si sostituirono per un minuto alla musica diffusa dentro la Standa di Milano ispirando i versi che quel famoso poeta si dimenticò rincasando.

Nel Natale del 1972 spiavano dalle nuvole un giovanotto di nome Bill Gates, che aveva appena fondato l’aziendina destinata a chiamarsi Microsoft.

Nel Natale del 1982 apparvero in sogno al ct Enzo Bearzot, spiegandogli che il Mundial in Spagna lo aveva proprio vinto lui assieme ai suoi ragazzi, sconfiggendo perfino il Destino vestito con le maglie verdeoro del Brasile.

Nel Natale del 1992 ancora loro, gli Angeli del Blues, sparsero lacrime e blues lungo le strade siciliane devastate per sempre dalle bombe della mafia.

Nel Natale del 2002 suonarono un po’ di liscio angelico-romagnolo in onore di Varenne, il purosangue italiano appena ritiratosi dalle corse.

Nel Natale del 2011, l’anno scorso, il loro nuovo treno di nuvole ad alta velocità li ha portati più o meno in contemporanea a Wall Street, dove spernacchiare dall’alto i feroci diavoletti della Finanza, a Hollywood, per posare fiori musicali sulla tomba di Liz Taylor morta pochi mesi prima, e in un infame localaccio di Bogotà, dove suonava la fisarmonica un loro amico di nome Rodriguez.

Ecco perché quest’anno vale davvero la pena di andarli ad ascoltare a Vicenza, nel quartier delle Maddalene, dove la notte di Natale gli Angeli del Blues hanno deciso di suonare pezzi di Mozart, Lennon/McCartney, Ligeti e uno sconosciuto compositore maori di nome Wiremu. Luogo, anzi, “luoghi”, del concerto, le culle di Gesù Bambino e dintorni disseminate lungo la meravigliosa Via dei Presepi tracciata lungo i campi, fra le stalle e sotto gli alberi delle Maddalene macchiate di brina.

 

nr. 45 anno XVII del 22 dicembre 2012

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