NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Estate "boom" per la montagna vicentina

In attesa dei dati ufficiali primo bilancio dell'estate 2015, ampiamente positivo secondo quanto trapela dall'Altopiano e da un'indagine della Confcommercio. Le strategie del nuovo assessore regionale al turismo Caner

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Estate "boom" per la montagna vicentina

(C.R.) Estate "boom" per la montagna vicentina. In attesa dei dati ufficiali (attesi per fine settembre) si traccia un primo bilancio dell'estate 2015, ampiamente positivo secondo quanto trapela dall'Altopiano dei Sette Comuni e da un'indagine della Confcommercio provinciale, estesa a tutte le località montane del Vicentino. Prima intervista al nuovo assessore regionale al turismo Federico Caner, che conferma una crescita media compresa tra il 6 e il 9% e spiega le strategie future.

 

Domenico De Guio, presidente Consorzio Asiago 7 Comuni: «Stagione record in fatto di presenze, ma ora dobbiamo fidelizzare i turisti arrivati quest'anno»

In attesa dei dati definitivi sulle presenze turistiche sull'Altopiano dei Sette Comuni si gongola. «L'estate non è ancora finita - premette Domenico De Guio, presidente del Consorzio Asiago 7 Comuni - visto che come evidenzia il calendario proseguirà sino al 21 settembre, quindi abbiamo ancora due week-end, speriamo con il bel tempo e temperature miti, per incrementare i dati di una stagione calda che alla fine sarà sicuramente da record. Dico questo perché l'ultimo week-end, il primo di settembre, ha registrato un afflusso record per questo periodo. Uno dei meriti è sicuramente quello dell'iniziativa "Made in malga", davvero riuscitissima, ma non c'è dubbio che l'onda lunga di presenze record in montagna sta proseguendo, anche grazie a temperature che continuano ad essere gradevoli anche qui in montagna. Come noto a fare la differenza non è certamente il periodo di Ferragosto, ma quei mesi, come ad esempio giugno e settembre, che non sono considerati di alta stagione».

Estate "boom" per la montagna vicentina (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Alla fine sarà comunque un'estate da ricordare probabilmente per molti anni - aggiunge De Guio - visto che la quasi totalità degli operatori commerciali e turistici mi hanno confermato che sono riusciti a compensare ampiamente la brutta estate che, al contrario, era stata una delle peggiori in assoluto. Non c'è dubbio che quest'anno siamo stati favoriti dalle condizioni climatiche, davvero particolari, visto che ha iniziato a fare molto caldo ad inizio giugno e ha proseguito sino ad inizio settembre. Inoltre sono stati davvero pochissimi i giorni di pioggia e questo ha favorito anche il turismo pendolare, comunque importante per la nostra economia».

Per il presidente del Consorzio Asiago 7 Comuni non è comunque il momento di cullarsi sugli allori, quanto piuttosto quello di trovare ulteriori nuove strategie per fidelizzare la clientela: «Proprio in un anno come questo di grande afflusso - precisa - è stato fondamentale cercare di capire cosa è andato e cosa non è andato a livello di manifestazioni, per cercare di capire il più possibile se è piaciuto quanto proposto. In tal senso ritengo possano essere lanciate ulteriori iniziative, magari ripristinando le vecchie "urne" del passato, nel quale qualsiasi turista può esprimere la propria opinione, inserendo anche eventuali richieste. Un'altra soluzione potrebbe essere quella, magari coinvolgendo ragazzi e ragazzi, di effettuare dei veloci sondaggi, interpellando i turisti presenti nelle piazze in occasione di determinati eventi. Mentre per quanto riguarda le preferenze dei giovani che frequentano l'Altopiano potrebbe essere utile ricorrere alle nuove tecnologie, molto usate proprio dai ragazzi, ossia i social o l'apertura di "blog" specifici».

 

Ernesto Boschiero, direttore provinciale Ascom: «Ottime presenze in tutta la montagna vicentina, ma necessaria l'integrazione delle politiche di promozione e commerciali»

Motivi di soddisfazione arrivano anche dalla Confcommercio Vicenza, l'associazione più rappresentativa del turismo provinciale, che a fine agosto ha effettuato una ricerca, contattando una parte dei propri operatori, sparsi in tutta la montagna vicentina, dall’Altopiano di Asiago, passando per Tonezza, il Pasubio, arrivando a Recoaro Terme. Un'iniziativa che oltre a capire l'andamento dell'estate ha anche un obiettivo più importante: con dati più precisi alla mano - presumibilmente alla fine di settembre - la Confcommercio berica ha intenzione di sottoporre all’assessore regionale al turismo Federico Caner le problematiche raccolte e le varie proposte sollecitate dagli albergatori al fine di realizzare una collaborazione che si orienti nella medesima direzione.

Estate "boom" per la montagna vicentina (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Gli albergatori della montagna vicentina - spiega il direttore provinciale di Ascom Ernesto Boschiero, che ha seguito personalmente la ricerca - sono in generale soddisfatti di come è andata la stagione turistica, in virtù di presenze nelle strutture alberghiere decisamente maggiori rispetto all’estate scorsa, quando pioggia e freddo avevano fatto scegliere a molti turisti mete più calde. Questo però non basta agli operatori del settore per crogiolarsi sugli allori, né tanto meno per credere di poter sempre contare sul fattore meteo, vale a dire su estati calde in città che orientano i turisti verso le più fresche destinazioni montane. La montagna vicentina, secondo la convinzione di quasi tutti gli operatori, deve puntare su altre carte: innanzitutto promozione del territorio, tutela e valorizzazione dei beni storici, paesaggistici e della cultura gastronomica».

«Ciò che accomuna tutti gli operatori del settore indipendentemente dalla località di appartenenza - tiene a precisare Boschiero - è il valore che attribuiscono alla montagna nel suo insieme: l’essere fortemente convinti delle grandi potenzialità che essa ha e che possono far da volano per l’economia del futuro. Per tutti ospitare turisti stranieri è poco frequente, poiché non se ne vedono molti e se ci sono preferiscono una vacanza all’insegna dello sport e del movimento: ciclo escursionismo, trekking, passeggiate a cavallo e altro ancora. Ciò che, invece, distingue gli albergatori è saper investire in modo diverso in accoglienza turistica, indirizzando la propria offerta verso un preciso target di clientela, sulla base del tipo di vacanza che il territorio circostante all’hotel può offrire al meglio. La parola d’ordine è la specializzazione, ovvero saper offrire all’ospite una vacanza su misura».

«Albergatori e ristoratori confermano di voler fare la loro parte offrendo servizi e prodotti di qualità - conclude il direttore provinciale Ascom - ma le istituzioni territoriali dovrebbero fare bene la loro, mettendo in campo servizi efficienti e accoglienti. Gli operatori chiedono soprattutto che le varie località turistiche siano fatte conoscere meglio, attraverso una promozione coordinata. Chiedono poi infrastrutture moderne, manutenzione delle strade e dei marciapiedi in città, pulizia dei sentieri e boschi, mete di escursioni e pic-nic, un’adeguata segnaletica sui sentieri e su tutte le località, dei siti di maggiore interesse turistico, oltre che più controlli delle forze dell’ordine contro gesti di incuria e vandalismi. L’opinione comune è che le località montane del Vicentino rimangano tuttora penalizzate da una scarsa riconoscibilità nei circuiti turistici importanti. Gli operatori fanno appello dunque all’integrazione delle politiche di promozione e commerciali di tutti i soggetti pubblici e privati, poiché troppo spesso è mancata una strategia unitaria volta a migliorare la conoscenza del territorio».

 

Federico Caner, assessore regionale al turismo: «Montagna vicentina con grandi potenzialità, anche in inverno. Serve più collaborazione con la pianura e la Pedemontana»

Da pochi mesi ha sostituito il vicentino Marino Finozzi nella carica di assessore regionale al turismo, ma Federico Caner, 42 anni, trevigiano, rappresentante della Lega Nord, assicura di conoscere molto bene la montagna vicentina.

Estate "boom" per la montagna vicentina (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Sono un veneto doc - spiega Caner - quindi conosco molto bene la realtà regionale, ma negli ultimi tempi ho già avuto modo di incontrare e confrontarmi con il sindaco di Asiago. In particolare l'Altopiano dei Sette Comuni, ma direi tutta la montagna vicentina, vanta grandi potenzialità a livello turistico, non solo nel periodo estivo ma anche in quello invernale, basti pensare alle centinaia di chilometri che può offrire agli appassionati dello sci di fondo. Inoltre la montagna vicentina ha la prerogativa di essere raggiungibile nell'arco di un'ora, massima un'ora e mezza, dalle città di Vicenza, Padova, Treviso e Venezia e questo rappresenta un vantaggio anche per quei periodi di vacanza brevi, come ad esempio nei week-end fuori stagione. Proprio quello dell'allungamento della stagione turistica deve essere una priorità per gli operatori turistici montani, sono a conoscenza che da anni si stia lavorando con questo obiettivo, anche attraverso l'organizzazione di eventi capaci di richiamare appassionati e turisti».

Anche dall'"osservatorio" della Regione Veneto arrivano dati molto positivi sull'esito dell'estate 2015 ormai agli sgoccioli. «I dati a nostra disposizione - precisa l'assessore Caner - parlano di un incremento di presenze compreso in una forbice tra +6 e +9% rispetto alla scorsa estate. Ma attenzione, questo è un dato complessivo medio, riteniamo che in considerazione dell'estate molto calda, nelle nostre montagne questo aumento possa essere ancora maggiore vista ad esempio che il settore termale potrebbe non aver registrato grossi incrementi. I conti li faremo alla fine, ma si tratta indubbiamente di un'estate ampiamente positiva, che conferma la grande potenzialità del turismo nella nostra regione. Altri dati significativi, in un discorso complessivo ma che poi andremo ad analizzare provincia per provincia, è legato ad un ritorno significativo dei turisti italiani, mentre per quanto riguarda gli stranieri, non solo limitati alla città di Venezia, si registra un "ritorno" del turista tedesco, mentre la novità è in qualche modo la forte crescita dei francesi».

«Sono convinto - conclude l'assessore regionale al turismo - che anche nella montagna vicentina gli operatori turistici e gli albergatori lavorino molto bene e in questi anni siano stati capaci di adeguare le loro offerte rispetto anche alle richieste della clientela. Detto questo ritengo che per il futuro debba esserci una maggiore collaborazione tra le località turistiche venete e i vari capoluoghi di provincia, per usare una parola molto usata è necessario "mettere in rete" tutto quello che la nostra regionale sa offrire. Sono poi convinto che questa "trait d'union" debba avvenire anche nell'ambito della stessa provincia: per rilanciare la montagna vicentina è necessaria una maggiore collaborazione con i centri della pianura e quelli della Pedemontana».

 

nr. 32 anno XX del 12 settembre 2015



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