NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Vicenza, emozioni in cammino

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Vicenza, emozioni in cammino

Rossella Menegato, la storia di Vicenza è raccontata da un punto di vista originale: com'è nata l'idea?
"Quando ho iniziato a scrivere il primo percorso tre anni fa non avrei mai pensato che si evolvesse al punto di pubblicare il libro e tutte le attività ad esso correlate, passeggiate emozionali, cene, progetti per le scuole e tanto altro. In testa avevo un progetto, far conoscere Vicenza, soprattutto ai bambini, tentando di stupirli, di emozionarli coinvolgendoli al punto da suscitare in loro la curiosità. Ecco quindi l'idea di questi percorsi supportati da storie, ricordi e aneddoti, dove gli stessi palazzi parlano e raccontano. Avevo però due necessità: la prima trovare una voce narrante che accompagnasse il lettore attraverso le vie della città. Doveva essere una donna e Mariapia mi ha dato l'idea che fosse una gatta, Rossellina. Il gatto da sempre rappresenta la nostra città ma anche i vicentini in genere: sornione, fedele ma solo se lo rispetti, che finge di farsi addomesticare mantenendo intatta la sua identità e la sua libertà. La seconda necessità era trovare le varie competenze e anche in questo ho avuto l'ampia disponibilità non solo di tre donne e amiche ma di tantissime altre persone che con entusiasmo e generosità hanno contribuito a far crescere questo atto d'amore verso la mia città".

Vicenza, emozioni in cammino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Mariapia Ciani, perché usare le filastrocche nel testo?
"L'idea di partenza era di creare una guida turistica a misura di bambino, così come Rossella Menegato - mente, anima e mano di questo libro - aveva pensato dopo un viaggio a Parigi con la sua famiglia ed in compagnia di amici. Notò l’interesse di Luca per la capitale francese, un interesse che mai aveva manifestato per Vicenza. A fondamento di tutto ciò una domanda che Luca pose alla madre: Mamma ma dov’è la Chiesa di Santa Corona? Rossella a tale domanda inorridì, realizzando che era necessario pensare ad un modo per avvicinare i bambini e le giovanissime generazioni all’amore per la propria città, che nasce dalla conoscenza del patrimonio culturale. Quindi l’idea di descrivere i luoghi più significativi della città, attraverso un linguaggio semplice ed accattivante, e pensando a tanti protagonisti in grado di suscitare simpatia nei piccoli lettori, ha dato vita alle filastrocche. Forse non è appropriato definire queste composizioni filastrocche, per la lunghezza dei testi, l’articolazione delle storie, il valore morale, sarebbe più opportuno definirle composizioni in rima. L’obiettivo è quello di educare alla bellezza, a riconoscerla, difenderla ed esserne fieri per favorire quel sano sentimento che si sintetizza nel senso di appartenenza ad un luogo, ad una comunità, ad una cultura. Perché si ama ciò che si conosce".

Giorgia Costeniero, com'e stata sviluppata l'idea dal punto di vista grafico?
"Non è stato facile: siamo quattro donne con gusti estetici diversissimi. Inoltre tre anni fa io non avevo alcuna esperienza in merito, se non proprio a livello casalingo. Pur avendo fatto studi artistici non ho avuto la fortuna di fare grafica computerizzata e quindi ho dovuto rimettermi a studiare. Sicuramente la cosa su cui eravamo tutte d'accordo è che dovesse essere assolutamente originale anche nella forma non solo nei contenuti, che fosse accattivante e piacevole da leggere. La ricerca di una impaginazione adeguata che coniugasse tutti questi aspetti è stata lunga: credo di aver sviluppato almeno una ventina di ipotesi prima di arrivare alla definitiva. Stessa sorte, se non ancora più complessa e delicata, per la copertina. Qui il discorso fu ancora più complicato: la copertina è il biglietto da visita di un libro: deve attirare l'attenzione e riassumere in sé tutto ciò che è il libro. Qui le versioni sono state davvero tante, i nostri gusti erano veramente opposti... Ma alla fine siamo riuscite a trovare un'idea che ci mettesse tutte d'accordo. Credo che per tutte noi questo libro sia stato fonte di crescita personale e che ci abbia unite ancora di più".

Vicenza, emozioni in cammino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Manuela Brocco, racconti il progetto per le scuole e le passeggiate.
"La nostra idea era nata fin dall'inizio pensando ai bambini e da subito abbiamo proposto alle scuole vicentine un progetto didattico che, attraverso le passeggiate, insegni ai bambini ad alzare gli occhi e a conoscere meglio la città in cui vivono. Per l'ultimo anno della scuola dell'infanzia e per la scuola primaria saranno le filastrocche, con i loro personaggi fantastici, il filo conduttore per andare alla scoperta di Vicenza. Le classi avranno inoltre la possibilità di realizzare un laboratorio teatrale legato ai percorsi sotto l'abile guida dell'attrice e regista Liliana Boni. Agli studenti della scuola secondaria di primo grado, proporremo invece itinerari che li inviteranno ad esplorare la città attraverso le sue tante storie e curiosità. Ma le passeggiate non sono riservate solo ai bambini. In estate, quando il libro non era ancora uscito, abbiamo proposto alcuni itinerari a gruppi di adulti. Si trattava di un test per verificare se il nostro punto di vista su Vicenza poteva riscuotere interesse e curiosità. Il risultato è stato più che lusinghiero: le due passeggiate previste inizialmente sono diventate oltre una decina e le richieste non sono ancora terminate".

"Al Comune proponiamo uno spazio per tutti dove sviluppare la creatività - dice Lucio Zaltron di Assogevi - . Perché non individuare uno dei tanti fabbricati pubblici abbandonati? Perché non concederlo in comodato d'uso gratuito a qualche associazione che si impegni per una riqualificazione destinata ad ospitare un luogo nel quale le passioni possano trasformarsi in integrazione al reddito o in un lavoro per disoccupati? Vicenza, con altri 17 comuni della provincia, ha attivato uno sportello interessante - www.cercandoillavoro.it - nel quale è proposto un servizio per dare una risposta concreta alle richieste occupazionali. Sono convinto che integrare tale servizio con un centro creativo collegato all'attuale centro servizi per l'impiego della Provincia sarebbe una cosa buona e giusta anche per dare sostanza ad un sistema gestionale troppo burocratico e spesso inefficiente".

Assogevi Onlus è un’associazione di volontariato costituita nel 2001 con l’obiettivo di lavorare nella società per il benessere fisico e psicologico dei bambini, dei giovani e dei genitori. L’associazione negli anni ha promosso una serie d’interventi con varie agenzie sociali: con il Centro Servizi per il Volontariato, con la Parrocchia del quartiere S. PIO X, con l’ex Circoscrizione 3, con gli Istituti Comprensivi del Comune di Vicenza e con i vari gruppi ed associazioni del territorio. Assogevi Onlus fa parte del progetto “Centro per la famiglia” del Comune di Vicenza per la costituzione di una rete tra le diverse realtà che lavorano nell’ambito della famiglia a cui collaborano oltre al Comune, ente capofila, la Provincia, le varie Ulss, Associazioni e Cooperative Sociali che operano giornalmente per il benessere della coppia e della famiglia.

 

nr. 46 anno XX del 19 dicembre 2015

Vicenza, emozioni in cammino (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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