NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Il Dossier Urania

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Il Dossier Urania

Da dove le è venuta l'ispirazione per la trama del libro?

Il Dossier Urania (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Dopo l'inatteso successo del primo romanzo, mi sono quasi trovato costretto a scriverne un altro. In tanti mi chiedevano quando avrei fatto uscire un secondo thriller, evidentemente coinvolti o appassionati dalla trama de L'ombra del destino. Ma, mentre per il mio debutto avevo trovato ispirazione da fatti realmente accaduti, conosciuti attraverso racconti di persone amiche e fidate, in questo caso ho dovuto creare dal nulla ambientazione e personaggi. Desideravo inventare un canovaccio nuovo, avvincente, e mi è stato sufficiente osservare, in una giornata di mare, un'imbarcazione al largo e qualche nuvola minacciosa all'orizzonte per far nascere l'idea della nave Urania, un gioiello del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano adibito a prelievi geoidrici che nel mio libro apre la scena con un'apparizione fugace e determinante al tempo stesso. Poi, intorno al personaggio principale, Sara Ruberti, ricercatrice del Cnr tanto bella quanto testarda, ho annodato i fili dell'intrigo".

La sua è una storia di fantasia, ma neanche tanto: le cronache raccontano episodi simili.

"È chiaro che la trama de Il dossier Urania è pura fantasia, dall'inizio alla fine. È altrettanto evidente che quasi sempre uno scrittore di gialli come il sottoscritto raccoglie spunti da quella vita reale che talvolta nasconde situazioni perverse e cospirazioni che superano l'immaginazione di chi osserva dall'esterno. Nel mio libro si legge di complotti, corruzione che serpeggia tra le più alte cariche dei servizi del potere e della magistratura, ma è ben distante da me l'idea di far slittare l'attenzione del lettore verso un'idea politica in un romanzo che vuole al contrario essere esclusivamente uno strumento di svago per gli amanti del genere, con lo scopo principale di tenere alto il brivido dell'imprevisto fino all'ultima pagina. Senza far mancare il colpo di scena".

Nel finale affiora una speranza nella lotta alla mafia e in un futuro migliore... è un messaggio?

"Nella trama compare la mafia che estende i suoi tentacoli tra le più alte cariche della politica, insinuando il dubbio sull'incorruttibilità di funzionari dello Stato. È come se avvolgesse la macchina che muove il nostro Paese in una nebbia attraverso la quale è difficile distinguere la persona leale da quella disonesta, la scelta dettata dall'integrità morale da quella adottata a soli fini di lucro e potere. Sembrerebbe nulla di nuovo rispetto a quanto siamo abituati ad ascoltare dalle quotidiane informazioni trasmesse dai notiziari; eppure, nel mio romanzo, da un intreccio in cui è difficile intuire fino alla fine chi sta dalla parte del giusto, affiora forse la convinzione che, comunque, a prevalere sia il bene sul male. Non saprei se questo vuole essere un messaggio, penso sia più semplicemente un'intima speranza".

Due romanzi, due premi: che effetto fa?

Il Dossier Urania (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Sono diventato scrittore quasi per caso. Ho sempre amato raccontare storie ma non avrei mai pensato di ottenere tanti riscontri positivi con la pubblicazione dei miei romanzi. È bello scrivere ed è stimolante mettersi in gioco. Poi, quando a riconoscere i propri elaborati sono giurie di concorsi letterari sparsi un po' ovunque in Italia, tutto diventa meraviglioso. Con L'ombra del destino lo scorso anno ho vinto il primo premio per la categoria dei gialli nel concorso nazionale Nero su Bianco a San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento, e a Sesto San Giovanni, in un altro concorso internazionale. Poi altre finali e premi speciali a Brindisi, Salerno, Palermo e Roma. Quest'anno però con Il dossier Urania è arrivata la soddisfazione più grande, sempre al concorso Nero su Bianco, dove il libro ha ricevuto il primo premio assoluto di narrativa edita, quindi non solo tra i gialli. Vincere un premio è qualcosa di prestigioso, ma la cosa più bella è ciò che si crea intorno a quel riconoscimento: gente sconosciuta che abita a mille chilometri da dove vivi che si avvicina a complimentarsi con te esprimendo ammirazione per un tuo scritto... non ha prezzo".

Secondo lei che posto ha oggi nell'editoria italiana il genere giallo? E quali sono i suoi autori preferiti o quelli ai quali si ispira di più?

"Un tempo il termine giallo nell'editoria era sinonimo di poliziesco. Oggi con questa espressione si accolgono nuovi filoni ben più recenti del genere, come la spy-story e il thriller. La scelta è quindi ampia e trova più spazio nelle librerie annoverando sempre più appassionati. Anche se apprezzo i romanzi biografici e leggo un po' di tutto è naturalmente il genere che prediligo perché un buon thriller suscita tensione, suspense e il desiderio di conoscere come va a finire il libro cresce pagina dopo pagina. Ci sono grandi maestri del giallo ma ammiro particolarmente alcuni autori stranieri contemporanei che, in un certo senso, hanno ispirato il mio modo di scrivere: mi riferisco a Dan Brown, soprattutto per la capacità di strutturare la trama; Michael Connelly perché lo ritengo un genio del poliziesco; Glenn Cooper per la scorrevolezza del suo modo di scrivere. Se sono riuscito a far mia anche solo una piccola parte di questi artisti e a trasferirla nei miei romanzi, sono sulla buona strada".

 

Nicola Piovesan è nato a Vicenza e fin da giovanissimo ha sognato di seguire le orme del nonno paterno, Primo Piovesan, giornalista, attore e scrittore vicentino nella prima metà del secolo scorso. Dopo il diploma di maturità scientifica si è iscritto alla Facoltà Scientifica di Farmacia a Padova. Nel corso degli anni universitari ha tuttavia continuato a coltivare una delle passioni nate in giovane età, collaborando per oltre tre anni come articolista per la testata giornalistica Sport Quotidiano. Dopo la laurea in Farmacia, ha intrapreso la professione preferendola a quella di giornalista e nel 1993 è diventato direttore di una nota farmacia in centro a Vicenza. La passione per la letteratura non si è però mai spenta. Dopo essersi cimentato scrivendo romanzi per ragazzi e alcuni racconti autobiografici, agli inizi del 2014 ha affrontato il suo esordio letterario con la pubblicazione de L'Ombra del destino (Europa Edizioni).

 

nr. 18 anno XXI del 14 maggio 2016

Il Dossier Urania (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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