Secondo lei come la vicenda dell'assalto alla gioielleria Zancan e di Graziano Stacchio ha portato alla ribalta, positivamente e negativamente, il vostro paese?

BOROTTO: «Sulla vicenda Zancan/Stacchio, devo innanzitutto fare un grande plauso ai miei due concittadini, ho detto più di una volta che Nanto è diventato l’avamposto della legittima difesa: mai finora, seppur con una tragica vicenda, ci siamo sentiti smarriti, impauriti, indifesi e se posso dire anche non tutelati dalla giustizia. La stessa che mette sicuramente al primo posto la vita, ma se ogni uno sta a casa propria non succederebbe nulla e nessuno avrebbe nulla da dire. Personalmente vorrei che Nanto fosse ricordato per i suoi edifici storici, per la sua Pieve millenaria, per i suoi prodotti, tra cui vino, tartufo, olio, pietra e anche le nostre colline con i suoi sentieri: con questi presupposti le persone vedono in Nanto la loro casa, il loro posto per mettere su famiglia, considerano Nanto una piccola perla dei Berici».

PELLEGRIN: «Il tanto clamore suscitato nella vicenda Zancan/Stacchio ha portato alla ribalta il problema della sicurezza nel paese, della difesa personale e perciò dell’uso delle armi. Finalmente, ora si è cominciato a parlare sulla tutela della proprietà privata, allargando i confini anche a fuori delle semplici mura domestiche. La vicenda stessa però, ha anche dimostrato che in un paese piccolo come il nostro, vissuto da persone semplici ma laboriose, vivibile sotto moltissimi aspetti, possono crearsi eventi spiacevoli, procurando preoccupazione nella cittadinanza».

D'AUSILIO: «Non è il paese di Nanto ad essere connotato negativamente, ma la politica fallimentare di questo Governo che non ha fatto nulla per la difesa dei suoi cittadini. Semmai ha lavorato al contrario, facendo sette decreti "svuota carceri" e ridotto i finanziamenti alle forze dell'ordine».

A tal proposito uno dei problemi di attualità per Nanto e comuni limitrofi è legato alla sicurezza. Come pensa di agire in caso di elezione a sindaco?

BOROTTO: «Dare continuità con quello che già sto facendo: una rete di videosorveglianza sia all’interno che nei punti d’accesso del Paese con telecamere di ultima generazione (targa system) che raccolgono i passaggi di tutti e li registrano. In qualsiasi momento prima la Polizia locale e in un secondo momento le forze dell’ordine possono accedere in diretta tutta la nostra videosorveglianza: abbiamo installato dei speed check per rallentare le auto che entrano nel nostro territorio. E come amministrazione vogliamo creare degli sms istituzionali proprio per portare informazioni di qualsiasi genere a tutta la comunità, far partecipare attivamente tutta la cittadinanza».

PELLEGRIN: «Io e i candidati consiglieri della lista "Uniti per Nanto" abbiamo previsto l'impegno di richiedere maggiore presenza nel territorio delle Forze dell'Ordine, di migliorare gli impianti di video-sorveglianza collegati ad una centrale operativa per creare un'effettiva sinergia tra le varie autorità competenti affinché, nel limite del possibile, il territorio possa essere opportunamente controllato e le persone tutelate».

D'AUSILIO: «Bisogna tornare a fare comunità come avveniva una volta. Noi del Movimento 5 Stelle proponiamo il sistema di sicurezza partecipata, sfruttando l'opportunità delle nuove tecnologie, in più rafforzare la presenza sul territorio della Polizia Locale, in quanto sono solo sette Poliziotti Locali per 5 comuni. Inoltre è necessario aumentare le telecamere su tutto il territorio».

Quali sono le altre tre priorità del suo eventuale mandato?

BOROTTO: «La prima priorità è sicuramente quella del completamento dell’impianto di videosorveglianza. La seconda è il cimitero, ha bisogno di un po’ di decoro è sempre la casa di tutti, dove abbiamo i nostri cari. La terza priorità è l'illuminazione pubblica, è necessario passare dalla tecnologia Sap alla tecnologia a Led. In più necessario un decoro anche alla piazza di Bosco di Nanto, che bisogna riqualificare, creando maggiore vivibilità. Noi tutti dobbiamo avere il meglio con servizi vicini a tutti noi e avere risposte certe da parte nostra».

PELLEGRIN: «I principali obiettivi che ci siamo posti sono: un'amministrazione trasparente e condivisa con la popolazione; favorire l'aggregazione sociale e l'avverarsi dei presupposti affinché si possa vivere in una comunità attiva e coesa, mediante supporto alle associazioni ed al volontariato. Nonché più attenzione ai giovani e allo sport creando eventi significativi, al mondo degli anziani, alle famiglie in difficoltà e infine attuare un'efficiente collaborazione fra Comuni limitrofi al fine di fornire ai cittadini servizi e risposte utili in tempi brevi».

D'AUSILIO: «Nelle nostre intenzioni vogliamo porre fine agli sprechi e fermare il consumo del territorio, riqualificare il patrimonio edilizio esistente e ristrutturare il vecchio asilo nido di Nanto. A queste tre priorità ne aggiungo altre due: istituire finalmente una consulta giovani e lanciare una "Family Card" per i più bisognosi».

Il completamento dell'A31 Valdastico Sud che vantaggi sta portando al territorio e quali sviluppi futuri si potranno verificare?

BOROTTO: «La Valdastico Sud fosse stata costruita 20 anni fa, avrebbe portato sicuramente un boom economico: Nanto forse sarebbe ora un paese non di 3.100 persone ma forse da oltre 4 mila. La congiuntura economica ha infatti bloccato tutti quegli investimenti che avrebbero sicuramente portato tutta l'area Berica ad una crescita vertiginosa, tuttavia la crisi porterà un modo nuovo di pensare, basta con lo spreco di territorio ma una razionalizzazione condivisa. Benefici ci sono stati nel nostro territorio, in termini di minor traffico, l’autostrada che attraversa la nostra comunità porta via gran parte del traffico pesante e ridistribuisce nel territorio berico il traffico pendolare».

PELLEGRIN: «La Valdastico Sud si dimostra un buon collegamento delle nostre zone alla città di Vicenza e all'area della Bassa Padovana e di Rovigo. Ritengo favorisca e di sicuro agevoli, trasporti e spostamenti, creando un utile servizio soprattutto alle attività economiche. Di certo ha alleggerito il traffico lungo la provinciale n. 247 della Riviera Berica, lasciando più "respiro" ai movimenti interni fra i nostri Paesi. In futuro prevedo ancora maggiore opportunità per il territorio senza tralasciare la salvaguardia dell’ambiente circostante».

D'AUSILIO: «La Valdastico Sud ha portato 150 mila metri cubi di scarti industriali tossico nocivi, interrati per una lunghezza di 14 km di massicciata di autostrada. Si tratta di un vero e proprio disastro ambientale di enormi proporzioni: noi chiediamo che i responsabili paghino le bonifiche prima che il rischio della salute degli abitanti diventi un problema insopportabile».

nr. 21 anno XXI del 6 giugno 2016



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