NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Fuochi sull'Astico

Cinzia Benetazzo e Francesca Rizzo hanno fatto arrivare a Sandrigo documenti da tutta Europa per per poter raccontare la storia di Pero De Pellegrini, un uomo che ha consacrato la propria vita all’arte

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Fuochi sull'Astico

Ci sono voluti più di tre anni di lavoro e otto ore di interviste a Cinzia Benetazzo e Francesca Rizzo, rispettivamente ricercatrice e storica dell'arte, per realizzare il libro Fuochi sull'Astico - Storia di Pero De Pellegrini (Sandrigo 30 Editore), un libro di recente pubblicazione che, attraverso documenti provenienti da tutta Europa, racconta la storia di un uomo che ha consacrato la propria vita all'arte.

Fuochi sull'Astico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica) "La vita, l’impegno civile, la cultura, l’arte: il primo libro dedicato al maestro Piero de Pellegrini. Non un lavoro di compianto bensì uno strumento prezioso per ricordare e valorizzare l’impegno di un berlinese, sandricense d’adozione, che ha vissuto con estrema umiltà il suo essere uomo di grande cultura e promotore del sapere. Il piacere di risiedere in provincia non ha limitato il suo essere uomo cosmopolita, pittore alla scuola di Oskar Kokoschka, attento a quanto accadeva nel mondo. Quando si lascia una così vasta eredità d’affetti, si vive per sempre", si legge nelle note che accompagnano la pubblicazione. Come ricorda Francesca Rizzo, che del maestro è stata allieva, "i De Pellegrini arrivano a Sandrigo da stranieri: qui risiedono ma il loro bagaglio di saperi viene dai viaggi e dalle esperienze in tutta Europa. Piero infatti eredita la memoria di ferro dalla madre Maria Luigia Brea, detta Luisa. La piccola Luisa non conosce mai la madre, deceduta per complicanze da parto. Orfana poco dopo anche del padre, viene cresciuta da una zia sposata con un bassanese, perciò nel 1915 risulta residente a Marostica..." Inizia così il libro sulla vita del maestro Piero de Pellegrini. La presentazione ha richiamato molti amici e curiosi che in una sera di fine maggio hanno gremito la sala conferenze della biblioteca. La ricerca ha visto coinvolte per più di tre anni le due scrittrici Cinzia Benetazzo e Francesca Rizzo che hanno raccolto le testimonianze di ventiquattro intervistati, con registrazioni audio catalogate e trascritte. Il reperimento inoltre di centinaia di documenti fotografici, biografici, amministrativi e catastali ha permesso di ricostruire in modo approfondito le vicende europee del maestro. Piero De Pellegrini era nato nel 1929 a Berlino da una famiglia originaria della Val di Zoldo. In seguito la famiglia si trasferisce in Svezia e Spagna. Giunto a Sandrigo, dove la madre era maestra elementare, frequenta architettura a Venezia e consegue il diploma magistrale. È dei primi anni '60 l'esperienza dei corsi salisburghesi della Sommer Akademie. Conosce altri artisti vicentini come Miraldo Beghini e Nereo Quagliato, Giorgio Peretti, Laura Stocco e diventa punto di riferimento del gruppo artistico La Bilancia, assieme all'ideatore Marco Chiovato Rambaldo, a Mario Giulianati, gestore di una galleria d'arte, e allo scrittore Virgilio Scapin. Anima eventi culturali che culmineranno in una mostra del '62 alla Casa del Palladio dove De Pellegrini, Beghini, Sonda e Lotto presenteranno i loro acquarelli realizzati a Salisburgo. Aveva a cuore il paesaggio e la cultura, tanto da diventare attivista nell'associazione Italia Nostra in difesa dei Beni culturali ed artistici. Presentò mostre in tutta Italia, partecipò alla Fondazione Cini di Venezia in molte iniziative culturali senza però mai tralasciare l'insegnamento come maestro elementare, docente di tecnica del disegno nei corsi serali per lavoratori, maestro di colore e pittura in innumerevoli laboratori didattici.

Fuochi sull'Astico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il libro si divide in sette sezioni che scavano i mondi di De Pellegrini a partire dalla scuola, la didattica, l'impegno culturale e quello civile ed ambientale, per proseguire nella ricerca pittorica del maestro impegnato quotidianamente, ma in segreto. Sono state pubblicate infatti diversi lavori da lui realizzati con tecniche che vanno dal disegno all'incisione e dall'acquerello all'olio. Interamente pubblicato a colori, il libro offre inoltre un'interessante sessione dedicata al mondo dell'infanzia e ai coloratissimi dipinti creati dagli alunni di Piero. Una parte, infine, raccoglie le toccanti lettere degli amici, gli articoli di giornale e alcuni stralci delle relazioni per le battaglie di salvaguardia del paesaggio di Italia Nostra. Non un lavoro di compianto bensì uno strumento prezioso per ricordare e valorizzare l’impegno di un sandricense illustre che ha vissuto con estrema umiltà il suo essere uomo di grande cultura e promotore del sapere. Un uomo che non può essere dimenticato: non può farlo chi ha conosciuto ed apprezzato le sue doti di docente, artista e raffinato appassionato d’arte, umanista fuori dal coro, la sua voce mai prevaricatrice ma decisa che sapeva catturare l’interesse, convogliare le energie, valorizzare le capacità. Il Maestro con la M maiuscola, in classe come nella società, l’amico, l’artista, il cittadino, moralità superiore: questo era, è ancora, e non solo. L’insegnamento fu la sua missione di vita, fu un vero maestro, di quelli che riescono a coinvolgerti tanto da mettere in risalto le tue capacità. Quarant’anni come maestro elementare, docente di tecnica del disegno nei corsi serali per lavoratori, maestro di colore e pittura in innumerevoli laboratori didattici. E tutta una vita a prestarsi come guida per mostre e città d’arte, itinerari di riscoperta di tesori artistici dimenticati. Instancabile, grande sostenitore dell’educazione permanente e democratica, assertore convinto della possibilità di elevarsi che tutti devono poter cogliere. Come si legge nella lettera degli allievi della scuola di pittura: “Caro Maestro, attraverso il “fare” Lei ci ha insegnato ad “essere”. La spesa di stampa è stata sostenuta dagli amici più cari e dalle aziende locali più sensibili, oltre che dal Comune di Sandrigo e dall'editore Sandrigo 30. Un libro che, oltre a quello del Comune sandricense (che gli ha dedicato una sala della Biblioteca civica), ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Montecchio Precalcino il quale, a nome del Sindaco Fabrizio Parisotto, ha così motivato la propria scelta: "considerato che il libro è dedicato alla figura di Piero De Pellegrini che per tanti anni è stato insegnante nella Scuola Elementare di Montecchio Precalcino e che, nel proseguo della sua attività di critico d'arte, molto ha fatto per la nostra cittadinanza, collaborando con la Biblioteca Civica e organizzando corsi di pittura, visite guidate a mostre d'arte e percorsi guidati alla scoperta delle bellezze paesaggistiche del nostro territorio. Il libro a lui dedicato, che sarà presentato successivamente anche a Montecchio Precalcino, vuole rappresentare anche la riconoscenza verso Piero De Pellegrini di tutta la nostra cittadinanza". A questi patrocini si aggiunge poi il sostegno della Pro Sandrigo, del Comitato culturale della Biblioteca, dell'associazione Piero De Pellegrini, di Italia Nostra Vicenza, nonchè di numerose altre imprese e privati cittadini che hanno voluto dare il loro contributo per ricordare la figura del grande artista.

Abbiamo incontrato le due autrici e dialogato con loro.

Fuochi sull'Astico (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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