NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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L'ultima anguana
di Umberto Matino

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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L'ultima anguana<br>
di Umberto Matino

Perché ripubblicare il romanzo e l'intera trilogia?

L'ultima anguana<br>di Umberto Matino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Innanzi tutto perché dalle librerie giungeva la richiesta di nuove copie, essendo ormai esaurite le tirature precedenti. In secondo luogo per dare la medesima veste editoriale ai tre romanzi: con numerose note al testo, con decine di illustrazioni, con le piante dei luoghi e soprattutto con un apparato finale, i titoli di coda, ricco di commenti, informazioni storiche e aneddoti di cultura locale. La cosiddetta trilogia cimbra non consiste infatti semplicemente nell'ambientazione montanara di tre romanzi gialli, ma si sostanzia nel racconto della storia, della cultura e del folclore del "popolo" cimbro, una vicenda che attraversa e sostanzia la trama gialla. La storia cimbra non è indagata con lo sguardo della nostalgia o riproposta come bucolico modello al quale ispirarsi: il passato cimbro della popolazione dell'altovicentino viene raccontato come uno dei tratti costitutivi e dell'attuale identità culturale della popolazione, del nostro odierno modo di pensare".

Quando iniziò a scrivere La valle dell'orco, se lo aspettava un successo simile?

"Come ho dichiarato spesso, io speravo semplicemente che il romanzo venisse letto dai miei amici: non ho mai avuto una particolare ambizione letteraria o un desiderio di successo. Ovviamente adesso sono ben contento che i miei libri abbiano avuto un buon riscontro di pubblico. Credo che lettori abbiano trovato in essi una parte importante della propria storia, raccontata con il linguaggio semplice e piano proprio dei gialli, e che si siano riconosciuti in luoghi, vicende e personaggi che non rispecchiano affatto le forme stereotipate colle quali spesso i "foresti" raccontano il Veneto contemporaneo".

Negli ultimi anni ha fatto centinaia di presentazioni tra Vicentino, Veneto e Trentino: cosa stuzzica di più la curiosità dei lettori? Quali domande le fanno più spesso?

L'ultima anguana<br>di Umberto Matino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"I lettori sono enormemente interessati a conoscere la propria storia e la storia delle proprie comunità. Evidentemente la scuola è carente su tale argomento e gli storici locali non sempre riescono a trovare il giusto modo di trasmettere quanto sanno. Le domande che i lettori mi rivolgono con più frequenza riguardano la lingua cimbra e il suo rapporto col dialetto veneto: sono affascinati nello scoprire parole dalle radici antiche. Tramite la suggestione di quei suoni, "toccano con mano" lo strano mondo dal quale provengono e che ha lasciato tante tracce intorno ai loro paesi e dentro alle loro stesse famiglie".

Lei fa riferimento a personaggi sospesi tra mito e credenze popolari: pensa che andrebbero rivalutati in un mondo che corre e dimentica sempre più in fretta?

"Per dimenticare bisogna prima aver imparato qualcosa. A me sembra invece che il mondo corra senza aver niente in testa da dimenticare. Non è che un tempo la nostra terra fosse abitata da geni: c'era però talmente penuria di tutto che, se non altro per passare il tempo, ci si piegava anche alla fatica di imparare, di leggere, di ragionare. Non penso però che sia necessario conoscere per forza il folclore della propria terra, anche le tradizioni giapponesi possono essere interessanti: l'importante è avere qualcosa in testa e poi, correndo, magari dimenticarla per imparare qualcos'altro, ancora più interessante e divertente".

Il mercato editoriale langue da anni eppure il genere locale "tira" ancora. Perché?

"Essendo le case editrici la parte pensante del mercato, dev'essere probabilmente imputato ad esse, non a tutte ovviamente, lo stato asfittico del mercato stesso. Se viene pubblicato pattume, non vedo perché mai i lettori dovrebbero aumentare: sotto una certe soglia di qualità non ci sono infatti lettori, ma più semplicemente analfabeti, e gli analfabeti non comprano libri. In quanto al genere locale, anche lì c'è libro e libro: io amo classificare come locali i miei romanzi perché si rifanno al genius loci, lo spirito del luogo, di questa terra e non semplicemente perché sono ambientati a Schio, Valdagno o Vicenza".

 

nr. 14 anno XXII del 15 aprile 2017

L'ultima anguana<br>di Umberto Matino (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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