La sua giovinezza, segnata dal lutto. Il suo sogno d'amore infranto sulla Rambla dai terroristi.
Marta Scomazzon, fidanzata di Luca Russo, il giovane ucciso a Barcellona, accetta di incontrarci. Dopo i funerali di Luca la vita deve continuare. Ma reagire al dolore è complicato. La gamba ingessata guarirà, ma le ferite interiori resteranno aperte per sempre.
È martedi mattina. Arrivo in redazione a Bassano.
Appena il tempo di accendere il computer e suona il cellulare.
É il direttore “Vai a casa di Marta, è tornata ieri dall'ospedale, vedi se accetta di parlare”. Impresa non facile.
Marta Scomazzon ha 21 anni, era lì, sulla Ramblas, in quel maledetto giovedì 17 agosto. Il fidanzato è Luca Russo, ucciso sotto i suoi occhi, travolto dal furgone impazzito dei terroristi.
In via Motton in quartiere San Vito suono il campanello.
Temo un rifiuto. Incrocio le dita, finché il cancello fa uno scatto e la porta si apre: “No, non vogliamo parlare. Andate via. Niente telecamere”.
Provo a supplicare. Ok, niente microfono.
E la signora Roberta, la mamma di Marta, cede e ci accompagna su.
Trovo Marta accoccolata sulla sedia a rotelle, nella sua stanzetta in penombra.
Calzoncini e maglia azzurri. Folti capelli color grano. È una bellezza limpida, sorprendente. Una Venere del Botticelli con la gamba ingessata. Sorride, silenziosa. “Eravamo arrivati a Barcellona lunedì 14”- comincia a raccontare sottovoce. -
Dopo tre giorni è avvenuta la strage.
“Io sono caduta, Luca non l'ho più visto, il suo corpo è stato spazzato via”.
Come reagisci al dolore?
“Anche la fede mi sta aiutando” e le parole si bloccano in gola.
“Luca veniva spesso qui a casa a trovarmi. Aveva iniziato a lavorare con me nel volontariato tra i bambini”.
Cosa pensi dell'idea di intitolare un albero a Luca?
“Luca ,sarebbe (poi corregge il condizionale ) Luca SARÀ contento di essere ricordato con un albero , amava molto la natura”.
Barcellona cambierà i tuoi interessi?
“Spero di no”.
Marta ora pensa allo studio.
È iscritta a Padova, Scienze Politiche Relazioni Internazionali e Diritti Umani.
“Farò la tesi sulle politiche di Accoglienza dei minori non accompagnati vittime di tratta”.
Poi ci saluta e con un sorriso Marta frantuma in polvere ogni paura. Il suo “Principe” la proteggerà dall'Alto.
nr. 30 anno XXII del 2 settembre 2017