NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Raccolta di notizie
per "Conoscere Vicenza"

Il nuovo libro di Rodolfo Donagemma

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Conoscere Vicenza

Conoscere Vicenza - da Castrum Romano a Bene dell'Unesco - è il recente libro scritto e autoprodotto dal vicentino Rodolfo Donagemma, un libro che lui stesso definisce una raccolta di notizie, descrizioni, curiosità sull’architettura vicentina scritta per chi la ha scritta, cioè per se stesso – come l’autore tiene a precisare - perchè attraverso la ponderazione della scrittura i concetti vengono elaborati con maggior discernimento e rimangono più impressi nella memoria. Ma non solo per se stesso, come aggiungiamonoi. Vicentino doc, fin da giovane durante le lunghe passeggiate con gli amici del sabato pomeriggio lungo corso Palladio e le vie del centro storico, gli capitava di sollevare lo sguardo e di meravigliarsi della bellezza e dell'eleganza di quei palazzi "che facevano ala al nostro incedere, dandoci l’illusione di essere eredi di quella nobiltà che aveva saputo creare tali mirabili architetture".

Conoscere Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Queste prime, timide esperienze sull’arte cittadina furono ben accolte da mio padre - scrive l'autore nelle note introduttive del libro - pittore e scultore dilettante - ma con indubbie capacità se nel 1920, a vent’anni, vinse la medaglia d’oro di disegno nel concorso annuale promosso dalla scuola di Arte e Mestieri di Vicenza - che mi spronava con letture di libri, reperti fotografici e altro materiale. I tempi, però, non erano maturi e anche il soggetto era piuttosto crudo e svagato. Qualcosa, però, deve essere pur rimasto se dopo il matrimonio, per la verità sollecitato dalla moglie già allora ben disposta in questo senso, ci siamo iscritti alle più attive associazioni culturali della città con le quali abbiamo battuto prima il territorio vicentino, poi quello italiano ed europeo durante innumerevoli visite e viaggi programmati. Acquisendo un certo bagaglio culturale dalle spiegazioni degli studiosi locali di maggior spessore e capacità espositive, quali Renato Cevese e Franco Barbieri, Lionello Puppi, Fernando Rigon, Gianni Golin, solo per citarne alcuni tra i maggiori. Quella che in gioventù era curiosità, col tempo divenuta passione, fu la molla che mi permise di conseguire una laurea in Storia dell’Arte, a Venezia, all’alba dei sessant’anni. Esperienza bellissima e gratificante che mi ha consentito di conoscere a fondo l’arte e la storia millenaria, e i capolavori in essa concentrati, di una città unica al mondo. Donagemma, come lui stesso tiene a precisare, non è né uno studioso né un critico d’arte, ma solo un appassionato dilettante, il quale, giunto a quell'età che una volta veniva definita veneranda e ancora innamorato della sua città, ha deciso di mettere per iscritto quelle nozioni di architettura locale già enucleate dagli studiosi in modo erudito e documentato. Niente di nuovo quindi. Sarebbero peraltro necessarie lunga esperienza e indubbie capacità personali per aggiungere qualcosa sull’arte vicentina che già non sia presente nei libri del Cevese o del Barbieri, maestri insuperabili. Da lungo tempo, tuttavia, voleva rielaborare un'idea che consentirebbe di rendere veramente Vicenza, definita anche Città di Palazzi, degna di questo nome e più fruibile agli appassionati locali di architettura e ai "foresti".

Questa idea sarebbe quella di applicare, come avviene per gli edifici palladiani, una locandina su ogni palazzo storico della città su cui potrebbero essere indicate sintetiche informazioni inerenti il periodo di costruzione, il nome del committente e dell’architetto, lo stile preminente adottato e qualche altra curiosità, spazio permettendo. Il costo del tutto, peraltro assai modesto, potrebbe essere coperto da qualche associazione cittadina o bancaria. E l'autore è certo che questa idea sarebbe gradita agli interessati e fruibile in tempo reale. Per quanto riguarda lo scopo di questo libro, è evidente che si rivolga a quei concittadini appassionati di architettura e curiosi di conoscere meglio la bella Vicenza. In altri termini, un modo di capire il motivo per cui l’Unesco ha ritenuto di dover inserire questa piccola città, decentrata e misconosciuta, tra le opere mondiali da salvare. Riconoscimento dovuto non solo alle invenzioni del Palladio, ma soprattutto al suo centro storico tuttora quasi intatto entro le antiche mura, in cui una nobiltà di origine feudale, non trovando sfogo al suo innato orgoglio, ha concentrato nella imponenza e signorilità dei palazzi un antidoto alla propria alterigia. Conseguentemente alla sua destinazione, il testo del libro doveva essere semplificato e accessibile ai non addetti ai lavori - ai quali è prevalentemente destinato - come fosse un dialogo tra amici. Proprio come una di quelle conferenze aperte a tutti e gratuite che alcune benemerite associazioni culturali stanno attuando in città per far conoscere, a chi lo desidera, i tesori più o meno nascosti della nostra città. Semplici, pratiche e immediate, e per questo piacevoli. Ed è anche il motivo per cui le pagine del testo non sono appesantite dalle note e dai rimandi. Così importanti e necessari nei trattati degli studiosi, ma così pedanti - questo è un personale giudizio dell'autore - quando le informazioni sono rivolte a persone che nella vita hanno fatto, o stanno facendo tutt’altra attività e sono spesso privi anche della basi per apprezzare termini e nozioni varie. Sia ben chiaro, con ciò l'autore non vuole certo sminuire i libri degli esperti in materia, ma desidera solo affermare che egli stesso cerca di mettersi allo stesso livello di un appassionato dilettante.

Abbiamo incontrato Donagemma.

Conoscere Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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