È stato presidente del Vicenza Calcio (il 37° della storia) nella stagione 1998-1999, esattamente 20 anni fa, con i biancorossi che a quel tempo militavano in serie A. Ma Paolo Scaroni, nato nel capoluogo berico nel 1946, che non ha mai nascosto il suo grande tifo per il "Lane", potrebbe avere un ruolo fondamentale anche in futuro. «Scaroni è il mio primo socio», disse all'inizio della presentazione avvenuta in estate alla Diesel di Breganze, il patron Renzo Rosso, precisando poi che lo stesso non poteva «essere inserito nei quadri societari per l'impegno con un altro club calcistico». Qualche settimana prima l'ex amministratore delegato di Enel ed Eni era infatti stato nominato presidente del Milan nominato della proprietà Elliott. Ma Scaroni continua a seguire (e a fare il tifo) per la squadra biancorossa, oltre ad avere ottimi rapporti con il patron del L.R. Vicenza, come confermato in un'intervista rilasciata a Tva Vicenza, la scorsa settimana, a margine di un convegno svoltosi ieri nella sede di Confindustria Vicenza. Ecco le domande calcistiche che gli sono state rivolte.
FINALE DI 2018 CALDO: IN 43 GIORNI 9 PARTITE CHE POSSONO GARANTIRE LA SVOLTA: SI PARTE DAL MATCH A TRIESTE
Qui sotto abbiamo riportato gli impegni (tutti di campionato) che attendono il L.R. Vicenza da qui alla fine dell'anno solare, a cominciare dalla sfida di domenica sera (inizio alle 19) in casa della neo-capolista Triestina, in vetta con la Fermana a 20 punti, mentre il "Lane" è secondo a una lunghezza in compagnia del Pordenone, con il Triveneto dunque rappresentato da ben tre squadre su quattro in testa. Tornando al calendario, a seguire la squadra di mister Colella è attesa da altre due sfide di alta classifica, la prima al Menti contro il Sudtirol e poi la domenica successiva in casa della Ternana (probabilmente la grande favorita del torneo), che in classifica ha 1 punto in meno dei biancorossi ma ben 3 partite da recuperare. Tour de force sotto il periodo natalizio (si gioca anche il giorno di Santo Stefano) con tre match tra il 23 e il 30 dicembre, poi la lunga di tre settimane.
12a giornata Domenica 18 novembre (h 19) Triestina-L.R. Vicenza
13a giornata Domenica 25 novembre L.R. Vicenza-Sudtirol
14a giornata Domenica 2 dicembre Ternana-L.R. Vicenza
15a giornata Domenica 9 dicembre L.R. Vicenza-Teramo
16a giornata Giovedì 13 dicembre Gubbio-L.R. Vicenza
17a giornata Domenica 16 dicembre L.R. Vicenza-Ravenna
18a giornata Domenica 23 dicembre A.J. Fano-L.R. Vicenza
19a giornata Mercoledì 26 dicembre L.R. Vicenza-AlbinoLeffe
20a giornata Domenica 30 dicembre Giana Erminio-L.R. Vicenza |
Scaroni, cosa ci può dire del L.R. Vicenza?
«Ero allo stadio Menti per la sfida contro il Monza (turno infrasettimanale disputato mercoledì 17 ottobre, ndr.), sicuramente la partita finora più bella della stagione, come mi hanno confermato poi i dirigenti. Mi sono divertito come un matto, il Vicenza sembrava il Real Madrid, favorito forse anche dal Monza che ha giocato male. Comunque una prestazione davvero notevole di tutta la squadra».
Dei giocatori biancorossi chi le è piaciuto di più?
«Sicuramente Giacomelli, forse non a caso porta sulle spalle il numero 10. Ha realizzato una splendida doppietta, ma in particolare il primo gol è stato strepitoso, conclusioni al volo del genere da fuori area si vedono solamente in serie A. Per quanto visto quella sera Giacomelli mi piace da pazzi».
Poi ha visto altre partite del L.R. Vicenza, magari in televisione?
«Sì e devo dire che quelle successive di campionato non sono state altrettanto all'altezza. Ma va rivolto un elogio alla squadra che ha battuto la Triestina in Coppa Italia, quello mi ha ha dato soddisfazione, perché significa che i giocatori vogliono sempre vincere, al di là della competizione che affrontano».
Come vede il futuro del club berico?
«Sul Vicenza abbiamo grandi ambizioni, anche perché forti di un asset formidabile, costituito dal pubblico, che in serie C non ha nessuno: gli abbonati, che ora superano quota 7.500 e gli oltre nove mila tifosi contro il Monza, confermano il grande amore. Questa è una straordinaria carta che dobbiamo sfruttare cercare di portare questa squadra dove era una volta, ossia in serie A. Di certo anche la tifoseria biancorossa merita categorie superiori».
Con Renzo Rosso le capita di parlare del L.R. Vicenza, visto che avete intrapreso insieme questa avventura importante?
«Sì, succede di confrontarci sul tema. Poi lui si è veramente appassionato al progetto, dopo aver trovato il coraggio di una fusione tra Bassano e Vicenza che non era sicuramente in discesa, c'era qualche salitina in mezzo, per usare un termine ciclistico».
Il tempo sta dando ragione a Mister Diesel...
«Credo sia contento di aver fatto questa scelta ma soprattutto di come vanno le cose. Indubbiamente il salto di qualità che ha fatto a livello calcistico è stato notevole, passando da una piazza come Bassano a Vicenza, che rappresenta una delle "nobili provinciali" del calcio italiano».
Più di qualcuno nella città del Grappa l'ha presa male ...
«Io faccio questo ragionamento, magari partendo dalla lontana: il Bassano era una squadra che in occasione del partitone dell'anno faceva 2.500 persone e con un pubblico del genere non puoi coltivare ambizioni particolarmente elevate. Alla fine credo che l'operazione di Renzo Rosso sia stato un bene anche per i bassanesi».
Lei è presidente del Milan: dobbiamo aspettarci che ci porterà la squadra rossonera al Menti per un'amichevole o aspettiamo che un giorno il L.R. Vicenza torni a giocare a San Siro?
(Ride, ndr.) «Sarebbe bello che avvenissero entrambe le cose, anche se in questo momento appare un sogno lontano almeno per quanto riguarda il Vicenza in serie A».
Proprio Rosso ha detto che sogna di vedere un match tra Milan e Vicenza...
«È un sogno di tutti, anche il mio».
E se un giorno avverrà per chi farà il tifo?
«Se dovessi essere ancora presidente del Milan, mi troverei molto combattuto, un bel problema da risolvere in quel momento, visto che come sapete sono un grande tifoso del Vicenza. Per quanto riguarda l'amichevole francamente non lo so: è più facile che allo stadio Meazza venga a giocare il Monza, per questioni di vicinanza. Comunque tutto è da decidere, non ipotechiamo il futuro: vedremo cosa succederà».
Lei come vive il suo ruolo da presidente del Milan?
«Con emozione ed entusiasmo, ma anche con un grande peso sullo stomaco. Io dico sempre una cosa: è bello fare il presidente di una squadra di calcio, peccato ci siano le partite. Uno soffre talmente tanto, ed è il mio caso, che praticamente quasi non ci si diverte soprattutto nelle grandi sfide, quello in cui si contano i giorni che mancano».
La squadra rossonera sta un po' faticando, non trova?
«Stiamo pagando i tanti infortuni, ma alla squadra non possiamo rimproverare nulla. Speriamo di poter recuperare via via alcuni giocatori ».
Come vede mister Gattuso?
«Direi bene, lui è un uomo tutto Milan, anche in virtù della lunga militanza come giocatore. È un tecnico molto determinato, mi pare che la squadra abbia preso la sua grinta e la voglia di lottare sino all'ultimo, come dimostrano diverse vittorie nel finale».
Gli obiettivi del Milan di inizio campionato restano gli stessi?
«Diciamo che siamo fiduciosi».
nr. 41 anno XXIII del 17 novembre 2018