NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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«Su chi circola in Ztl decidiamo noi»

L'assessore Cicero si oppone al possibile "via libera" per veicoli elettrici e ibridi in discussione al Governo: «Con questa Giunta mai auto in corso Palladio»

di L.P.

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«Su chi circola in Ztl decidiamo noi»

L'inizio del 2019 è caratterizzato, tra le varie polemiche, dalla circolazione delle auto a Vicenza e negli altri comuni della provincia. E se da un lato c'è la "mannaia" dei divieti che, seppur a singhiozzo, costringono i mezzi diesel Euro4 a non poter muoversi nella zona centrale della città ma anche in diversi quartieri - Laghetto, San Pio X, San Bortolo, Quartiere Italia, San Francesco, Sant'Andrea, San Lazzaro, Santa Bertilla, Villaggio del Sole, Santi Felice e Fortunato e parte dei quartieri della Stanga, nel lato San Pio X, e di Saviabona - in presenza del livello arancione, dall'altro c'è un rischio di un'ulteriore querelle riguardante il comma 103 della legge di bilancio 2019 che, cambiando il codice della strada, potrebbe consentire in tutta Italia, il via libera nelle cosiddette Ztl di veicoli elettrici e ibridi.

«È una cosa che non esiste e che non siamo disposti ad accettare - tiene subito a precisare Claudio Cicero, assessore alle infrastrutture con deleghe in materia di mobilità urbana, trasporti, lavori pubblici, infrastrutture, arredo urbano e verde pubblico - ogni amministrazione locale deve essere libera di gestire il traffico in base alla varie situazioni. E noi lo faremo sicuramente».

Come giudica questa eventualità?

«Su chi circola in Ztl decidiamo noi» (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Innanzitutto voglio dire se su questa possibilità si "corre" un po' troppo: appena si è iniziato a parlarne in Parlamento, c'è stata una sollevazione che ha riguardato, attraverso sindaci e assessori, la quasi totalità delle città e dei centri, piccoli e grandi, della penisola. E infatti è una avvenuta una marcia indietro: è sin troppo chiaro che si rischia di creare il caos, soprattutto nei centro storici che sono i più delicati e vanno protetti anche da rumori e passaggi di mezzi».

Ogni città italiana ha situazioni ed esigenze diverse ...

«Certamente. Tanto per fare un confronto, a Roma la Ztl è molto ampia, nell'ordine di diversi chilometri, mentre a Vicenza è molto limitata e riguarda la zona del centro all'interno delle mura cittadine. Attualmente il numero delle auto elettriche è limitato, ma quelle delle ibride sta crescendo notevolmente: ripeto sarebbe una follia, non sono per una questione di cifre, ma anche per l'incolumità dei pedoni».

Se mai dovesse passare questa normativa cosa accadrebbe a Vicenza?

«Un qualcosa di insostenibile, per questo dico che siamo pronti ad opporci in ogni modo. Il problema non è solo legato ai parcheggi all'interno dell'area Ztl che è parametrato in base ai permessi che vengono concessi e che sono limitati, ma soprattutto al fatto che con una norma simile la Ztl rischierebbe di diventare una scorciatoia per attraversare la città più velocemente, con tutte le conseguenze del caso».

Quali sarebbero le più gravi?

«Probabilmente quella di avere una zona Ztl congestionata dal traffico o addirittura con code. Poco importa se a circolare siano mezzi elettrici e ibridi, che hanno basse emissioni. Si rischierebbe comunque l'intasamento e questo io da assessore lo devo evitare nella maniera più assoluta. Nella nostra città diversi automobilisti dotati di Ztl posseggono un garage in centro storico equindi non usano spazi pubblici per parcheggiare, mentre altri entrano e si fermano a seconda delle necessità. Tutti i passaggi, in entrata e in uscita, vengono registrati, quindi viene multato chi entra in Ztl senza permesso, ma la Polizia municipale può controllare gli spostamenti di tutti i mezzi autorizzati».

Con questa norma, in linea teorica, i mezzi ibridi ed elettrici potrebbero avere accesso anche in corso Palladio...

«Fermi tutti, giusto fare una distinzione: corso Palladio e altre vie del centro storico, come quelle che conducono in piazza dei Signori e che sfociano nello stesso Corso, sono considerata area pedonale, quindi attualmente sono vietate anche a coloro che utilizzano il pass Ztl. Posso assicurare che con questa Giunta Corso Palladio resterà solamente riservato solo ai pedoni».

Semmai qualcuno sostiene che in centro città esiste una carenza di parcheggi, soprattutto in certi periodi dell'anno...

«Su chi circola in Ztl decidiamo noi» (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«È una situazione non ottimale che abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione e non nascondo che rappresenta uno dei temi che come Giunta stiamo affrontando con maggiore attenzione e impegno. Non è un caso che tutte le alternative allo studio riguardano parcheggi non inseriti nell'area Ztl, quindi raggiungibili da ogni automobilista, salvo ovviamente le limitazioni legati ai livelli dei Pm10, ma questo è un altro discorso. Sappiamo bene che girare in cerca di parcheggio, ma il discorso vale per ogni città, significa congestionate il traffico. Per questo stiamo valutando varie soluzioni perché questo non avvenga o sia molto limitato».

Da una parte la Regione Veneto che aderendo al Nuovo Accordo di Bacino Padano attua i divieti legati ai Pm10, dall'altro il Governo che studia la modifica del comma 103 della legge di bilancio 2019. Non c'è il rischio che i sindaci si trovino con le mani legate?

«Questo è vero solo in parte visto che l'ultima decisione spetta comunque ai Comuni. Mi risulta che per quanto riguarda i divieti del traffico almeno quattro sindaci vicentini si siano opposti, garantendo piena libertà ai mezzi, anche i più vecchi, di circolare».

Cicero, un'ultima domanda: le autovetture, soprattutto quelle non troppo vecchie, inquinano così tanto?

«Non voglio far polemica, ma mi limito a dire che ad ottobre e nella prima metà novembre i livelli delle Pm10, erano ampiamente sotto il livello con lo stesso numero di auto ma con i riscaldamenti spenti. Poi da dicembre sono iniziati gli sforamenti, a conferma che sono le stufe e impianti di riscaldamento ad influire maggiormente nel livello delle polveri sottili. E così non fosse qualcuno mi deve spiegare perché il problema dei livelli di Pm10 si verifica, solo nei mesi freddi, anche a Venezia dove non circolano le auto».

 

 

nr. 03 anno XXIV del 26 gennaio 2019

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