NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Sconfigge il virus
e torna al lavoro

La storia di Francesco, 79 anni di Camisano

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Sconfigge il virus<br>
e torna al lavoro

«Avanti, un alpino non arretra, fin che gò fià è il motto degli alpini».
Sconfigge il virus<br>e torna al lavoro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Dopo sette settimane di ricovero nel reparto covid, di cui una passata in un letto della terapia intensiva a lottare contro il virus, è tornato al lavoro nel suo negozio di elettronica a Camisano Vicentino.
Francesco Cavinato, 79 anni compiuti proprio durate la degenza al San Bortolo, ricorda ogni istante di quei due mesi passati in Ospedale e di quella atmosfera surreale attorno a lui. Il primo pensiero nel giorno del suo ritorno in “botega”, come la chiama lui, va però a chi lo ha assistito in questi mesi di sofferenza: i medici e gli infermiere.
«Mi hanno aiutato le persone in servizio in ospedale, qualcosa di miracoloso – racconta Cavianto – personale umano che ti chiamava per nome, che ti accarezzava le mani per farti sentire il contatto. Mi hanno tagliato la barba, i capelli mi parlavano e mi davano coraggio ogni giorno, anche quando volevo mollare io».
Un periodo lungo, iniziato il 18 marzo e conclusosi il 18 maggio con il ritorno al lavoro. Mesi difficili, fatti di lacrime, incubi e amicizie inaspettate – spiega con la mascherina calata sul volto e seduto sulla sua scrivania.
Settimane che rimarranno impresse, saldamente, nella sua memoria. E così orgogliosamente mostra i video dei suoi primi passi fatti dopo la settimana di terapia intensiva e di quel compleanno festeggiato il 24 aprile, in quel reparto per la prima volta lontano dai suoi affetti, ma che non scorderà mai. Un coro di tanti auguri pronunciato dagli infermieri che gli rimarrà per sempre scolpito nel cuore.
Dopo questa parentesi, come chiama lui il virus arrivato d'improvviso il 18 marzo e scoperto grazie ad una visita medica e all'acume del farmacista del paese, è tornato a lavorare e camminare nel suo negozio. E ora si ricomincia, ma senza emozioni da primo giorno. Il pensiero però va agli imprenditori e commercianti come lui che stanno lottando per il loro lavoro: «speriamo che tante imprese riescono ad aprire, questo è tragico per l'Italia che si regge su queste formiche operose che producono reddito e posti di lavoro».
al suo fianco al ritorno nel negozio la moglie Antonietta, anche lei positiva la virus, rimasta in quarantena a casa ad aspettare il ritorno del marito. Un virus ricorda sconfitto grazie alla tempra ma anche alla madonna «la pressione più grande l'ho sentita nel reparto di pneumologia – racconta il 79enne – non ho mia fumato, non bevo, non mi ero mai ammalato.
La mia tempra mi ha aiutato» e sorridendo aggiunge «ma senza la Madonna di Monte Berico non me la sarei cavata». 

Sconfigge il virus<br>e torna al lavoro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica) 

nr. 07 anno XXV del 23 maggio 2020

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