Il 40% dei beneficiari vicentini del reddito di cittadinanza, tenuti alla sottoscrizione di un patto per il lavoro, ha trovato occupazione. Un numero importante se confrontato a quello del 2019, era il 4%, quando, da aprile, partì la misura di contrasto alla povertà.
Nel 2020 sono stati 13.455 i vicentini che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza, con una media di 437 euro ciascuno. «Segno che anche il territorio vicentino è in una situazione di sofferenza, economica e sociale» spiega la segretaria della Femca Cisl Roberta Zolin. Soprattutto considerando i numeri relativi anche al reddito di emergenza: 7631 beneficiari.
«Un provvedimento, però, quello del Reddito di cittadinanza, che non condividiamo perché troppo costoso a fronte del risultato occupazionale».
In generale, in Veneto, il ricorso alla misura «è un fenomeno limitato»: spiega Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, che rileva come in questa regione si concentri «appena il 3,6% delle domande presentate su tutto il territorio nazionale e il 2,7% delle persone coinvolte, ovvero poco più di 66mila». Mentre l'assessore Elena Donazzan ha pure espresso la contrarietà della Regione del Veneto in merito all’ipotesi di continuità del servizio dei navigator, augurandosi una più oculata gestione delle risorse statali.
nr. 05 anno XXVI del 31 gennaio 2021