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Sono 170 le persone che ogni ventiquattro ore varcano questa soglia con i sintomi più disparati. Ma il pronto soccorso è soprattutto il primissimo varco per i sospetti covid.
Sono 8 ogni giorno i casi di Sars-Cov-2 che passano da qui e almeno 5 finiscono per essere ricoverati.
Si tratta di pazienti di età compresa tra i 45 e i 75 anni.
La procedura per i pazienti positivi prevede dopo il triage infermieristico la visita del medico e, in caso di saturazione, la radiografia del torace alterata. Successivamente entrano in gioco le consultazioni dell'infettivologo, dello pneumologo e nei casi più gravi dell'intensivista dalla rianimazione.
Sono giornate comunque di stabilità quanto ai numeri, nulla a che vedere con i picchi dell'autunno scorso, spiega il dottor Francesco Corà, direttore del pronto soccorso del San Bortolo.
Il pronto soccorso covid ha continuato a mantenere tutta la struttura e la strumentazione necessaria per assistere casi di qualunque gravità e guardando alle provincie con i peggioramenti più vistosi l'allerta rimane alta. I cambiamenti strutturali intanto continuano. Con il trasferimento della centrale operativa del Suem gli spazi liberati potrebbero consentire l'ampliamento della zona di emergenza non solo per i casi di Sars-Cov-2 ma anche per tutte le altre patologie infettivologiche contagiose.
nr. 11 anno XXVI del 14 marzo 2021