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Ristoranti al chiuso, palestre, piscine, centri commerciali, matrimoni... le riaperture sono state fissate per tutte le categorie economiche, tranne una: le discoteche. Dopo 15 lunghi, lunghissimi mesi i locali di intrattenimento ancora non vedono la luce. I rappresentanti di queste attività si sentono dimenticati: senza certezze non è più possibile andare avanti. «In questi mesi abbiamo chiesto più volte al Comitato Tecnico Scientifico e al Governo di essere ascoltati, ma non abbiamo mai ricevuto risposta – le parole di Fabio Facchini, Presidente Silb Vicenza -. Se non riapriamo, corriamo il rischio che i nostri giovani durante l'estate cerchino mete alternative all'estero visto che in Italia l'Intrattenimento non sembra poter essere garantito».
Sono una trentina le discoteche nel territorio vicentino, e più di qualcuna, dopo 15 mesi di stop, rischia di chiudere definitivamente. La salvezza di questi locali di pubblico spettacolo pare essere appesa a un filo. I gestori chiedono di ripartire entro l'estate. Se questo non dovesse avvenire, in molti potrebbero decidere di reinventarsi: c'è chi sta valutando, già dal 7 giugno, di riconvertire le piste in bar e ristoranti.
nr. 21 anno XXVI del 23 maggio 2021